Salassa (TO) : ricetto e torre-porta

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Storia del sito:
Il nome del sito non sembra derivare dalle popolazioni preromane dei Salassi, ma dal termine longobardo “Sala” che indicava un insediamento rurale. Nel 1251 i conti di Valperga acquistarono dai San Martino il mulino di Salassa e le decime del territorio. Salassa subì un incendio nel 1339 da parte delle truppe al soldo dei Sanmartino, nel 1388-1389 il borgo venne occupato dal marchese del Monferrato; nel 1479 altre devastazioni; nel 1426 i Valperga divennero i padroni del borgo.
Non si hanno notizie sull’origine del nucleo difeso, o RICETTO, di Salassa; il borgo subì nei secoli vari ampliamenti e il ricetto si trovò quindi ad occupare l’angolo settentrionale del borgo e ne costituì l’isolato più ampio. Dentro al ricetto sorge il cosiddetto “torrazzo”, pare la parte inferiore di una torre quadrata risalente all’XI secolo (casaforte) .
Il ricetto di Salassa conserva la TORRE cilindrica, un raro esempio di porta turrita di accesso. Alcuni dubitano della pertinenza ai ricetti di torri cilindriche, sostenendo la loro appartenenza a sistemi di più energica difesa; tuttavia, a meno che la torre non appartenesse ad un antico “castrum” medioevale, nel XIV secolo non esisteva più a Salassa un centro fortificato definibile castello. Un’altra particolarità è la posizione atipica dell’ingresso, nello spigolo sud, (è l’unico caso riscontrato) che fa presumere quindi l’adattamento del nucleo del paese in formazione ad una Torre preesistente, avvalorando l’ipotesi prima enunciata.

Per approfondire scarica allegato: PubblDominio2013_CarloNigra_Ricetti_Piemontesi

Descrizione del sito:
RICETTO. Databile al XIII secolo, è un notevole esempio di tale struttura che ha conservato la sua planimetria originale. Ha forma quadrata (vedi piantina) di 60/65 metri di lato, un unico ingresso difeso dalla torre posta nel vertice sud; l’impianto viario è costituito da un unico anello interno con collegamento centrale, in modo da creare due file di cellule edilizie interne; quattro schiere di cellule edilizie sono poi addossate alle mura (non ci sono tracce della “via di lizza”) e sono tagliate dalle due vie perpendicolari all’asse generatore del borgo.
Della cortina muraria permane un tratto a spina di pesce sul lato nord-est. Gli edifici hanno subito molte trasformazioni: permangono solo alcune cellule edilizie con muri in ciottoli di epoca medievale.

TORRE. La sua struttura risulta decisamente inconsueta: rotonda, ma su base rettangolare; è questa variazione di sagoma man mano che si sale una caratteristica difficilmente riscontrabile in altre costruzioni dello stesso tipo presenti nella zona. L’altezza totale è di 25 metri circa; diminuisce di metri 2,50 se calcolata all’ultimo ripiano che corrispondeva alla zona dei merli identificabile all’esterno con la cornice superiore a dentelli. A circa metà altezza si apre verso l’esterno un’unica finestra con cornice in cotto (databile al XIII secolo) per la guardia immediata alla saracinesca di chiusura. La parte inferiore è costituita da pietrame legato con malta molto povera, mentre la parte superiore, eseguita probabilmente in due tempi successivi, è realizzata in muratura. Tale parte superiore è stata probabilmente elevata nel 1725; ciò è testimoniato dalla data impressa sul manufatto e dal rilievo eseguito dal D’Andrade nel 1879.
L’ingresso unicamente carraio è largo poco più di due metri e largo altrettanto all’imposta; è coperto da un voltone a botte e veniva chiuso mediante un’anta a saracinesca che correva verticalmente in una scanalatura ricavata nel pietrame; vi era poi una seconda chiusura a due antoni, di cui sono ancora visibili gli appoggi del cardine sinistro: una pietra circolare forata superiormente ed un incavo nel mezzo del basamento. È ancora possibile individuare gli attacchi delle mura ad un’altezza di 6,3 metri circa (altezza inconsueta per una cortina muraria di un ricetto che di solito non superava i 4,5 metri). L’accesso alla Torre è oggi possibile attraverso una scala chiusa da una muratura e coperta da tetti a pantalera (prolungamento a sbalzo della falda di un tetto, sporgente oltre il muro esterno di un edificio; ha per lo più funzione di cornicione) .

Informazioni:
Il ricetto è situato nel quadrante a nord del borgo, in posizione elevata rispetto ai terreni esterni all’abitato. La torre è in piazza Marconi.
Comune, tel. 0124 36145 ;  email: info@comune.salassa.to.it

Links:
https://www.comune.salassa.to.it/it-it/vivere-il-comune/cosa-vedere/torre

http://web.tiscali.it/salassa/ita/vbruno.htm

http://it.wikipedia.org/wiki/Salassa

Bibliografia:
VIGLINO DAVICO M., I ricetti, difese collettive per gli uomini del contado nel Piemonte medieovale, Edialbra, Torino 1978

Fonti:
Immagini da Wikimedia.

Data compilazione scheda:
30/08/2006 – aggiornamento maggio 2014 e 2023

Nome del rilevatore e associazione di appartenenza:
Angela Crosta – Gruppo Archeologico Torinese

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