Garessio (CN) : Borgo ed edifici medievali
Storia del sito:
Il sito, abitato già in epoca romana, appare con il nome di Garessio in un atto di donazione di Carlo Magno del 780. Garessio entrò in seguito a far parte dei possedimenti aleramici, poi dei Marchesi di Ceva e nel XIII secolo ottenne statuti propri che nel 1278 vennero trascritti nel Codice Comunale o “Libro della catena”, tuttora conservato nel Municipio. In seguito fu dominio degli Orleans, dei Visconti, degli Sforza e di Carlo V che nel 1531 la cedette ai Savoia.
Nel XII secolo il borgo era fortificato (ricetto) ed era dominato da un possente castello, circondato da mura, porte e posterle di cui restano tracce. Il castello fu residenza dei Marchesi di Ceva-Garessio a cui succedette il casato degli Spinola. Nella prima metà del 1600, al tempo di Vittorio Amedeo I di Savoia, tale ampio complesso difensivo venne abbattuto e successivamente distrutto perché i garessini avevano opposto resistenza ai Savoia che si stavano spingendo verso il sud Piemonte, alla conquista delle terre e del Mar Ligure.
Descrizione del sito:
Percorrendo verso sud via Cavour, si arriva alla PORTA ROSE, posta alla confluenza del rio S. Giacomo (a destra) e del rio S. Mauro (a sinistra). Qui iniziava la parte più antica del borgo medievale (ricetto) risalente al 1100 circa. La Porta Rose ne costituisce l’accesso principale ed era difesa da un ponte levatoio posto tra due torri. Quella di destra esiste ancora come localizzazione ed è ora inglobata in un edificio privato, anticamente caserma delle guardie. Quella di sinistra invece è stata abbattuta nel 1841 (come dice una lapide ivi apposta) per far luogo alla strada provinciale verso Albenga.
Una delle porte che chiudevano il Borgo è la PORTA JHAPE, ancora unita sulla sinistra alle mura medievali fiancheggianti il vicino rio S. Mauro. Si possono notare le pietre scavate che ospitavano i cardini (uno ancora in loco). Il nome Jhape dovrebbe derivare dalle “ciappe”, pietre piatte, dette anche “lose”, con cui erano coperte le case del Borgo medievale
Un ristretto gruppo di case, raccolte proprio sotto la collina del castello, conserva edifici di epoca medievale, uno con un bel portale rialzato in pietra e tracce di affreschi sopra la porta.
Da via Cavour si imbocca a sinistra la via al Castello in forte pendenza, poi, a sinistra, un sentiero tra la vegetazione conduce alla TORRE DELL’IMPICCATO, legata alle mura del castello, alta costruzione quadrata che serviva per le esecuzioni capitali. Proseguendo tra piccoli terrazzamenti e superando poco dopo un’antica porta d’accesso, si arriva ad un pianoro erboso (in dialetto “cian da Sgnura”, cioè ripiano della Signora) circondato da resti di antiche mura. Verso sud si osservano, in mezzo alla vegetazione, i resti dei baluardi e tracce di varie opere difensive sino a raggiungere il punto più alto del contrafforte della Cornarea (nome probabilmente derivante dall’arbusto del corniolo) dove si trovano altri resti di costruzioni con feritoie e belle pietre squadrate.
Informazioni:
La zona medievale di Garessio si trova in Borgo Maggiore, tra il rio S. Mauro e il rio S. Giacomo, percorrendo Via Cavour (l’antica Via Maggiore). Pro Loco di Garessio tel.0174 81799
Links:
http://www.comune.garessio.cn.it/ComGuidaTuristica.asp
Fonti:
Notizie e fotografie tratte dal sito del Comune.
Data compilazione scheda:
14/09/2005 – aggiornamento maggio 2014
Nome del rilevatore e associazione di appartenenza:
Angela Crosta – G. A. Torinese