Monticello d’Alba (CN) : Cappella di San Ponzio diacono
Storia e descrizione del sito:
La cappella di “Sancti Poncij de Monticello” fà parte dei beni confermati nel 1041 dall’imperatore Enrico III al vescovo di Asti. Taluni settori murari dei prospetti laterali e del retro alternano regolari corsi di mattoni a ciottoli di fiume disposti a “spina di pesce”, realizzando uno scandito effetto di policromia. Frammenti di decorazione lapidea e altri elementi conservati all’interno della cappella si riconducono alla metà dell’VIII secolo, in diretta correlazione con l’originaria fase costruttiva del sito, forse sorto sulle rovine di un tempio pagano.
Dal 1494 San Ponzio è divenuta patronato dei Conti Roero. Poco oltre la metà del XVIII secolo sono demoliti il campanile e la navata. L’abside, che è pervenuta fino a noi, conserva gli affreschi più antichi del Roero, realizzati a più riprese tra gli ultimi decenni del 1000 e i primi anni del 1300.
Il San Ponzio, a destra dell’altare, è il dedicatario della cappella. Si tratta di San Ponzio di Cartagine, morto dopo il 260 d.C. e discepolo di San Cipriano. L’affresco è databile tra fine X e inizio XI secolo e, nonostante un utilizzo ridotto della tavolozza di colori, mostra nella fascia superiore una buona capacità decorativa. Il Santo è raffigurato con la carnagione scura, nell’atto di mostrare un’ostia consacrata e un libro chiuso; indossa un ricco piviale rosso bordato d’oro. Accanto a lui, sulla sinistra, si scorge la figurina di un monaco con la lettera “B” che è stata identificata con San Benedetto. Questo testimonia come proprio i monaci benedettini furono tra i primi artefici della rinascita di molte terre nella valle del Tanaro e nel Roero negli ultimi decenni del X secolo. È eretto frontalmente entro un sottarco delimitato da due colonnine che reggono un arco dal profilo dentato. Le braccia, quasi conserte sul petto, tengono fra le mani un’ostia consacrata col crisma e un libro.
In posizione centrale si trova la crocifissione, dipinta nel XIV secolo da un artista influenzato dal gotico lombardo. La scena è essenziale e i personaggi colpiscono per la compostezza con cui affrontano il dolore e l’eleganza dei gesti. Nell’affresco le tre figure, statiche, quasi pietrificate, sono rese con prevalenza di colori freddi, anche per gli incarnati: la Madonna piange sconsolata, ma silenziosa con le mani in preghiera. Anche il dolore di San Giovanni è palese e si sostiene il capo con un’espressione affranta in viso. L’altare sottostante è frutto di un restauro recente, come indica l’iscrizione sul lato destro.
Un altro affresco riconducibile alla prima metà del XI secolo è collocato a sinistra dell’altare. Si vede la figura di un santo le cui iniziali (AL LO) fanno ritenere essere Eligio. Considerato protettore di fabbri, orologiai e maniscalchi, è qui rappresentato con gli usuali strumenti di lavoro di queste categorie: martelletto, scatoletta per chiodi, ferro di cavallo. Sempre sulla medesima parte di parete troviamo quel che resta di una Madonna con Bambino, ormai piuttosto evanescente.
Informazioni:
Via Serra, 12066, Monticello d’Alba, CN, presso l’antico cimitero
La chiesa è dotata del sistema “Chiese a porte aperte” di apertura e narrazione automatizzata, installando l’app “Chiese a porte aperte”. Info su: https://www.cittaecattedrali.it/assets/chiese_aperte/Chiese-a-porte-aperte_Itinerari-darte-in-Piemonte-e-Valle-dAosta_2023-52fcd234e5c9b635d8248937e92792d5.pdf
Links:
https://www.cittaecattedrali.it/it/bces/643-cappella-di-san-ponzio-diacono
https://www.chieseromaniche.it/Schede/1108-Monticello-d-Alba-San-Ponzio.htm
Fonti:
Immagini del rilevatore e dai siti sopra indicati.
Data compilazione scheda:
03 febbraio 2025
Nome del rilevatore e associazione di appartenenza:
Mauro Marnetto – G.A.Torinese