Chieri – Pessione (TO) : Museo Martini di Storia dell’Enologia.
Storia del Museo:
Nato nel 1960 da un’idea di Lando Rossi di Montelera, allora amministratore delegato della Martini & Rossi ed appassionato di cose antiche, il Museo venne inaugurato nel 1961. Considerato il più importante in Europa nel suo genere, il Museo mira all’essenziale dell’arte enologica attraverso i secoli. Ambientato da Oberto Spinola, suo primo direttore, in 16 sale ricavate dalle antiche cantine della Villa settecentesca che fu sede dei primi stabilimenti Martini a Pessione, il Museo trova la sua sede naturale fra i mattoni a vista delle pareti e delle volte che ancora sprigionano il delicato profumo dei mosti e delle erbe aromatiche.
Descrizione delle collezioni:
I reperti provengono da tre fonti distinte: il nucleo principale, costituito in massima parte da oggetti in terracotta etruschi, attici e apuli, apparteneva alla Collezione privata di Lando Rossi di Montelera; il secondo nucleo, comprendente prevalentemente attrezzi di lavoro (torchi e carri agricoli), fu acquistato da privati; il terzo (anfore vinarie, vetri dell’età imperiale, ecc.) fa parte del patrimonio della Soprintendenza alle Antichità del Piemonte.
Descrizione del materiale esposto:
La raccolta si presenta come un quadro sinottico che delinea la storia del vino attraverso i tempi, fornendo sull’argomento una vasta e rara documentazione: oinokoai etrusche, apule e corinzie (sec. VII-V a.C.); kyatoi, kilikes e khantaroi apuli (sec. VI-IV a.C.); olpai etrusche, corinzie, apule e della Gallia cisalpina (sec. VII a.C. – II d.C.); anfore, crateri, borracce, buccheri etruschi, ciprioti, greci e apuli (sec. VII-II a.C.); skiphoi attici ed apuli (sec. VI-IV a.C.); patere, pelikai del sec. IV a.C.; vetri romani di età imperiale; un bassorilievo marmoreo romano con scene bacchiche (sec. II a.C.); brocche in ceramica del sec. XIV; preziosi servizi da liquore; torchi di varie epoche e provenienze; un bellissimo carro agricolo d’epoca Luigi XV. In particolare, nella parte iniziale della raccolta si nota un plastico della Villa Pisanella di Pompei ed un modellino di torchio di Catone, posti lì per spiegare come avveniva la vinificazione nell’antica Roma. Seguono dolia ed altri medi e piccoli vasi vinari dell’epoca. Nella successiva sala “dei banchetti” risplendono idrie, anfore vinarie, crateri. Qui si può ammirare l’anfora pugliese, detta del pittore greco di Hearst, del IV sec. a.C., e firmata dall’autore: Aristarkos. La successiva saletta “dei filtri” propone attingitoi, olpi falische, bicchieri etruschi, vetri romani, anforette e patere del culto funebre delle genti galliche. Risalta una coppa del V sec. a.C. dedicata ad Ercole. Seguono reperti più recenti di cultura materiale che sono serviti per lavorare l’uva e mescere il vino.
Informazioni:
In frazione Pessione, a circa km 5 da Chieri, tel. 011 94191
Fonti:
Fotografia tratta nel 2014 dal sito www.martinierossi.it.
Data compilazione scheda:
7 febbraio 2001 – aggiornam. luglio 2014
Nome del rilevatore e associazione di appartenenza:
Feliciano Della Mora – Gruppo Archeologico Torinese