Caltignaga – Morghengo (NO) : Castello

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Storia del sito:
L’insediamento umano era antichissimo, anche se le fonti scritte non risalgono oltre il XII secolo: a Morghengo all’epoca vi era un castello con accanto case ed edifici rustici, cascine nella campagna, due mulini, un forno, una segheria alimentata ad acqua, almeno due chiese, una dedicata a San Giacomo e l’altra a San Martino (vedi scheda). Il tutto era racchiuso in un cerchio di mura (se l’espressione “in terra murata” non va intesa restrittivamente riferita al solo castello). La prima notizia certa del castello è la sua conquista da parte dei Milanesi nel giugno 1156.
La famiglia novarese dei Brusati, potente e ricca, fu presente per molti secoli nella storia del castello e del paese, ma è possibile seguirne le vicende a partire dal Trecento, quando la casata era ormai divisa in numerosi rami che si erano moltiplicati in modo vertiginoso continuando a dividere il patrimonio originario con la conseguenza di un vero tracollo economico. Mancavano pertanto i capitali per ristrutturare le loro case e la loro fortezza in Morghengo. Nel castello esistevano nel 1435 ampie rovine, costruzioni basse, cantine e magazzini, nonché un numero enorme di piccole quote di proprietà, che rendeva difficilissima ogni iniziativa di trasformazione. A ciò si opponevano anche le leggi dei duchi di Milano, che vietavano ai proprietari di parti di fortificazione di vendere i beni senza il permesso della Cancelleria statale. Comunque nel corso del XV e del XVI secolo vennero eseguiti alcuni lavori di ristrutturazione e recupero dei beni. Nel 1468 un documento testimonia che vi era “una casa nella rocchetta di Morghengo, fatta di muro e coperta di coppi, insieme al fondamento del torrione e a una parte del fossato; un terreno con rovine nel castello, dove un tempo vi era stato un casone, cioè un edificio di fango e di paglia con diritti sul fossato e sul torrione della rocca; una casa in muratura e coperta di coppi, con cortile, aia, orto e cascina coperta di coppi, e colombaia e il fondamento di un torrione nel castello”. Nella fortezza si lavorava e sembra di capire che il torrione oggi superstite altro non sia che il torrione della rocca, citato in questo documento, da cui si desume anche la fase costruttiva di altre due grandi torri, probabilmente angolari.
Nel 1467 il duca di Milano vendette ad Alpinolo Casati i diritti di giurisdizione, i dazi e i proventi fiscali su Morghengo, che fu dichiarato terra separata dal distretto di Novara. Da quel momento i Casati ebbero diritto a nominare un podestà per amministrare la giustizia, ma non vollero mai interessarsi della fortificazione. La rocca fu posseduta prima del 1488 da Alberto Brusati e poi dai suoi figli, Giacomo e Bernardo; nella restante parte del castello abitavano gli altri appartenenti al nobile casato. Alla metà del Cinquecento la rocca fu acquistata dal capitano Florio Tornielli, che vi stabilì la propria residenza per poter meglio amministrare i suoi beni nei vicini villaggi. La presenza di un estraneo, non integrato nelle tradizioni di famiglia, diede origine a liti relative ai diritti d’acqua. I vari proprietari procedettero a restauri e rimaneggiamenti degli edifici. I Tornelli, nel 1607, preferirono vendere a Gian Francesco Caccia “tutti i beni esistenti in Morghengo e San Bernardino, compresa la rocca nuova e quella vecchia di Morghengo”. Antonio Casati morì senza eredi nel 1598 e il feudo, che dal 1596 godeva della dignità di contea, fu acquistato nel 1614 da sua sorella Margherita col marito Gerolamo Talenti-Fiorenza. Il territorio fu possesso dell’Austria sino all’Unità d’Italia. Il castello, allora di proprietà della famiglia Panza, fu ristrutturato e in parte liberamente ricostruito all’inizio del 1900.

Descrizione del sito:
Dell’antico Castello di Morghengo, entro un ampio parco, recintato da muretto, si innalza un torrione quadrangolare sormontato da una robusta merlatura su cui poggia direttamente il tetto. Alla base si apre la grande porta carraia, affiancata dalla postierla pedonale, mentre sul muro sovrastante sono visibili le sedi dei bolzoni che alzavano un tempo il ponte levatoio.
Sul lato nord, riparato dai merli, corre il cammino di ronda con le caditoie, manufatto autentico del Quattrocento.
Attorno si dispongono ordinatamente in forma di villa signorile, con loggetta e graffiti, gli edifici realizzati nel primo Novecento.

Informazioni:
Frazione Morghengo di Caltignaga. Il castello è di proprietà privata.  Comune di Caltignaga tel. 0321 652114

Link:
http://www.comune.caltignaga.no.it/ComSchedaTem.asp?Id=18451

Fonti:
Notizie e fotografie tratte dal sito del Comune di Caltignaga.

Data compilazione scheda:
24/1/2007 – aggiornam. marzo 2014

Nome del rilevatore e associazione di appartenenza:
Angela Crosta – G.A.Torinese

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