Fossano (CN) : Castello degli Acaja

Storia del sito:
Nel 1314 Filippo d’Acaja decise di costruire una fortezza in seguito all’atto di sottomissione dei Fossanesi. La costruzione iniziò nel 1324 e la maggior parte delle notizie relative alla sua edificazione si possono trarre dai conti della tesoreria dei principi, che dimostrano quanto furono ingenti le spese e come procedettero alacremente i lavori a causa dell’incombente minaccia della guerra scoppiata nel 1327 tra gli Acaja, Roberto d’Angiò, il Monferrato e Saluzzo. Le parti essenziali del castello furono terminate nel 1332. Con l’estinzione della famiglia degli Acaja, il castello passò ai Savoia e, alla fine del Quattrocento, fu trasformato in residenza signorile: vennero costruite sale, logge e porticati. Sul lato nord fu eretta la quinta torre per le cucine, i forni ed i servizi.
Nei primi anni del ‘500 vi abitò la duchessa Bona di Savoia, vedova di Galeazzo Sforza, e per tutto il secolo soggiornarono tra le sue mura i duchi di Savoia, che fecero realizzare ulteriori ristrutturazioni dell’edificio, al fine di renderlo sempre più elegante e confortevole; tra questi interventi, le decorazioni di Giovanni Caracca (Jan Kraeck).
Successivi ampliamenti si ebbero nel Seicento quando il castello fu trasformato in carcere: 1.800 Valdesi, a causa delle persecuzioni che divampavano nella zona, vi furono rinchiusi nel 1689 e vi morirono di stenti.
Nell’Ottocento il castello divenne una caserma militare e furono costruite le stalle, i magazzini del grano e nuovi corpi per ospitare le truppe. Dalla copertura del fossato si ricavò una piazza d’armi. Nel 1860 furono edificate le torrette addossate alle torri, per consentire l’accesso alle celle. Fino al 1943 il castello fu usato come reclusorio e caserma. Nel dopoguerra divenne rifugio per gli sfollati ed i senzatetto.
Ben restaurato dalla Sovrintendenza ai Monumenti di Torino tra il 1956 e il 1963, furono eliminati gli edifici adiacenti e recuperato parte del fossato. Dal 1985 ospita la Biblioteca Civica e l’Archivio Storico Comunale.

Descrizione dei siti:
Il castello presenta la massiccia struttura originaria con paramento in mattoni, con pianta quadrata perfettamente regolare. Le quattro torri quadrangolari sono poste agli spigoli ruotate di quarantacinque gradi; le due anteriori hanno torrette scalari semicilindriche sullo spigolo interno. Si notano le logge costruite successivamente e un elegante porticato al piano terreno del cortile.
All’esterno, la limitrofa Porta di San Martino (una ricostruzione dell’antica porta urbica realizzata nel 1788) apre al visitatore un percorso lungo il fossato e la cinta muraria, in cui le suggestioni dell’architettura difensiva sono state recuperate dal recente restauro.

La CHIESA DI SAN BERNARDO, sita in V. Verdi, 19, presso la stazione ferroviaria, conserva all’interno un affresco del 1480 che raffigura la Madonna col Bambino e un’acquasantiera gotica del 1417.

Sono terminati nel 2010 i lavori di recupero della CAPPELLA DI SANTA CHIARA, nella Via Villafalletto, che fu edificata alla fine del XV secolo e subì negli anni numerosi rimaneggiamenti. Dagli inizi del ‘900 perse il portico antistante, parte degli affreschi, il grande quadro raffigurante la Beata Vergine, santa Chiara e san Giovenale (ora custodito presso un privato), l’originario pavimento in ciottoli coperto da un pavimento in cotto. Attualmente è un piccolo edificio a pianta quadrata di m 5 x 5, coperta con un tetto a due falde e gli affreschi restaurati sono protetti da vetri che chiudono le originali aperture dell’edificio. Vedi www.lafedelta.it da cui è tratta l’immagine (ultima in basso).

Descrizione dei ritrovamenti:
Nel 1983 si concluse l’indagine archeologica del cortile del castello degli Acaja. Furono eseguiti due sondaggi, nei quali la stratifıcazione moderna superficiale era già stata asportata nel corso delle precedenti campagne; lo scavo mise in luce quasi completamente – consentendone una più completa restituzione planimetrica – le fondazioni e parte dell’elevato della struttura muraria anteriore all’impianto quattrocentesco dell’edificio, già evidenziata in piccola parte nel 1981–1982.
La realizzazione di una intercapedine di risanamento lungo un tratto delle cortine meridionale e orientale dell’edificio impose un’estensione dell’indagine archeologica anche in questi settori: furono scoperti tratti di murature in laterizi, da riferire con ogni probabilità al primitivo impianto fortificato.

Informazioni:
Tel. 0172.61976

Links:
http://www.mondimedievali.net/castelli/Piemonte/cuneo/fossano.htm

http://http://www.academia.edu

Bibliografia:
CARITA G.; contributi di BARBERO G. e altri, Il castello e le fortificazioni nella storia di Fossano, Cassa di Risparmio di Fossano, Fossano CN 1985
GARERI CANIATI E., Fossano, Castello, in AA. VV., Notiziario, «Quaderni della

Fonti:
Fotografie tratte dai siti sopra indicati e da Wikimedia.

Data compilazione scheda:
12/09/2008 – aggiornamento maggio 2014

Nome del rilevatore e associazione di appartenenza:
Angela Crosta – G.A.Torinese

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