Chieri – frazione Pessione (TO) : Castelguelfo

Storia e descrizione del sito:
La concentrazione di castra in quest’area del Chierese meridionale (Castelguelfo, Fortemaggiore, Fontaneto, Mosi, Ponticelli e il castello di Mosetti, vedi schede relative) era indirizzata al controllo capillare e presidio di una zona agricola ricca di corsi d’acqua.
Il castello fu dei Romagnano, degli Acaia e dei Provana e venne trasformato nel corso del XVIII secolo in residenza signorile dai Gautieri. Per l’impianto e l’apparato decorativo, l’edificio è stato datato alla metà del XIV secolo, anche se la prima traccia scritta compare in un documento del 1425.

La costruzione si presenta oggi come un massiccio parallelepipedo in laterizio, d’impianto regolare circondato da fossato. Le cortine murarie merlate sono difese da bertesche angolari decorate con fasce multiple di pseudo archetti in laterizio; l’ingresso è presidiato da una slanciata torre quadrata, che presenta una struttura muraria laterizia decorata, sotto il coronamento, da una fascia a mensole scalari. Tipologia comune a molte torri piemontesi.
Le trasformazioni del complesso ad uso residenziale, avvenute in epoca barocca, e soprattutto tra XIX e XX secolo con gusto neo gotico, hanno comportato l’inserimento di tre ordini di finestre in rottura di muro e altre modifiche nella divisione dei vani interni e nell’apparato murario, ma la struttura resta tuttora uno degli esempi più notevoli d’impianto fortificato regolare in territorio chierese.

Informazioni: Cascina di proprietà privata. Sito nella località omonima, poco discosto da Pessione a circa quattro chilometri da Chieri. (Via Castelguelfo – Chieri – Frazione Pessione -TO)


Fonti
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Fotografie 1, 2 e 3 GAT.

Bibliografia:
G. VANETTI, Chieri ed il suo territorio, Edizioni Corriere, 1995.
Atlante castellano. Strutture fortificate della provincia di Torino, a cura di M. VIGLINO DAVICO, A. BRUNO JR., E. LUSSO, G. G. MASSARA, F. NOVELLI, Torino 2007, p. 96
A. A. SETTIA, L’incastellamento nel territorio chierese fra XI e XV secolo secondo le fonti scritte (cenni), in «Quaderni della sezione Piemonte Valle d’Aosta Istituto Italiano dei Castelli», I (1976), pp. 9-19.

Data compilazione scheda: settembre 2022

Nome del rilevatore e associazione di appartenenza: Mauro Marnetto – GAT