Scarmagno (TO) : Cappella di Sant’Eusebio al Màsero

640px-Scarmagno_Sant_Eusebio_02

Storia del sito:
La chiesa di Sant’Eusebio venne costruita tra la fine del X secolo e i primi anni dell’XI. Secondo alcune testimonianze orali, vicino alla chiesa furono rinvenuti delle sepolture con grossi mattoni o lastre di cotto, che farebbero pensare un antico cimitero, forse anche altomedievale; non lontano dalla chiesa, a ovest, è stato rinvenuto recentemente un insediamento rustico con attività metallurgica datato ad un periodo compreso tra l’avanzata età imperiale e il IV-V secolo d.C. Controverso è il motivo della dedicazione a sant’Eusebio.
Esternamente fu rifatta la facciata, mentre sui due lati e nell’abside sono conservate le forme romaniche.
La chiesa conserva un pregevole affresco del 1424.

Descrizione del sito:
La chiesa è abbastanza ben conservata. Ha una sola navata rettangolare con al fondo l’abside semicircolare e si presenta ancora con il soffitto a capriate, anche se fu sopraelevato successivamente. L’abside è scompartita in tre campi divisi a paraste e con una coppia di archetti pensili per ciascun campo. I due lati della chiesa sono decorati dalla successione di cinque coppie di archetti pensili separati da lesene. Al centro della navata sul lato sud, in corrispondenza esterna della mancanza della specchiatura con archetti, si trovava in origine una porta; lo prova la lunga e spessa soglia in pietra rimasta ancor oggi murata nel suo luogo originale. Inoltre sulla specchiatura alla sua sinistra è possibile intravedere attraverso l’intonaco il tamponamento di una monofora.
Internamente l’abside era affrescata e, attraverso il bianco della calce, si notano macchie di affreschi dove al centro vi potrebbe essere la figura di un vescovo.
Un AFFRESCO opera del “Maestro del chirurgo Domenico della Marca d’Ancona” vedi scheda, ben conservato e delle dimensioni di m 2,68 x 1,56 è dipinto sulla parete destra: composto da cinque riquadri, è contornato da una cornice sulla quale si possono leggere alcuni nomi dei santi raffigurati e la data in cui fu eseguito (MCCCCXXIIII). Nel riquadro centrale è la Madonna che allatta il Figlio, in quelli a sinistra si trovano un Santo martire (san Defendente?) il cui nome è indecifrabile e san Sebastiano, nei due a destra sant’Eusebio e sant’Antonio abate. L’opera presenta elementi tipici della pittura gotica.

Informazioni:
Provenendo da Scarmagno, prima di entrare nella borgata Màsero. Comune di Scarmagno, tel. 0125 739153

Links:
http://www.comune.scarmagno.to.it

http://it.wikipedia.org/wiki/Chiesa_di_sant%27Eusebio_al_Masero

Bibliografia:
FERERO F.; FORMICA E., Arte medievale in Canavese, Priuli e Verlucca, Torino, 2003
BONICATTO Simone, Il Maestro del chirurgo Domenico della Marca d’Ancona e il contesto pittorico del Canavese, Editris, Torino 2022
C. Boggio, Ivrea 1910, p. 11; R D’Andrade, Lisbona 1957, p. 274; G. Forneris, Ivrea 1969; D. Brancolini Fea, Milano 1975, p. 382; P. Ramella, Pavone C. 1980, p. 242; C. Caramellino, Lyon, p. 187-191; C. Caramellino, 1981-83, p. 15 sgg.; P. Venesia, Ivrea 1989, p. 249-250; M. Baldi, Turbigo 1991, p. 143; L. Brecciaroli Taborelli – M. Cima, Torino 1998, p. 245-248; G. Cavaglià, Chivasso 1998, p. 139, 219; C. Tosco, Roma 1998, p. 672, 684; A. Diano, Treviso 1999, p. 263.

Fonti:
Fotografie in alto e in basso  da Wikipedia, ultima in basso dal sito del Comune .

Data compilazione scheda:
16/5/2007 – aggiornam. giugno 2014

Nome del rilevatore e associazione di appartenenza:
Angela Crosta – Gruppo Archeologico Torinese

 

 

 

 

 

 

 

 

scarmagno saneusebio