Roure (TO) : Riparo di Balm’ Chanto

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Storia del sito:
Nel territorio del comune di Roure, chiamato dal 1939 al 1975 Roreto Chisone, si trova il riparo di Balm’ Chanto che risulta frequentato in tre epoche ben distinte: nell’Epigravettiano finale, nell’Età del Rame finale ed in epoca Protostorica. Veniva evidentemente utilizzato nella bella stagione per attività di pastorizia e di caccia e doveva servire anche come punto d’appoggio per lo sfruttamento delle fasce montane superiori. L’agricoltura, che non doveva peraltro essere praticata in situ, è provata dal ritrovamento di chicchi carbonizzati di orzo e frumento; ma l’attività prevalentemente documentata è quella pastorale, attestata dai resti faunistici caprovini; i resti di fauna selvatica testimoniano l’importanza ancora notevole della caccia. Per quanto riguarda l’attività pastorale è probabile che si trattasse di una transumanza estiva su scala ridotta, fra valle versante e pascoli elevati.

Descrizione del sito:
Scoperto nel 1978 da Franco Bronzat, collaboratore del CeSMAP. Gli scavi iniziarono nel 1981 e proseguirono per i due anni successivi. Situato a quota 1.400 metri, il riparo sotto roccia di Balm’ Chanto ha fornito indizi di frequentazione umana sin dall’epoca glaciale (14.000 anni fa), ma il periodo di più intensa frequentazione preistorica è collocabile nell’Eneolitico (2100 a.C. secondo i dati della datazione al radiocarbonio C14).

Descrizione dei ritrovamenti:
Il complesso dei materiali venuti alla luce nel corso degli scavi comprende ceramica, utensili di selce scheggiata, pietra verde levigata, ossa e corno. Oltre ai più di 3.000 reperti in ceramica, una particolare importanza rivestono gli utensili litici, in selce e non.

Informazioni:
Dall’abitato di Villaretto si sale verso la borgata Seleiraut, superate le case di Champ dâ Fill si prosegue fino al secondo tornante, si lascia l’auto e si prosegue lungo una traccia di sentiero sulla sinistra che percorre una cengia rocciosa fino a raggiungere il sito, a quota 1400 m. Oppure appena sotto l’abitato di Seleiraut, dal vero e proprio terrazzo morfologico denominato Belregard si scende verso il riparo che costituisce il sito.

Links:
http://www.cesmap.it/cesmap/scavi_pinerolesi/balm.htm

Bibliografia:
NISBET R.; SEGLIE D., Balm Chanto, archeologia in Val Chisone, Centro studi d’arte preistorica, Pinerolo 1983
NISBET R.; BIAGI P., Balm’ Chanto: un riparo sottoroccia dell’età del rame nelle Alpi Cozie, New Press, 1987
MERCANDO L. (a cura di), Archeologia in Piemonte, Allemandi Editore, 1998

Fonti:
Fotografia dal sito del CesMap.

Data compilazione scheda:
25 settembre 2003 – aggiornamento maggio 2014

Nome del rilevatore e associazione di appartenenza:
Federico Vigo – Gruppo Archeologico Torinese