Barge (CN) : Certosa del Mombracco
Storia del sito:
LA CERTOSA DEL MOMBRACCO o MONTE BRACCO (o talora Monbracco), detta più recentemente CONVENTO DELLA TRAPPA sulla sommità del Montebracco, ebbe una storia complessa e travagliata.
Attualmente il confine tra i comuni di Barge e di Envie passa tra gli edifici della Certosa, che appartiene in parte ad entrambi.
Su terre donate dai signori di Barge tra il 1253 – 1257 venne edificata la prima chiesa, dedicata a San Salvatore (ora ridotta a pochi resti in mezzo alla boscaglia) e affidata ai benedettini: Tra il 1257 e il 1274 Sinibaldo Fieschi di Bagnaria (la cui effigie è riprodotta nel medaglione dipinto situato sulla chiesa di Santa Maria), forse perchè la chiesa di San Salvatore era già in rovina, fondò un’altra chiesa sul Mombracco, dedicata alla Madonna e la donò alle monache certosine di Belmonte, ponendo fine alla dipendenza dai benedettini.
Nel 1277 vi fu una contesa fra le monache di Belmonte e l’abbazia cistercense di Staffarda per il possesso delle chiese. Nel 1282 i signori di Barge fecero una consistente donazione nelle mani di Pietro Torre, sacerdote rettore delle chiese di San Salvatore e di Santa Maria per l’Ordine Certosino. In tale occasione, alle monache di Belmonte subentrò il Capitolo Generale Certosino, ma nel 1303 la certosa passò sotto il controllo di quella femminile di Buonluogo, presso Bricherasio. Le due chiese furono sottoposte, nello stesso mese, prima all’abbazia di Staffarda e poi a quella di Casanova (Carmagnola), anch’essa cistercense. Nel 1304 una sentenza arbitrale sottopose le due chiese di San Salvatore e Santa Maria alla giurisdizione spirituale e temporale di Staffarda. Nel corso del XIV secolo vari membri della casata di Saluzzo vi si ritirarono, vi vennero sepolti e lasciarono beni alla certosa. Nel 1416 il marchese Tommaso III di Saluzzo dispose che sul Mombracco vi fossero tre chiese (San Salvatore, Santa Croce, Santa Maria).
Ancora controversie nel 1507, quando i canonici della Pieve di Santa Maria di Saluzzo reclamano il pagamento delle decime dovute al capitolo, che i monaci si rifiutano di versare. La peste del 1630 provocò l’abbandono del convento che, nel 1642, fu incorporato dalla Certosa di Collegno. Nel 1794 re Vittorio Amedeo III fece acquistare alcuni fabbricati dalla Certosa di Collegno per donarli ai Trappisti e nel 1794 un piccolo gruppo di frati Trappisti francesi, sfuggiti alla Rivoluzione, giunse a Mombracco, da qui il nome ”trappa”.
Nel 1801 Napoleone soppresse il monastero e, l’anno successivo, gli ultimi 5 frati trappisti rimasti furono costretti ad abbandonare Mombracco. Il complesso venne ceduto a privati ed adattato ad abitazioni contadine.
Nel 1511 Leonardo da Vinci scrisse del Monte Bracco, citando le sue cave di quarzite.
Sul Mombracco sono reperibili incisioni rupestri, vedi scheda “Sanfront (CN) Rocca la Casna”
Descrizione del sito:
Il complesso manifesta ancora oggi la purezza delle linee originarie, con le celle nel lungo fabbricato a ponente del vasto cortile interno e la nuda chiesa di Santa Maria.
Informazioni:
La trappa si trova in frazione Occa, a circa mille metri di altezza, al confine con il comune di Barge, dal quale si può partire dirigendosi verso Paesana, e dopo circa 1,5 Km, prima della frazione Mondarello, si imbocca a sinistra via Monte Bracco, che raggiunge il Convento della Trappa (923 m – 7,5 Km da Barge).
Recapito chiavi presso Sig.a Mariuccia Zaino, località Montebracco (presso il Convento), tel. 333 5327749
Links:
http://progettounesco.altervista.org/mombracco/
http://cartusialover.altervista.org/Monbracco.htm
Bibliografia:
Comba R. (a cura di), Il fascino dell’eremo. Asceti, certosini e trappisti sul Mombracco nei secoli XIII-XVIII, Soc. per gli studi storico-archeologici ed artistici della provincia di Cuneo, CN, 2010
Fonti:
Fotografie 1 e 2 GAT, foto 3 e 4 da: www.saluzzo.org/public/barge/latrappa.asp#.
Data compilazione scheda:
05/03/2009 – aggiornam. luglio 2014
Nome del rilevatore e associazione di appartenenza:
Angela Crosta – G.A.Torinese