Pianezza (TO) : Cappella della Madonna della Stella

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Storia del sito:
La località ha una denominazione antica: Lessano, già testimoniata nel 1025. Nostra Signora di Lessano era il nome antico della Cappella. È presumibile che fosse la chiesa di un insediamento altomedievale, abbandonato quando, per necessità di difesa, gli abitanti si aggregarono alla vicina Pianezza. Nella circostante area cimiteriale sono stati ritrovati laterizi di epoca romano-altomedievale.
Posta su una diramazione della Via Francigena, quella che dalle vallate alpine e dalla Lombardia permetteva di evitare la sosta a Torino, assunse l’attuale denominazione nel XVII secolo. Un’ipotesi, ma molto incerta, è che si riferisca ai pellegrinaggi diretti al Campo della Stella (Compostella) ove è la tomba di San Giacomo Apostolo. Come Druento, Rivoli, Celle, anche Pianezza ebbe luogo di sosta e di preghiera dedicato alla Madonna della Stella.
L’attuale costruzione fu elevata, forse in due tempi, nel corso del 1400. Prima il Presbiterio a volta, poi il corpo della chiesa, di maggiore larghezza, con il soffitto a capriate, ora coperto da cassettoni.
Il campanile fu elevato nel corso del 1700. Per un voto, a partire dal 1714 la festa viene celebrata il 12 Settembre.
Il presbiterio è ricoperto da AFFRESCHI della seconda metà del Quattrocento, di un ignoto pittore di scuola jaqueriana, ma che risente di influenze rinascimentali. L’opera è stata restaurata nel 1997.
Nel 2014 nuovi restauri che hanno rivelato altri affreschi.

Descrizione del sito:
All’estero, sul lato destro, rimangono archetti sotto il tetto in corrispondenza del presbiterio. Un grande affresco raffigura san Cristoforo che porta sulle spalle Gesù Bambino che regge in mano una sfera che rappresenta il mondo e su cui è dipinto un paesaggio marino. A lato, verso l’ingresso, la figura di un altro santo protettore: sant’Antonio Abate.
Gli AFFRESCHI all’interno della cappella sono di autori ignoti e di scuola non più completamente gotica: i fondi neutri sono ravvivati da paesaggi. Le pitture sono tutte nella parte più antica dell’edificio, il presbiterio, ad eccezione della figura di san Lorenzo sulla parete destra, datato 1480.
Le scene rappresentano episodi della vita della Vergine. Sull’arco trionfale l’Annunciazione; nel sottarco 10 busti di profeti, ma essendo i cartigli illeggibili, non identificabili, tranne Esra.
La parete sinistra del presbiterio è divisa in quattro scene da una decorazione, purtroppo mutilata nella parte inferiore dalla apertura di una porta. Rappresenta l’annuncio dell’angelo a san Gioacchino, l’incontro tra sant’Anna e san Gioacchino; in basso la nascita della Vergine con sant’Anna in un letto dipinto con precisi particolari, manca il resto della scena con la neonata, a destra Maria che viene condotta al Tempio. La parete dell’altare fu ridipinta con un un decoro a graticcio di gusto barocco, coprendo gli affreschi antichi, forse la nascita di Gesù. Sulla parete destra, in quattro scene, l’episodio di Gesù con i dottori nel tempio. In alto a sinistra Maria, Giuseppe e Gesù che vanno a Gerusalemme con un asino e il Bambino è raffigurato sullo spigolo, solo con una gamba. Curiosamente nello strombo della finestra è dipinto Gesù come un ragazzino che attraversa un ponticello, solo nella campagna. A destra vi sono solo i due genitori e l’asino. In basso Maria e Giuseppe cercano il figlio tra architetture elaborate che rappresentano la città; a destra Maria e Giuseppe trovano Gesù che sta discutendo con i dottori nel Tempio.
Le quattro vele della volta raffigurano ciascuna due episodi della vita di Maria, tratte dai Vangeli apocrifi. Di fronte all’altare, sopra lo stemma dei Provana, un scena probabilmente simbolica: Gesù, con al seguito gli Apostoli, annuncia a Maria che è la Mater ecclesiae, un angelo annuncia a Maria che è in procinto di morire; a sinistra Maria riunisce gli Apostoli per comunicare la notizia; Maria morta distesa su un letto; nella vela sopra l’altare il catafalco di Maria e destra mentre lo stanno ponendo nel sepolcro: un soldato vorrebbe rovesciarlo, ma gli si seccano le mani; nella vela a destra l’apostolo Tommaso vede l’assunzione di Maria e Le dice che nessuno gli crederà, allora la Vergine gli consegna come prova la sua cintura, a destra gli altri apostoli guardano il sepolcro vuoto e Tommaso con la cintura in mano.

Informazioni:
Fino a pochi decenni fa era in piena campagna, ben visibile a distanza, ora è circondata da edifici. Comune tel. 011 9670000

Links:
http://www.comune.pianezza.to.it/ComSchedaTem.asp?Id=4924

Fonti:
Le notizie e le fotografie 2 e 3 sono state tratte dal sito del Comune. Foto in alto da www.paliodipianezza.org. Foto 4, 5, 6 GAT

Data compilazione scheda:
26/01/2006 – aggiornam. 7 aprile 2013 e  luglio 2014

Nome del rilevatore e associazione di appartenenza:
Angela Crosta – G. A. Torinese

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