Cassine
Cassine (AL) : Palazzo Zoppi, Chiesa di San Giacomo e altri edifici medievali
Storia del sito:
Nel territorio di Cassine vi furono insediamenti sin dalla tarda età del ferro; fu abitato dai Liguri Statielli e poi venne compreso del municipium di Aquae Statiellae. In epoca medievale, per la natura strategico-difensiva del sito posto su una collina, venne costruito il primo nucleo fortificato (castrum), nei pressi del piazzale della Ciocca, retrostante la chiesa di San Francesco e il Palazzo Comunale. Cassine comparve nella storia in documenti del 985 e del 995; l’imperatore Ottone II la concesse ad Aleramo, successivamente al Vescovo di Acqui. Attorno al castrum sorse l’insediamento che, tra il X e il XIII, acquistò sempre maggior consistenza, concretizzando un’autonomia comunale parallela all’emergere della nuova città di Alessandria, seppure già nel 1161 Federico I Barbarossa avesse investito Guglielmo di Monferrato del feudo di Cassine. Questo fatto costrinse i Cassinesi a doversi alleare con Alessandria, per difendere la propria autonomia comunale, sino alla pace del 1199. Nel 1203 Cassine venne denominata oppidum, termine che attesta l’esistenza di un nucleo fortificato con mura, torri e un castello sulla sommità della collina. Tra il XII e il XV secolo Cassine si trovò coinvolta, con alterne vicende, nelle guerre tra Alessandria e Genova, poi cadde alternativamente sotto la signoria dei Marchesi di Monferrato, dei Visconti e degli Sforza di Milano.
Nel XIV-XV secolo sorse un nuovo nucleo fortificato al limite superiore del paese (Guglioglio) e si definirono precise aree urbane che assunsero il nome delle porte ad esse collegate. Nel 1404 fu occupata da Facino Cane. Nel 1451 fu assediata da Guglielmo del Monferrato, nel 1556 occupata dalle milizie di Carlo V, nel 1644 dai Francesi e nel 1707 annessa ai domini sabaudi.
Descrizione del sito:
Il borgo medievale di Cassine conserva ancora alcuni pregevoli edifici risalenti al XV e XVI secolo: la più nota e interessante è la CASAFORTE QUATTROCENTESCA DEI CONTI ZOPPI (già degli SFORZA). Il complesso si presenta con una aggregazione di edifici tardomedievali, in cui il torrione a nord e i resti delle mura appartengono alla costruzione originaria, mentre il resto dell’edificio porta segni di aggiunte successive e della trasformazione in residenza signorile. La facciata, rimaneggiata, presenta una bella bifora.
Al primo piano si conserva parte di un importante ciclo pittorico di cultura lombarda della metà del XV secolo, con scene di caccia, di giochi e di vita cortese, ricche di raffigurazioni allegoriche e decorazioni geometriche tipiche del gotico cortese, nello stile del Pisanello, affini agli affreschi della casa dei Borromeo a Milano.
Nel cortile del palazzo, ad archi ribassati gotici, vi sono decorazioni pittoriche con motivi araldici e velari; vi si trova anche una cappella al cui interno sono conservati una pregevole tavola trecentesca di scuola piemontese che rappresenta la Madonna col Bambino e reperti romanico-gotici, provenienti dalla distrutta chiesa di S. Francesco di Valenza.
Altri edifici medievali sono:
CASA PERO, la cui facciata presenta elementi architettonici del periodo gotico (finestre ad ogiva tamponate) e all’estremità superiore resti di un fregio decorativo in mattoni;
CASA ARCASIO ora PAGLIA, bel complesso di vaste proporzioni con, all’interno, elementi murari medievali, un cortiletto tardo rinascimentale ed elementi litici di un portale cinquecentesco;
CASA MAZZOLENI ora CUTTICA DI REVIGLIASCO ha una facciata tardomedievale con in basso una struttura porticata e antiche botteghe;
PALAZZO BUZZI – PIETRASANTA, evidente esempio di trasformazione da una più arcaica struttura di casa-torre medievale ad un impianto tardo rinascimentale di casa-corte. L’antica torre medievale, con monofore e bifore tamponate e un fregio terminale in mattoni, è visibile all’estremità nord.
Nella parte più alta del paese, detta Guglioglio, si trova la CHIESA DI SAN GIACOMO che presenta esternamente sulla facciata e sul lato nord caratteri romanici e il cui interno, a tre navate, è il risultato di interventi di ristrutturazione che non permettono di leggere completamente la struttura originaria. Sul primo pilastro a sinistra è affrescata una Madonna con Bambino del XV secolo. Altri frammenti pittorici sono stati staccati e sono conservati parte in Palazzo Zoppi, parte nella Galleria Sabauda di Torino. Il campanile è del 1430.
Descrizione dei ritrovamenti:
In località San Giorgio, presso una cava, è stato scoperto un abitato ligure della seconda età del Ferro (IV-II secolo a.C.) e un edificio funerario a pianta quadrata, di età romana.
Informazioni:
Link:
http://www.comune.cassine.al.it – Palazzo Zoppi
http://www.comune.cassine.al.it – Chiesa di San Giacomo
http://www.comune.cassine.al.it – Palazzo Buzzi – Pietrasanta
Bibliografia:
ARDITI S., CUTTICA DI REVIGLIASCO G., Cassine note di analisi storica, territorio, insediamenti rurali e concentrico, Alessandria, 1986
ARDITI S., La collezione d’arte del conte Giovanni Zoppi in Cassine, in “Aquesana”, n. 8 (2001), pp. 41-61.
Fonti:
Foto tratte dalle pagine internet del sito del Comune sopra indicate.
Ultima foto tratta dalla pagina : Foto di Cassine
Data compilazione scheda:
5 febbraio 2006 – aggiornamento agosto 2014
Nome del Rilevatore e associazione di appartenenza:
Angela Crosta – G. A. Torinese
Cassine (AL) : Complesso conventuale di San Francesco e museo di San Francesco “Paola Benzo Dapino”
Storia del sito:
Il complesso conventuale di san Francesco risale al XII-XIV secolo e fu edificato in stile gotico lombardo nel sito del castrum. Dal 1291 si hanno indizi del trasferimento nel convento dei frati minori conventuali. L’arrivo dei francescani attesta un progressivo inserimento della comunità religiosa nel tessuto sociale della cittadina medievale. In San Francesco si svolgevano le adunanze della comunità nei momenti critici della sua vita. Se San Francesco adempiva al ruolo di sede comunitaria per la vita di Cassine, analoga funzione svolgeva l’ampio spazio antistante, utilizzato per il mercato annuale.
Non si conosce l’intera storia della Chiesa di San Francesco a causa della dispersione dell’archivio. La chiesa ha subito varie modifiche nel corso dei secoli: al 1430 risale un campanile, l’altro al 1614; al 1548 il portale classicheggiante. Nel XVII secolo vi furono due scorrerie di truppe francesi e un terremoto che provocò danni all’edificio della chiesa, cui si rimediò con la costruzione di due robusti contrafforti e il rifacimento delle prime due campate (alla fine del 1600).
Altri lavori vennero eseguiti dopo l’arrivo da Roma, nel 1713, delle spoglie di Sant’Urbano martire, unitamente ad una settantina di reliquie custodite in preziose teche lignee intagliate: venne sistemata una cappella destinata ad accogliere le spoglie del martire. Nel 1733 venne rifatto il pavimento, l’anno successivo vennero collocati il pulpito e gli stalli del coro. Con la soppressione per decreto di Napoleone iniziò il definitivo decadimento del complesso francescano: i Minori conventuali tornarono a Cassine nel 1830; un decennio più tardi furono sostituiti dai Padri Cappuccini che ressero il convento fino al 1858. Negli edifici del convento i frati, a metà Ottocento, aprirono scuole pubbliche che vennero mantenute anche dopo che il Comune acquistò il complesso. L’abside quadrata della chiesa venne restaurata nel 1928.
Nel 2011 è stato inaugurato il Museo che espone una serie di arredi in un unico organismo costituito dagli elementi superstiti del convento e con la realizzazione di una nuova struttura avente funzione di ingresso. Il complesso, adiacente la chiesa, si compone di tre ambienti: Sala Capitolare, Sacrestia e Quadreria.
Descrizione del sito:
La CHIESA DI SAN FRANCESCO ha la facciata in cotto, con coronamento di archetti pensili originali romanici, come nel fianco sud; il portale gotico fortemente strombato.
La chiesa presenta un impianto basilicale a tre navate, a cui se ne aggiunge una quarta costituita dall’insieme delle cappelle intercomunicanti sorte in fasi successive sul lato sud. I vari interventi di ristrutturazione in stile barocco non permettono di leggere completamente la struttura originale, con archi ogivali e volte a crociera cordonate. I capitelli sono prevalentemente cubici, dalla fattura molto semplice; in alcuni casi compaiono tipologie a forma svasata con una decorazione scultorea a carattere vegetale. Un ulteriore elemento artistico è la decorazione pittorica: tutte le superfici interne delle zone superiori della chiesa furono decorate, poco dopo l’edificazione, con fregi cosmateschi, finti conci alternati e finti marmi, fregi a spirale, rosoni e altri motivi in stretta connessione al momento architettonico.
L’interno conserva resti di AFFRESCHI dal XV al XVII secolo. Sul primo pilastro a sinistra è affrescata una immagine di Madonna con Bambino datata al XV secolo grazie all’analisi mensiocronologica (cioè basata sulla misura dei mattoni).
A sinistra della facciata della chiesa vi è l’ex-convento, con un bel portale ogivale a conci di tufo e mattoni alternati. Il chiosco presenta portico e loggia; in un’aula a sinistra, l’antica SALA CAPITOLARE vi è un ciclo pittorico trecentesco raffigurante la “vita di Cristo” (Crocifissione, Epifania…) attribuito al “maestro di Cassine”, cui alcuni studiosi attribuiscono anche affreschi nella chiesa di san Michele a Pavia. Al centro della parete orientale c’è una Crocifissione, mentre sul lato destro sono raffigurati san Francesco e san Giacomo. Sulla parete nord sono effigiate le Storie dei Magi e l’Adorazione del Bambino in braccio alla Vergine, mentre sulla parete opposta si trova una Vergine con Bambino in trono e sant’Antonio abate, santa Caterina d’Alessandria e san Giorgio. Nelle vetrine sono esposti alcuni reliquiari lignei, dipinti e dorati, appartenenti a un unico complesso giunto nel 1713 a Cassine come dotazione a corredo delle spoglie di sant’Urbano Martire. Altro reliquiario importante è quello del triregno funebre di papa San Pio V, databile al 1588. Nella Sala Capitolare vi sono anche due crocifissi lignei policromi di ambito alessandrino (XV-XVI sec.).
La SACRESTIA, modificata nel 1713, con l’inserimento di due armadi la costruzione, sulla parete orientale, di un altare in muratura sovrastato dall’affresco della Vergine con Bambino e i santi Matteo e Bonaventura, attribuite al Monevi. Durante il restauro degli armadi, sulla parete Nord, è emerso un affresco del 1532 con la stessa iconografia dell’altare. Sul lato opposto è stato rinvenuto il dipinto di un cavaliere munito di scudo e vessillo con croce; il soffitto a cassettoni lignei è tardomedievale. Completano gli arredi una scultura lignea secentesca dell’Ecce Homo e quattro reliquiari del ‘700 in lamina d’argento e il reliquiario della Vera Croce (XVIII sec.).
La QUADRERIA si trova nella terza sala, originariamente collegamento fra sacrestia e chiesa. Contiene 14 tele della Via Crucis (1796) del bolognese Fancelli, tele sei-settecentesche e la pala della Vergine con Bambino fra san Francesco e san Biagio, di fine Cinquecento, opera dell’alessandrino Soleri. Durante il restauro sono stati individuati strati pittorici sovrapposti ed è emerso che la figura di san Francesco era stata dipinta sopra una precedente raffigurazione di un santo Vescovo.
Informazioni:
Piazza Vittorio Veneto, 2 . Comune tel. 0144 715151
Allegato Pieghevole Museo Cassine
Link:
http://www.comune.cassine.al.it – Complesso conventuale di San Francesco
Bibliografia:
ARDITI S., Il trecentesco complesso conventuale di San Francesco di Cassine, in Alto Monferrato, tra Piemonte e Liguria, tra pianura e Appennino, storia, arte e tradizioni, coordinamento di Luigi Gallareto e Carlo Prosperi, Torino 1998.
GREGORI M. (a cura di), Pittura murale in Italia dal tardo duecento ai primi del Quattrocento, Ist. Bancario S. Paolo Torino, Torino, 1995.
Fonti:
Foto in altro tratta dalla pagina Wikipedia: Cassine, monumenti e luoghi d’interesse
Foto in basso tratta dalla pagina del sito del Comune: Complesso conventuale di San Francesco
Data compilazione scheda:
24 gennaio 2006 – aggiornamento giugno 2014 – dicembre 2021
Nome del rilevatore e associazione di appartenenza:
Angela Crosta – G. A. Torinese