Caltignaga – Morghengo (NO) : Chiesa di San Martino

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Storia del sito:
Non si conosce la data di fondazione di questa parrocchia, probabilmente nel X-XI secolo. La località compare una volta indirettamente in un documento del 1188; si sa che fu oggetto delle aggressioni dei milanesi nel 1156. La chiesa di San Martino è nominata solo molto più tardi: dalle “Consignationes” del 1347 si sa che era beneficio di un Antonio Brusati a cui rimase almeno fino al 1365. Nel 1468 era ancora giuspatronato della famiglia Brusati.
La costruzione non sembra aver subito modificazioni sostanziali fino alla fine del 1300, quando venne addossata all’abside settentrionale una piccola sacrestia, tuttora esistente, e venne coperta da volte e decorata con affreschi.
Verso il 1619 si iniziò la cappella del battistero, rimasta incompleta almeno fino al 1761. Fra il 1661 ed il 1678 furono demolite le absidi laterali, chiuse poi da pareti diritte, a cui vennero addossati i nuovi altari. Intorno a quel periodo venne forse costruita la sacrestia nuova, a mezzogiorno e un portico d’ingresso, ora distrutto, di cui rimangono alcuni resti di colonne nell’adiacente giardino. Nel 1912 venne restaurata la facciata, già decorata da un affresco. Del 1900 è il campanile e la decorazione pittorica interna, mentre ad epoca imprecisata risale il sottotetto che copre tutta la navata meridionale e la zona presbiterale.
Laura Gavazzoli Tomea ha descritto in San Martino elementi architettonici protoromantici tra i più antichi del novarese, sicuramente riferibile alla fine del X secolo.

Descrizione del sito:
La chiesa di San Martino era ubicata fuori dalla cinta muraria dell’abitato di Morghengo: è un edificio in parte isolato e in parte chiuso entro il recinto di una costruzione già adibita a casa parrocchiale.
La chiesa ha un impianto basilicale: l’interno è suddiviso in tre navate di quattro campate ciascuna, spartite da ampie arcate a tutto sesto sostenute da massicce colonne cilindriche. La zona presbiteriale si distingue per la presenza di pilastri composti da due semicolonne di diversa altezza appoggiate, in senso longitudinale, a un corpo rettangolare. La conca absidale rimasta ha, intorno all’arco, una resega che si annulla nel muro scendendo verso terra. La muratura sia interna che esterna è composta quasi esclusivamente da frammenti di tegoloni, di diverso colore e consistenza, misti a rari pezzi di mattoni disposti in corsi a spina di pesce.
Della fine del XIV secolo vi sono ancora su di una colonna dei frammenti di una discreta pittura raffigurante la Madonna del Latte. Un affresco, datato 1400, è visibile sopra un pilastro. Altri, ora ricoperti, sono testimoniati nella navatella sinistra, presso l’ingresso.

Luogo di custodia dei materiali:
Nel muro meridionale della chiesa è inserito un sarcofago di granito e dal medesimo edificio proviene un cippo votivo con dedicazione ad Ercole, ora conservato a Novara.

Informazioni:
In frazione Morghengo. Info:  Parrocchia di Sologno tel. 0321 653907

Link:
http://www.comune.caltignaga.no.it/ComSchedaTem.asp?Id=18452

Bibliografia:
BARLASSINA G. ; PICCONI A., Le chiese di Novara: guida storico-artistica, Tip. S Gaudenzio, Novara, 1933
GAVAZZOLI TOMEI M.L. (a cura di), Novara e la sua terra nei secoli XI e XII: storia, documenti, architettura, Novara, Palazzo del Broletto, 15 maggio-15 giugno 1980, Silvana Editoriale, Milano, 1981

Fonti:
Notizie e fotografie dal sito del Comune.

Data compilazione scheda:
15/1/2007 – aggiornamento marzo 2014

Nome del rilevatore e associazione di appartenenza:
Angela Crosta – G.A.Torinese

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