Pinerolo (TO) : Necropoli della “Doma Rossa”

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Storia del sito e del Museo:
Nel corso degli scavi per la realizzazione di un plinto dell’autostrada del Pinerolese, gli archeologi, incaricati dalla stessa ATIVA su richiesta della Soprintendenza per i Beni Archeologici del Piemonte della sorveglianza archeologica alle operazioni di scavo, individuavano una tomba di età romana in cassetta laterizia. La sospensione dei lavori per il plinto e la successiva indagine archeologica in un’area di oltre seicento mq hanno permesso l’individuazione, lo scavo e la documentazione della necropoli, composta da circa trenta tombe, il cui gruppo più numeroso occupa la parte settentrionale ed è composto da incinerazioni indirette. Il rituale funerario in questo caso prevedeva che il defunto, posto su di una pira generalmente con oggetti di corredo, fosse cremato in un luogo differente (anche se non necessariamente distante) da quello della sepoltura, consistente in genere in una fossa in cui erano posti oggetti di corredo e le ceneri del defunto, prima della sua ricolmatura con terra.
Nel caso della necropoli della Doma Rossa, le condizioni di acidità del terreno hanno consentito una conservazione soltanto parziale delle ossa combuste, mentre sono giunti a noi, anche se in diverse condizioni di conservazione, circa 500 oggetti di corredo e quelli relativi alle offerte. La parte meridionale della necropoli era occupata da almeno sei sepolture ad inumazione, due delle quali particolarmente ben conservate (che sono state ricostruite nella mostra ). Le tombe si presentavano come una fossa rettangolare e rivestita con laterizi, generalmente tegole, interi o frammentari. La copertura, nei due casi rinvenuti, era costituita da tegole e coppi, imitando la copertura del tetto. Gli oggetti di corredo, in grande maggioranza vasellame in ceramica comune grezza o semidepurata, sono “poveri”, certamente in relazione allo stato sociale di appartenenza di questo nucleo di abitanti delle aree di campagna tra Torino e Cavour, non necessariamente in condizione servile, forse coloni liberi, ma che disponevano di scarse ceramiche fini da mensa. Rari gli oggetti in vetro e in bronzo, come pure le monete.
Il nucleo più antico della necropoli è databile al I secolo d.C. ed è costituito da incinerazioni che si estendono fino al II secolo, con maggior concentrazione di tombe fra la fine del I e gli inizi del secolo successivo. Più recente è invece il nucleo delle inumazioni, che si collocano fra il II e il III secolo d.C. Una cronologia molto più recente è poi attribuibile alla sepoltura in anfora, ricostruita in mostra, e databile, per la tipologia del contenitore, fra il IV e il V secolo d.C., sepoltura eccezionale perché il defunto anziché essere inumato, come normale per l’epoca, era cremato.
L’identificazione dell’area doveva essere possibile grazie alla presenza di segnacoli funerari, non individuati in fase di scavo, ma dei quali un esempio, proveniente dai pressi della vicina Cascina dell’Olmo, è presente nella mostra.

Descrizione del materiale esposto:
Nella suggestiva cornice della sala al pianterreno, nel 2006, sono state ricostruite tre tombe con i relativi corredi, mentre al piano superiore sono in mostra altri oggetti funebri, tra cui alcuni preziosi vetri e suppellettili in metallo e ceramica.Il percorso è arricchito da pannelli esplicativi.

Informazioni:
La necropoli era situata in località Riva di Pinerolo, presso la Cascina “Doma Rossa”. Il sito è stato ricoperto.
I reperti sono musealizzati preso la Casa del Senato (vedi scheda), largo D’Andrade, n. 2-4. Per visite: http://www.comune.pinerolo.to.it/web/index.php/servizi/aree-tematiche/arte-e-cultura/33-musei/85-casa-del-senato

Links:
http://www.comune.pinerolo.to.it

Bibliografia:
Barello F. (a cura di), La necropoli della Doma Rossa: presenze romane nel territorio di Pinerolo : Pinerolo, Palazzo del Senato, 3 febbraio-2 luglio 2006, Ed.: Ativa S.p.A.; Ministero per i beni e le attività culturali, Soprintendenza per i beni archeologici del Piemonte e del Museo antichità egizie; Città di Pinerolo, Torino 2006

Fonti:
Fotografie tratte dal sito del Comune.

Data compilazione scheda:
07/09/2008 – aggiornam. luglio 2014

Nome del rilevatore e associazione di appartenenza:
Angela Crosta – G.A.Torinese

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