Manta (CN) : Chiesa di S. Maria al Castello
Storia del sito:
Non si conosce la data di edificazione della chiesa, nel borgo ai piedi del Castello, ma si ritiene sia stata costruita tra 1416 e 1426, quando Valerano di Saluzzo resse il Marchesato al posto del fratellastro Ludovico. In quegli anni Valerano fece del castello la propria residenza e commissionò gli eccezionali affreschi della Sala Baronale. La famiglia dei Marchesi poteva assistere alla messa dalla tribuna in controfacciata (oggi ricostruita), ma la chiesa serviva anche da parrocchiale al borgo di Manta, insieme alla più antica chiesa di Santa Maria del Monastero.
Descrizione del sito:
Probabilmente aggiunta in epoca cinquecentesca, la facciata della Chiesa, di stampo rinascimentale, restaurata nel 2015, presenta in gran parte intatto l’originale rivestimento in marmorino bianco e un significativo lacerto di affresco sopra il portale, raffigurante la Madonna. La chiesa, ad aula unica, nel tempo fu più volte rimaneggiata: la copertura lignea fu sostituita da una volta a botte e furono aperte cappelle laterali, come quella dedicata alla Madonna del Rosario – demolita nel 1958 – della quale ancora si vede l’arco di ingresso. Questi interventi causarono la distruzione di buona parte degli affreschi quattrocenteschi che decoravano la navata.
La chiesa fu ceduta in comodato dal Comune di Manta al F.A.I. nel 1986 ed è stata oggetto di un lungo e impegnativo restauro dal 1998 al 2004 che ha messo in luce alcuni lacerti dipinti sulle pareti laterali e, nell’abside, (o coro?) molto ben conservata, una splendida Storia della Passione dipinta da un ignoto pittore, diverso dall’autore della Sala baronale, ma che mostra chiari influssi jaqueriani e che ci ha lasciato uno dei migliori esempi dell’arte del Gotico Internazionale. Il ciclo è databile forse intorno al 1427, quando la chiesa divenne parrocchiale. Nonostante l’inserimento del tramezzo alle spalle dell’altare, il ciclo mostra la fascia inferiore delle pareti occupata da una decorazione a motivi geometrici; più in alto le Storie della Passione di Cristo si snodano su due registri senza soluzione di continuità, da sinistra verso destra.
Sulla parete nord nord: l’Ingresso in Gerusalemme, il Tradimento di Giuda e una bella Ultima Cena; nel registro inferiore, la Lavanda dei piedi, la Preghiera nell’orto degli ulivi e la Cattura.
Sulla parete sud, in alto, sono raffigurati Cristo davanti a Caifa, il Rinnegamento di Pietro, Cristo deriso e poi davanti a Pilato. Sul registro inferiore l’Andata al Calvario, in cui si apre la finestra che dà luce all’ambiente. Si arriva alla grande parete di fondo con una intensa Crocifissione. Molti personaggi dai volti fortemente caratterizzati – quasi delle caricature – si affollano all’interno di architetture aperte.
Sulla parete è stata collocata la lapide di Gasparo Tapparelli di Lagnasco, morto nel 1553 in tenera età.
La Cappella del Cristo risorto, a destra entrando, risale alla fine del Cinquecento e fu voluta da Michele Antonio Saluzzo che qui fu sepolto nel 1609. A pianta quadrata, è interamente rivestita da affreschi e stucchi, in linea con il gusto in voga in quell’epoca.
La decorazione è incentrata sulle Storie di Cristo che vengono narrate in medaglioni aperti sulle pareti e sulla volta, fino a terminare nella tela con il Cristo Risorto. Dalle quattro vele angolari ci osservano intense figure di profeti, abbigliate con grande eleganza. Le pitture sono attribuite a Giovanni Angelo Dolce, pittore saviglianese che qui si espresse al meglio delle sue capacità.
Informazioni:
Via al Castello. Per visite rivolgersi al FAI:
Links:
https://fondoambiente.it/luoghi/castello-della-manta
https://www.museodiffusocuneese.it/siti/dettaglio/article/manta-santa-maria-del-castello/
Bibliografia:
Vedi scheda Manta. Castello
Fonti:
Immagini dai siti sopra citati e dal web.
Data compilazione scheda: 25 marzo 2025
Nome del rilevatore e associazione di appartenenza:
Angela Crosta – G.A.Torinese