Chieri – frazione Pessione (TO) : Castello di Fortemaggiore

Storia e descrizione del sito:
La concentrazione di castra in quest’area del Chierese meridionale (Fortemaggiore, Castelguelfo, Fontaneto, Mosi, Ponticelli e il castello di Mosetti, vedi schede relative) era indirizzata al controllo capillare e presidio di una zona agricola ricca di corsi d’acqua nella piana degradante verso il rio Banna. Tale processo prese avvio nel XII secolo e conobbe a cavallo di Duecento e Trecento una significativa accelerazione.
Il castrum Formagerii è già menzionato negli Statuti Civili di Chieri del 1313 ed è ancora menzionato con la stessa denominazione nel 1495.
Oltre al castrum vero e proprio caratterizzato dalla presenza di una torre rotonda, manufatto poco diffuso localmente, sopravvivono i muri perimetrali est e nord che racchiudevano una vasta corte centrale. Le cortine presentano un accurato apparecchio murario “testa-croce” con giunti di malta rigati e fascia decorativa a intonaco che mette in evidenza le mensole scalari. Non è possibile chiarire se e in che modo le cortine si collegassero all’edificio con torre. Sono ancora riconoscibili l’innesto di una cortina muraria che chiudeva il complesso a sud e tracce di una porta.

Informazioni:
Cascina di proprietà privata. Sito nella località di Fortemaggiore, poco discosto da Pessione a circa quattro chilometri da Chieri. (Chieri – Frazione Pessione -TO)

Fonti:
Fotografie 1, 2 e 3 GAT.

Bibliografia:
G. VANETTI, Chieri ed il suo territorio, Edizioni Corriere, 1995.
Atlante castellano. Strutture fortificate della provincia di Torino, a cura di M. VIGLINO DAVICO, A. BRUNO JR., E. LUSSO, G. G. MASSARA, F. NOVELLI, Torino 2007, p. 95
A. A. SETTIA, L’incastellamento nel territorio chierese fra XI e XV secolo secondo le fonti scritte (cenni), in «Quaderni della sezione Piemonte Valle d’Aosta Istituto Italiano dei Castelli», I (1976), pp. 9-19.

Data compilazione scheda
: settembre 2022

Nome del rilevatore e associazione di appartenenza: Mauro Marnetto – GAT