Bellino (CN) : Chiesa Parrocchiale di San Giacomo

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Storia e descrizione del sito:
Bellino, Belins o Blins in lingua locale, è, insieme a Pontechianale, il comune più alto della Valle Varaita. Su tutti documenti antichi non appare mai scritto come comunemente lo si pronuncia. La forma latina, in uso fino al XV secolo, varia da Belim (XII secolo) e Belino (XIII) a Bellino e Bellini nel XIV, mentre la forma ufficiale nei documenti francesi a partire dal XVI secolo non si discosta quasi mai da Bellins, per cui è logico ritenere valida questa forma, anche per risalire correttamente all’etimologia del nome che comunque rimane incerta e controversa, potendo derivare da un cognome, dalla voce “belin” (pecora in francese antico) e infine da “Belenos”, dio celtico del sole.
Compreso nel feudo franco di Auriate, Blins, verso la fine del XII secolo, entrò a far parte dei possessi dei Marchesi di Saluzzo, i quali, nel 1278, lo concessero in feudo ai Signori di Venasca, conservandone la giurisdizione; in seguito divenne parte dei domini dei Delfini di Vienne. Sotto questi Bellino, con i vicini comuni dell’alta val Varaita, Casteldelfino e Pontechianale, e i territori d’oltralpe facenti capo a Briançon, entrò, dal 1363, a far parte degli “Escartouns” o Castellata, comunità con ampia autonomia nei confronti dei Delfini e dal 1370 del Regno di Francia. Con il trattato di Utrecht del 1713, Blins passò ai Savoia.
Il comune di Bellino è suddiviso in nove borgate, le principali delle quali sono Chiesa e Celle. Caratteristica delle borgate di Bellino è sicuramente l’architettura, tipico esempio di architettura alpina in pietra, ottimamente conservatasi nei secoli; è noto anche per le oltre trenta meridiane dipinte sulle pareti degli edifici, recentemente restaurate.
Il centro più importante è borgata Chiesa, costituito da un gruppo di begli edifici raccolti intorno alla Chiesa di San Giacomo, edificata intorno al XII -XIV secolo in stile romanico, di cui rimane il bel CAMPANILE in pietra calcarea, con monofore e bifore all’ultimo piano. L’edificio della chiesa subì nei secoli molte modifiche e ristrutturazioni.

Descrizione dei ritrovamenti:
Nel camposanto vicino alla parrocchiale vi è una croce di ferro datata 1872, a ricordo della grande valanga che in quell’anno si accostò pericolosamente alla chiesa provocando vari danni, sorretta da un CAPITELLO, quasi intatto, ma posizionato capovolto, che apparteneva alla chiesa romanica. La pietra proviene dalle cave di marmo nei pressi di S. Anna di Bellino ed i pregiati capitelli del portico, privati della loro funzione durante l’ultimo ampliamento della chiesa, hanno subito le ingiurie del tempo e dell’alienazione, per cui, oggi, se ne possono ammirare solo alcuni frammenti custoditi nella cappella di Sant’Antonio cui si accede da un’arcata ogivale eseguita con bei conci lavorati di pietra, posta lateralmente all’aula principale, in direzione Sud. Recentemente il capitello è stato riportato nella sua posizione originaria. Esso ha scolpiti sulle quattro facciate tralci di fiori e disegni ornamentali, mentre agli angoli spiccano quattro figure: la Vergine Maria che regge in mano il Vangelo e sul grembo Gesù Bambino benedicente in Maestà; Maria di Magdala che regge in mano un vaso; purtroppo non si distinguono più i tratti delle altre due figure, troppo deteriorate.

Nella cappella di S. Antonio è custodito il fonte battesimale in pietra del XV secolo. Il portale d’ingresso romanico-gotico dell’edificio è ancora rintracciabile nella sacrestia, dietro un armadio ligneo.

In borgata Chiesa e Celle sono presenti, murati sulle facciate delle case, alcuni volti scolpiti nella pietra, di datazione incerta: uno si trova murato all’esterno della cappella di S. Antonio e viene da alcuni considerato un’effige di ”Belenos”.

Informazioni:
In borgata Chiesa, a 1480 m;  Comune tel. 0175 95110
 

Links:
http://www.comune.bellino.cn.it

http://jean.gallian.free.fr/bell2/breve/imenu.htm

http://www.chieseitaliane.chiesacattolica.it

Bibliografia:
ALLAIS C., Storia dell’alta valle Varaita: la Castellata, reprint 1891, ediz. Atesa, Malalbergo BO, 1987

Fonti:
Foto e notizie tratte dai siti sopra citati e da http://www.ghironda.com/vvaraita/comuni/belli.htm

Data compilazione scheda:
07/01/2009 – aggiornamento febbraio 2014

Nome del rilevatore e associazione di appartenenza:
Angela Crosta – G.A. Torinese

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