Macello (TO) : Castello
Storia del sito:
Il nome del comune, già citato in documenti dell’889 e del 924, deriva dalla tribù dei Magelli, primi abitatori della zona che si estende tra il fiume Pellice e i torrenti Lemina e Chisone. Secondo la tradizione, il nome di Macello deriverebbe da quello, italianizzato arbitrariamente alla fine del 1700, di una delle ultime famiglie feudatarie, i Masell di Caresano.
Il castello di Macello nacque come costruzione fortificata a carattere militare nel XIII secolo, a fianco del ricetto, primitivo nucleo dell’attuale paese. Lo confermano i Conti della Castellania (1303-1323), che parlano di “castrum” e di “recetum”. Alle dirette dipendenze del Principe Filippo D’Acaja, nel XIV secolo, il feudo e il castello di Macello vennero ceduti ad Alberto Savio nel 1323 in cambio della quarta parte di Bricherasio. Dopo brevi parentesi dei Bersatore (1360-63) e dei Romagnano (1364-73), subentrarono nel 1396 i Solaro, famiglia guelfa di origine astigiana, i quali possedettero ed abitarono il castello fino agli inizi del 1800. Si succedettero poi varie famiglie fino ai giorni nostri: Balbo Bertone di Sambuy, Garelli, Trotti-Bentivoglio, Rogeri di Villanova-De Ferrari, Società “Le 5 Torri”.
Gli assedi e i saccheggi portati al castello, di cui esiste una certezza storica, sono quattro. Uno risale al 1373, il secondo al 1391, il terzo è del maggio 1595 ad opera del Duca di Lesdighieres e l’ultimo, portato dai giacobini francesi, del 1798.
Il lato verso cortile del fabbricato venne rimaneggiato nel ‘700 con trasformazioni barocche inserite nel primitivo tessuto medievale e il castello fu adibito a residenza signorile. Tra il 1980 e il 1982 è stato oggetto di un’attenta opera di restauro che ha tentato di evidenziare e di recuperare gli elementi più antichi del Castello, strettamente legati alla sua funzione militare.
Descrizione del sito:
Il Castello, costruito in posizione dominante rispetto al resto dell’abitato, è caratterizzato da un’alta torre quadrata. Inizialmente la costruzione era interamente in pietra, oggi invece, dopo i rimaneggiamenti eseguiti tra il 1400 e il 1500, si presenta rivestita in laterizio. I muri esterni, spessi in alcuni punti m 1,80, presentano fregi a doppio dente di sega, archi intermerlari con il profilo del merlo disegnato sulla muratura e numerose bifore.
Presenta una pianta pressoché quadrata con torrione centrale (mastio), quattro torrette d’angolo (bertesche), cortile interno piccolo e raccolto, tracce dell’antico ponte levatoio e del fossato perimetrale. Il cortile presenta, a destra, un porticato con archi a sesto acuto e una loggia con tonde colonne in mattoni al primo piano. Al centro il pozzo, ricostruito su di uno precedente, di cui resta l’antica pietra rotonda. Il cammino di ronda, punteggiato di feritoie, corre lungo tutto il perimetro del castello, con evidente funzione di avvistamento, di guardia e di difesa del maniero.
Il suo utilizzo come dimora signorile si rileva nella decorazione della facciata e degli ambienti interni con decorazioni barocche in cotto e soffitti affrescati.
L’edificio è cinto da un parco di 12.000 mq ricco di piante secolari e in una parte del parco è stato allestito un percorso per i non vedenti con targhette in Braille.
Informazioni:
È posto sulla strada per Pinerolo. Info Comune tel. 0121 340301
Links:
http://www.comune.macello.to.it
Fonti:
Fotografie tratte nel 2014 dal sito non più esistente nel 2020: www.pinerolo-cultura.sail.it
Data compilazione scheda:
4/2/2007 – aggiornam. giugno 2014
Nome del rilevatore e associazione di appartenenza:
Angela Crosta – G.A.Torinese