Cambiano (TO) : Torre
Storia del sito:
Il nome del paese è di probabile origine celtica (Cambius).
Fu abitata in età romana e infatti sono state trovate tracce di un grande edificio rurale, una “villa” romana, nella regione detta “S. Pancrazio” per la presenza di un pilone votivo a lui dedicato. Nella zona sono state rinvenute inoltre sei monete di bronzo, due delle quali risalgono ai primi anni dell’imperatore Galieno (verso il 250 d.C.). La villa probabilmente fu distrutta e sostituita da un nuovo insediamento in un luogo più difeso, sulla “motta” che oggi corrisponde alla via del Castello e a Piazza Giacomo Grosso, e nelle vie del quadrilatero difeso da mura e formato da via Mosso, via Cavour, via Borgarelli, via S. Francesco d’Assisi.
Il nome Cambianis è attestato fin dal 955, mentre diventa Cambianus nel 1152. Cambiano è poi ricordata in due carte dell’anno 1034 in cui l’abate del monastero benedettino di Nonantola (Modena) permuta alcuni possedimenti in Piemonte (e tra essi Cambiano) con i conti di Biandrate, di origine longobarda, fedeli all’imperatore, che divennero così signori del Chierese e lo rimasero per due secoli. Quando nel 1155 Federico Barbarossa distrusse Chieri, i signori di Cambiano furono tra i primi a concorrere per la sua riedificazione. Da allora la storia del paese seguì le vicende della repubblica chierese e nel 1248 prestò formale sudditanza a Chieri ricevendo in cambio assicurazione di difesa militare. Nel 1347 Chieri, e con essa Cambiano, si sottomise ai Savoia. La signoria fu esercitata congiuntamente dal conte di Savoia e dal ramo cadetto dei Savoia-Acaja. Nel 1418 con l’estinzione del ramo cadetto Cambiano entrò a far parte del nuovo stato Sabaudo seguendone nei secoli successivi tutte le vicissitudini.
Il borgo medievale di Cambiano aveva due torri-porta. La prima si trovava dove oggi è il municipio, dotata di torre di difesa, della quale poco si conosce: era detta “Cella” o “Gemella” e la sua immagine è visibile in un affresco nei pressi del Comune; fu abbattuta nel giugno 1883, perché pericolante e alcuni suoi mattoni furono impiegati nelle fondazioni del campanile della chiesa.
La seconda torre-porta, ancora esistente e recentemente restaurata, era anticamente detta anche “porta stellina” (perché dava verso Villastellone), era gemella della precedente e costituiva con essa un accesso all’abitato medievale.
Descrizione del sito:
L’antica torre-porta, che oggi viene detta torre campanaria, presenta un grande passo carraio, un tempo chiuso da un portone. Si tratta di una costruzione presumibilmente databile intorno al XIII secolo, anche se fu in seguito rinnovata, aggiungendovi la meridiana, successivamente l’orologio e ribassando l’originale arco ogivale.
La Torre ha un paramento murario in laterizi, molto compatto, con due sole piccole aperture verso l’esterno, due pareti ortogonali al muro frontale a fungere da quinte. Era aperta sul lato interno, per favorire l’opera dei difensori. Il tetto presenta orditura lignea e manto di copertura in coppi.
Informazioni:
su Via Compajre e Via Cavour, nel centro storico
Links:
http://parrocchiacambiano.it/storia-e-arte/torre-campanaria/
http://www.comune.cambiano.to.it
Fonti:
Fotografia dal sito www.parrocchia-cambiano.it
Data compilazione scheda:
20/06/2006 – aggiornam. giugno 2014
Nome del rilevatore e associazione di appartenenza:
Angela Crosta – Gruppo Archeologico Torinese