Avigliana (TO): Chiese di San Giovanni e di Santa Maria Maggiore
Storia e descrizione dei siti:
CHIESA DI SAN GIOVANNI La chiesa, intitolata ai Santi Giovanni e Pietro, costruita nel 1284-1320, dalla precedente destinazione a luogo di culto marginale, si trasformò in sede istituzionale del priorato e, dal Trecento, divenne anche sede del titolare della prevostura. Probabilmente già l’edificio originale possedeva l’abside piatta che ancora si osserva.
Un documento del 3 novembre 1447 riguarda la costruzione dell’attuale atrio (intorno a quell’anno si provvide al prolungamento di due campate del vano della navata), il che comportò il rifacimento, più avanzato verso ovest, dell’antica facciata. Ciò pone un termine per la datazione della facciata nuova, del ciclo dei capitelli esterni ed interni e degli AFFRESCHI dell’atrio in cui si riconoscono precoci (circa 1447 – 52) testimonianze della bottega di Bartolomeo Serra.
L’edificio si presenta preceduto da un atrio a pianta trapezoidale diviso in due campate con volte a crociera ed archi ogivali che immette nell’unica navata rimasta dopo le trasformazioni dell’edificio realizzate in età barocca, epoca alla quale risale la decorazione a stucco. Con il restauro della facciata, avvenuto nel 1895, fu ricostruito il portale (sormontato da lunetta con affresco ed abbellito con le statue di San Giovanni e San Pietro). Il campanile utilizza come base la “Torre dei Testa” (a base rettangolare) munita di bifore e trifore ed è ornato da bacini ceramici (39 in origine, cfr. testo indicato nella bibliografia).
La chiesa conserva all’interno diverse tavole di Defendente Ferrari: Trittico della Natività; Trittico dei santi Crispino e Crispiniano; i santi Lorenzo e Giovanni Battista che presenta un donatore e Storie di Gioachino e Anna (predella) (bottega); san Girolamo con i santi Giovanni Battista e Bernardo; sant’Orsola davanti al papa; i santi Lucia e Nicola; i santi Sebastiano e Rocco; san Cristoforo; Le Tentazioni di sant’Antonio (bottega).
CHIESA DI SANTA MARIA MAGGIORE. La storia di Santa Maria è documentata dall’inizio del XII secolo, quando è citata come dipendenza della Prevostura di San Lorenzo di Oulx. Sede di una importante pieve, protetta dall’alto dal Castello prima del Vescovo di Torino e poi sabaudo. Il passaggio nel XIV secolo da pieve a parrocchia coincise con la sempre maggiore autonomia della chiesa dalla Prevostura di Oulx, ma contemporaneamente l’emergere del Borgo Nuovo come centro commerciale dell’abitato portò ad un declassamento della chiesa a favore della nuova parrocchiale di San Giovanni, testimoniato dai resoconti delle varie visite pastorali del XVI secolo, che parlano di un degrado dell’edificio e degli arredi. Nel XV secolo l’impianto della chiesa Santa Maria, a tre navate, si estendeva dall’area absidale fino alle prime tre campate dell’attuale edificio; testimonianze di questo periodo sono oggi visibili nella parte bassa del campanile e zona adiacente (fine XII inizio XIII secolo), nel corpo absidale (fine secolo XV), nella seconda cappella a sinistra con volta a crociera (XV secolo) e nel proseguimento della TORRE CAMPANARIA (XIV secolo), con cuspide ottagonale e pinnacoli, la cui decorazione trecentesca a bacini inseriti nella muratura è analoga a quella del campanile di San Giovanni.
Gli altari laterali della chiesa, pertinenti a facoltose famiglie locali o confraternite, erano impreziosite dalle opere pittoriche di Defendente Ferrari, conservate nella chiesa fino al secolo scorso e poi vendute ad alcuni musei torinesi o rubate. Il radicale rinnovamento della chiesa avvenne a partire dalla fine del XVI – seconda metà del XVII secolo, quando con la chiusura delle navate laterali in cappelle, la realizzazione della sacrestia a lato dell’abside e la ricostruzione della facciata l’edificio assunse l’aspetto attuale, anche se l’arredo interno e le decorazioni sono il risultato della sistemazione ottocentesca. La chiesa di S. Maria, è oggi sede espositiva di una raccolta di opere scultoree contemporanee.
La facciata barocca, più ampia a sinistra, presenta ai lati del portale due edicole ed è cadenzata da due ordini di lesene. L’interno, a navata unica con volta a botte. Sul lato sinistro si trovano quattro cappelle di cui una dedicata al Beato Umberto III di Savoia (XII secolo), il cui culto fu rilanciato da Carlo Alberto per intenti di prestigio politico. Il pulpito ligneo è settecentesco ed era nella scomparsa chiesa aviglianese di Sant’Agostino. Le tele con l’Annunciazione e la Presentazione di Gesù al Tempio sono del Seicento.
Informazioni:
Chiesa di San Giovanni; info Parrocchia. tel. 011 9328300
Chiesa di Santa Maria in Via S. Maria, ai piedi del Castello lungo l’antica strada di Francia, info Parrocchia tel. 011 9328800
Links:
http://rete.comuni-italiani.it/wiki/Avigliana/Chiesa_dei_Santi_Giovanni_e_Pietro
http://www.vallesusa-tesori.it/it/luoghi/avigliana/chiesa-di-san-giovanni
http://www.vallesusa-tesori.it/it/luoghi/avigliana/chiesa-di-s-maria-maggiore-borgo-vecchio
Bibliografia:
NESTA P., La chiesa di San Giovanni di Avigliana, Edizioni del Graffio, Borgone di Susa (TO), 2011
NESTA P., La chiesa di S. Maria Maggiore,s.n., Avigliana 1990
Fonti:
Fotografia in alto da http://www.piemonteitalia.eu.
Fotografia in basso dal sito www.vallesusa-tesori.it
Data compilazione scheda:
15/10/2012 – aggiornam. luglio 2014
Nome del rilevatore e associazione di appartenenza:
Angela Crosta – G.A.Torinese