Lanzo (TO) : Ponte del Roch, o del Diavolo

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Storia del sito:
Il Ponte del Roch o Ponte del Diavolo, come ancora oggi viene tradizionalmente chiamato, deve probabilmente il suo nome a una leggenda popolare che ne attribuirebbe la costruzione al diavolo, il quale, in cambio dell’anima del primo che lo avesse attraversato, lo avrebbe edificato nel corso di una notte. Probabilmente tale attribuzione nasce dallo stupore popolare derivato dall’audacia e dalle difficoltà che si sono dovute affrontare per portare a termine l’opera. In realtà documenti di archivio, gli Statuti ed i conti della Castellania di Lanzo e Valli, redatti dall’11 settembre 1377 al 20 settembre 1380 dal Castellano sabaudo Aresmino Provana signore di Leinì, attesterebbero la data di costruzione al 1378. Fu infatti nel XIV secolo, in seguito a una deliberazione presa il 1 giugno 1378 dalla Credenza raccolta nella Chiesa di Sant’Onofrio, alla presenza del Castellano Aresmino Provana, che iniziò la costruzione del ponte del Rocco. Per portare a termine l’opera si spesero 1400 fiorini e dal Sovrano si ottenne facoltà di porre per dieci anni un dazio sul vino per ammortizzare tale spesa. Il nome del probabile costruttore potrebbe derivare da un rotolo pergamenaceo dell’Archivio di Stato di Torino in cui si annota che in data 15 luglio 1378 la Castellania corrispose dei pagamenti a un certo Giovanni Porcherio “pro preparacione et aptacione primi pontis basterie (ponte basterie, a causa della sua forma a basto, un tipo di sella dalla forma molto arcuata). La costruzione del ponte si deve probabilmente a scopi difensivi: doveva infatti garantire alle valli uno sbocco anche sulla riva destra del torrente Stura in caso di ostilità con i Principi d’Acaja, nell’orbita dei quali erano gli abitanti di Balangero, Mathi e Villanova, e con il Marchese di Monferrato, signore di Corio e di altre zone verso il Canavese. Il ponte permetteva inoltre di controllare tutto il traffico pedonale che, tramite mulattiere e sentieri, era obbligato a radunarsi e a passare in sicuri punti vigilati per le perquisizioni e le esazioni di gabelle.

Descrizione del sito:
Il ponte si trova tra le spalle del monte Basso in sponda destra della Stura e la spalla del monte Buriasco; è interamente costruito in pietra e la sua gittata è di circa trentasette metri. Il suo impalcato all’estradosso è profilato a schiena d’asino, cosicché esso può alzarsi sul pelo delle acque in piena di sedici o diciassette metri. Percorrendo il ponte, circa a metà del camminamento, si erge un’arcata che in epoca medievale era dotata di una porta custodita da una sentinella. In caso di guerra o di pestilenza la porta veniva chiusa impedendo il transito del ponte.

Informazioni:
Parco del Ponte del Diavolo, con ingressi da via Frasca, via Papa Giovanni XXIII e via Cafasse. Dal 1979 la zona è parco protetto; nei pressi del ponte si trovano le caratteristiche “Marmitte dei Giganti”, particolari conformazioni rocciose, frutto di fenomeni erosivi dell’epoca glaciale.

Links:
http://www.comune.lanzotorinese.to.it/ComSchedaTem.asp?Id=29889

Bibliografia:
AUDISIO A., RAVET B. G., Il ponte del Roch o del Diavolo a Lanzo Torinese, Società storica delle Valli di Lanzo, Lanzo (Torino) 1978
JORIO P., 1999, Acque, ponti, diavoli, nel leggendario alpino, Priuli & Verlucca Ed., Torino

Fonti:
Fotografia tratta nel 2014 dal sito del Comune.

Data compilazione scheda:
9 dicembre 2003 – aggiornamento giugno 2014

Nome del rilevatore e associazione di appartenenza:
Pasquale Spoto – Gruppo Archeologico Torinese