Quinto Vercellese (VC): Chiesa dei Ss. Nazario e Celso

Storia del sito:
Il nome indica che il borgo si trova “ad quintum lapidem”, ossia a cinque miglia da Vercelli.
Le prime notizie del borgo e della chiesa dei Ss.Nazario e Celso compaiono in citazioni del sinodo vercellese del 964 d.C. indetto dal Vescovo Ingone.
All’originale chiesa pre-romanica, edificata con materiali di reimpiego e corrispondente all’attuale navata centrale con volta a botte, venne aggiunta in epoca romanica la navata sinistra a due arcate a tutto sesto rette da un basso pilastro e poi, in epoca gotica, la navata destra formata da due arcate a sesto acuto, ornata da una cornice di archetti sul fianco. L’esame del sottotetto permette di conoscere la forma primitiva ad aula della chiesa: sopra la volta della navata centrale si ritrovano infatti i resti del muro perimetrale originale.
Il campanile fu costruito nel 1466 in stile tardo romanico e collocato in prosecuzione della navata destra; è caratterizzato dalla presenza di doppie monofore.
Dalle relazioni delle visite pastorali del 1573-76 si sa che la chiesa aveva la navata centrale senza il soffitto; si desume quindi che la data 1589, riportata su una delle vele, faccia riferimento agli interventi di costruzione della volta.

Descrizione del sito:
Le fasi costruttive della chiesa sono ben attestate in facciata; la porzione corrispondente alla navata centrale è l’antica facciata della chiesa, costruita con mattoni romani, frammenti di marmo lavorato, muratura a spina di pesce realizzata con cocci di tegole e pietre di fiume. Sempre in posizione centrale è collocato un portale più tardo, quasi rinascimentale, su cui si apre una trifora e due finestrelle cieche in tufo collocate sul rialzamento del timpano. Le sezioni laterali corrispondenti alle navate interne, sono costituite da una regolare alternanza di mattoni e ciottoli di fiume.
Le pareti interne sono coperta da affreschi eccezionali per qualità e varietà.
Nell’abside campeggia la pittura più antica dell’edificio: il Cristo Pantocratore con i simboli degli Evangelisti, di stile romanico; sotto, separati da una fascia bianca, le figure di san Pietro e di san Paolo, che risalgono alla fine del Trecento.
Nel presbiterio, due affreschi che raffigurano santa Marta e il beato Amedeo di Savoia, di Daniele de Bosis, del primo quarto del Cinquecento.
Navata sinistra: nelle vele della seconda arcata, episodi della vita di Maria opera della scuola di Bernardino Lanino e, sulla parete, san Giulio e san Grato e la Ss.Trinità, forse di un Giovenone, opere della metà del Cinquecento.
La prima campata, detta “cappella degli Apostoli”, fu affrescata da un artista sulla cui identità gli storici  non sono concordi, forse di scuola novarese,  tra la fine del XV e gli inizi del XVI secolo: nel sottarco i busti di dieci Apostoli; nelle vele gli Evangelisti: da notare san Luca, considerato tradizionalmente un pittore, che tiene in mano uno schizzo di una Madonna che allatta il Bambino.
Nel centro della parete del fianco i resti di una Madonna in trono con Bambino, quasi del tutto distrutta dall’apertura di una finestra, con ai lati san Giovanni Battista e un Santo la cui figura fu tagliata nei rifacimenti della chiesa; nei riquadri laterali san Bernardo da Mentone, santa Caterina, santa Lucia e sant’Antonio Abate. Sulla parete di facciata, ai lati sono le figure di san Martino e sant’Agata, invece il riquadro centrale è illeggibile. Sulla trabeazione due putti musicanti.
Nella navata destra si trovano, nella prima arcata, pitture di scuola novarese del XVI secolo; nella seconda arcata affreschi del De Bosis del 1507.
Nella navata centrale vi sono una Madonna del Carmine del XVIII secolo e i santi Giorgio e Pietro martire con il beato Amedeo, di scuola vercellese del Cinquecento.

Informazioni:
Viale Rimembranza 10.  Aperta per le funzioni. tel. 0161274160

Links:
http://www.cittaecattedrali.it/it/bces/379-chiesa-dei-santi-nazario-e-celso

Bibliografia:
Piemonte – Guida d’Italia, Touring Club Italiano – Mondadori, Milano 2007, pp. 548-49
Santanera O., Gli affreschi della cappella degli Apostoli nella parrocchiale di Quinto Vercellese, in “Bollettino Storico Vercellese“, n.13-14, 1979, pp. 99-117

Fonti:
Fotografie da Wikipedia.

Data compilazione scheda:
13 maggio 2019

Nome del rilevatore e associazione di appartenenza:
Angela Crosta – Gruppo Archeologico Torinese