Piossasco (TO) : Cappella di Santa Elisabetta (Confraternita)
Storia del sito:
L’edificio attuale che comprende la cappella è la risultanza della fusione, avvenuta nei secoli, di tre cappelle contigue, legate a diverse confraternite religiose: la cappella dello Spirito Santo, quella del SS. Nome di Gesù e quella di Sant’Elisabetta. Della Cappella Dello Spirito Santo, che sorgeva a destra della scalinata d’ingresso, rimangono soltanto un piccolo spiazzo e la parete laterale, che attualmente forma un tutt’uno con la facciata. Il fatto che si trattasse di una parete interna è testimoniato dall’acquasantiera infissa nel muro, da resti di affreschi quattrocenteschi. La Cappella del SS. Nome di Gesù è la più grande, con il portale su via S.Vito. Venne restaurata nel 1778. La decorazione degli interni venne fatta nel 1825.
La CAPPELLA DI SANTA ELISABETTA si apre all’interno a destra del portale e conserva AFFRESCHI quattrocenteschi.
Descrizione del sito:
La cappella di Sant’Elisabetta presenta una pianta quadrata con volte a crociera. L’ingresso e il limite anteriore di questa cappella sono sottolineati da un ampio arco poggiante su due colonnine in stile romanico.
La decorazione pittorica, che un tempo occupava tutta la parete di fondo della cappella, è ridotta ad alcuni frammenti: la figura del Padre Eterno che presenta il Cristo Crocifisso; sul braccio della croce la colomba dello Spirito Santo. A destra della Trinità si erge una bellissima figura, purtroppo senza volto, che colpisce per i colori e la morbidezza del panneggio. Potrebbe trattarsi di san Giacomo Maggiore.
Nella parte sovrastante, si può leggere, sulla destra, un altro affresco, venuto a sovrapporsi al precedente, che raffigura una Dormitio Virginis. Sulla sinistra, i pochi frammenti rimasti fanno pensare alla scena dell’Assunzione.
All’esterno, a destra della facciata, esistono residui di affreschi: una Annunciazione con le figure dell’Arcangelo Gabriele e della Vergine verso cui vola una bianca colomba. Sulla lesena sinistra compare una decorazione con motivi vegetali fra cui si legge, in lettere gotiche, il motto “De bien en mieux” (appartenente alla famiglia dei Tana di Chieri) sotto il quale si collocano lo stemma scolpito in marmo della famiglia De Buri e al di sotto ancora l’immagine di un giovane santo martire recante la palma.
Gli affreschi interni sono databili alla prima metà del Quattrocento, probabilmente di scuola Jaqueriana; quelli esterni e la Dormitio Virginis sono più tardi.
Per approfondire: S_BONICATTO_La_cappella_di_Sant_Elisabet-PIOSSASCO.pdf
Informazioni:
L’edificio è detto anche Chiesa della Confraternita. Coro LA BAITA di Piossasco, tel. 011 9067158
Links:
https://www.comune.piossasco.to.it/it/page/i-beni-artistici
https://www.comune.piossasco.to.it/it/page/la-storia-116da999-f3fb-4b07-b9ec-063cefbc98aa
http://www.3confini.it/Foto%20Piossasco%201/Documenti%2026.htm
Bibliografia:
MORELLO G. ; MARTINATTO G:, MOTTURA F., Piossasco: storia e beni artistici, Comune Piossasco, Compagnia San Paolo, Pro Loco Piossasco, Piossaco TO, 2001
Fonti:
Fotografia in alto dal sito del Comune; in basso da www.3confini.it
Data compilazione scheda:
05/05/2007 – aggiornam. luglio 2014
Nome del rilevatore e associazione di appartenenza:
Angela Crosta – Gruppo Archeologico Torinese