Ornavasso(VB) : Necropoli

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Storia del sito:
Nel 1890, durante i lavori di completamento della linea ferroviaria Novara-Domodossola, nei pressi dell’oratorio campestre di San Bernardo, fu attivata una cava. Dagli scavi iniziarono a emergere “cocci di antichi vasi di terra e frammenti di oggetti di rame”. Enrico Bianchetti, storico e archeologo ossolano, intuendo subito l’eccezionale portata della scoperta, non appena seppe che “i manovali, delusi come al solito nella volgare credenza di aver ritrovato il tesoro, andavano distruggendo con inconscia barbarie quanto s’imbatteva sotto i loro picconi”, si adoperò immediatamente per “far cessare tanta rovina” e con l’aiuto dell’amico Giuseppe Antonio Ronchi portò alla luce la necropoli di San Bernardo. A conclusione degli scavi, studiò e inventariò il materiale rinvenuto.
L’anno seguente fu scoperta a poca distanza la necropoli di In Persona. Bianchetti compilò un catalogo di tutte le tombe e dei relativi corredi, redasse una relazione degli scavi e formulò alcune considerazioni sulla società, sull’economia e la storia del popolo cui le necropoli erano appartenute. La morte non gli permise di portare a termine l’opera che fu ripresa e ultimata dal collaboratore Ermanno Ferrerò. Il catalogo fu pubblicato nel 1895 negli atti della Società di Archeologia e Belle Arti per la provincia di Torino e rappresenta ancora oggi un valido strumento per lo studio delle popolazioni alpine.
Successivi scavi compiuti a San Bernardo nel 1941 e nel 1952 portarono alla scoperta di altre 16 tombe, oltre alle 165 rinvenute da Bianchetti nel 1890. Nel 1961 il professor Vittorio Tonolli acquistò la “Raccolta Bianchetti” e la donò al Museo del Paesaggio di Verbania dove è attualmente conservata. Negli anni Settanta, in Italia e in Germania, furono pubblicati due importanti studi a conclusione di un secolo di riflessioni e approfondimenti scientifici sui reperti di Ornavasso, che vengono oggi riconosciuti dagli esperti tra i più importanti per lo studio dell’epoca preromana nell’arco alpino nord-occidentale.

Descrizione del sito e dei ritrovamenti:
Le due necropoli occupavano complessivamente un’area di 3.700 metri quadri. La maggioranza delle tombe era ad inumazione.
Il sito più antico e più importante è quello di San Bernardo. Da qui provengono corredi funerari di particolare ricchezza, con gioielli, armi, vasellame, utensili e monete. I gioielli d’argento, presenti in gran numero nelle sepolture, attestano la floridezza economica della comunità. Le armi, soprattutto le lunghe spade celtiche di ferro, testimoniano invece l’indipendenza di queste genti dalla potenza romana. Gli oggetti di lusso di provenienza mediterranea (anelli con gemme incise, servizi da banchetto di bronzo e d’argento e monete) documentano l’esistenza di un’aristocrazia abbiente che intratteneva rapporti privilegiati con Roma. Le iscrizioni graffite in alfabeto leponzio su numerosi vasi dimostrano l’uso diffuso della scrittura in lingua celtica e tramandano i nomi dei defunti.
La necropoli di In Persona ha restituito 165 tombe databili tra la fine del I secolo a.C. e il I secolo d.C. I corredi sono meno complessi e meno ricchi di quelli di San Bernardo. La rarità d’armi testimonia l’ormai avvenuta sottomissione a Roma. La scarsità di oggetti di lusso e monete documenta un profondo cambiamento nell’organizzazione sociale ed economica della comunità e la perdita di potere e ricchezza da parte della vecchia aristocrazia.

Informazioni:
Ornavasso, località Punta di Migiandone
Il sito non è visitabile

Bibliografia:
DE MARINIS R., 1988, Liguri e Celto-liguri, in “Italia Omnium Terrarum Alunma”, Milano, pp. 157-259
RITTATORE E., 1975, La civiltà del ferro in Lombardia, Piemonte, Liguria, in “Popoli e Civiltà dell’Italia Antica”, IV, Roma, pp. 223-328
TIZZONI M., 1981, La cultura tardo La Tene in Lombardia, in “Studi Archeologici”, I, Bergamo pp. 5-39
SAPELLI RAGNI M. (a cura di), 2004, Tesori del Piemonte. Il Piemonte degli scavi. Siti e musei di antichità
GAMBARI-SPAGNOLO, 1997, Il Civico museo archeologico di Arona, Regione Piemonte

Pubblicazioni di Enrico Bianchetti
· L’Ossola inferiore. Notizie storiche e documenti, 2 vol., Torino, 1878
· Ornavasso (Novara). Di una antica necropoli scoperta a poca distanza dall’abitato, in Not. Scavi, 1892, pag. 293-295
· I sepolcreti di Ornavasso, in Atti della Società di Archeologia e Belle Arti per la Provincia di Torino, vol. VI, 1895
· Appunti sull’Ossola inferiore e altri scritti, Fond. monti, Anzola 1994

Sulle necropoli di Ornavasso
· AA.VV., 1998-1999, I sepolcreti di Ornavasso, cento anni di studi, (4 vol.), Università degli studi di Roma “La sapienza”
· Caramella P., De Giuli A., 2003, Archeologia dell’Alto Novarese, Mergozzo
· Carducci C., 1950, Ornavasso (Novara), Tombe d’età repubblicana, in Not. Scavi, pag. 214-220
· Graue J., 1974, Die Graberfelder von Ornavasso, Amburgo · Lo Porto F.G., 1954, Ornavasso (Novara). Nuovi scavi nel sepolcreto di S. Bernardo, in Not. Scavi, pag. 257-265
· Piana Agostinetti P., 1972, Documenti per la protostoria della Val d’Ossola, Cisalpino Goliardica, Milano

Data compilazione scheda:
11/11/2004- aggiornamento febbraio 2014

Nome del rilevatore e associazione di appartenenza:
Simona Vigo – G. A. Torinese