BIELLA: Museo del Territorio Biellese

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Storia del museo:
Il Museo è stato inaugurato nel dicembre 2001 per raccogliere e conservare il patrimonio biellese e si è arricchito nel corso degli anni con l’allestimento di varie sezioni: al primo allestimento dedicato alla Sezione Egizia, ha fatto seguito, nel 2004, l’apertura della Sezione Archeologica con l’esposizione di materiali del nucleo storico del vecchio Museo Civico e che copriva i periodo pre-protostorici, della romanizzazione e si limitava, per l’età romana, al contesto della necropoli di Biella-via Cavour.
A maggio 2011 è stata inaugurata la sezione archeological con un nuovo percorso espositivo.

Descrizione del materiale esposto:
La sala egizia raccoglie la collezione che nel 1908 costituì l’atto di nascita della sezione archeologica nel Museo di Biella. Fu allora che il sindaco della città Corradino Sella, appassionato di antichità egizie acquistò una “piccola raccolta di oggetti” su consiglio di Ernesto Schiaparelli, al quale è dedicata la sezione egizia del Museo. Schiaparelli, studioso di origini biellesi, dopo anni di scavi in Egitto che lo portarono a compiere numerose scoperte come la tomba dell’architetto Kha e Merit e la tomba di Nefertari, rivestì l’importante carica di direttore del Museo Egizio di Torino.
Attualmente la collezione comprende 95 oggetti risalenti all’epoca tarda e al periodo tolemaico e romano. Nelle vetrine è possibile osservare la collezione di amuleti in pasta vitrea, pietra dura e smalti colorati che raffigurano le varie divinità del pantheon egizio; una decina di bronzetti notevoli per fattura ed esecuzione tra cui spiccano la figura di Osiride mummificato e Bastet la dea gatta, un piccolo gruppo di ushabti mummiformi, alcuni utensili e armi in selce, oggetti appartenenti ad un corredo funerario, oltre ad alcuni reperti curiosi della vita quotidiana del popolo egizio come un pettine e uno specchio.
Al centro della saletta, una grande teca di vetro ospita il vero elemento di attrazione: il sarcofago antropoide e la mummia della signora Shepsettaaset. Risalente all’epoca tolemaica e proveniente da Asyut, il sarcofago si presenta intatto nella forma e nella decorazione e grazie ad un’esposizione particolare ed accurata, visibile in tutte le sue parti. Di grande impatto, la mummia rende la piccola sala del museo affascinante. L’atmosfera di mistero creata da questa presenza millenaria e silenziosa accoglie i visitatori offrendo uno “scorcio” d’Egitto del tutto particolare.

La sezione archeologica si articola in diverse sezioni: Età Preistorica e protostorica, Età della romanizzazione: la Bessa e le necropoli di Cerrione, Età romana: le necropoli e il popolamento, Età medievale. La prima sala raccoglie le principali evidenze sulla più antica storia del territorio biellese, di cui è seguito il progressivo costituirsi in un’identità ben definita dalle prime presenze umane nel Paleolitico all’età romana. Complessi come i materiali dell’età del bronzo e dell’età del Ferro dalla Burcina, con la ricca tomba del V secolo a.C., si associano ad eccezionali ritrovamenti isolati come lo splendido pugnale dell’antica età del Bronzo, il calco della testa in ignimbrite del VI secolo, la spada di Vigliano o i reperti da Oropa.

Le testimonianze dal territorio della Bessa (vd. scheda) costituiscono il centro del percorso, a cavallo tra la protostoria ed i primi momenti della romanizzazione, mentre l’età romana è ben rappresentata dalla grande necropoli di Villa Bertrand a Biella e dalla documentazione delle epigrafi dal territorio e dalle necropoli di Cerrione.

Testimonianze anche delle incisioni rupestri del Biellese e dell’archeologia medievale, destinate a chiudere coerentemente la sezione archeologica. I reperti attirano il visitatore di ogni età guidandolo con un ricco apparato didattico nella sintesi storica, attraverso molteplici percorsi alternativi che evidenziano l’analisi dell’artigianato artistico, la cultura materiale e le tecniche di realizzazione, il valore simbolico di determinati oggetti, il collegamento a miti e figure leggendarie della cultura popolare.

Informazioni:
Chiostro di San Sebastiano, tel.015 2529345, email: museo@comune.biella.it
guida-al-museo.pdf

Link:
http://www.museodelterritorio.biella.it

Bibliografia:
SAPELLI RAGNI M. (a cura di), 2004, Tesori del Piemonte – Il Piemonte degli scavi- Siti e musei di antichità
MERCANDO L. (a cura di), 1998, Archeologia in Piemonte, Allemandi
BRECCIAROLI TABORELLI, 2000, Alle origini di Biella. La necropoli romana, Torino
AA. VV., Una filosofia per il Museo del Territorio, Assessorato alla Cultura – MdT, Biella, 1996
ROMANO G. (a cura di), Museo del Territorio Biellese, Assessorato alla Cultura – MdT, Biella, 1990

Fonti:
Il testo è tratto dal sito del museo con modifiche e integrazioni.  Fotografia da www.comune.torino.it

Data compilazione scheda:
19/12/2004 – aggiornam. febbraio 2014 – dicembre 2020

Nome del rilevatore e associazione di appartenenza:
Simona Vigo – G. A. Torinese