Buronzo (VC) : Castello

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Storia del sito:
La località di Buronzo appartenne ai signori di Casalvolone dal 1039; solo verso la metà del XII secolo un ramo della famiglia prese denominazione dal luogo e alle sue numerose discendenze (Agacia, Bastia, Berzetti, Bucino, Delle Donne, Gottofredo, Plebano e Signori, ognuno dei quali mantenne il diritto ad una parte del feudo originario) si deve la particolare struttura di “Castello consortile” della fortificazione; esempio unico in Italia di tale portata e complessità urbanistica.
Un edificio, probabilmente il più antico del complesso corrispondente alla parte signorile del recinto originario (forse XIII secolo), la rocca, denominata “palacium” in un documento del 1303, occupa lo spigolo settentrionale di un ampio perimetro racchiudente un’altura dotata di splendida posizione difensiva e di controllo, dove la chiesa di S. Abbondio, (menzionata in documenti del secolo XIII) e alcune caseforti di impianto quattrocentesco formano una piazza, inserita nel tessuto urbanistico della fortificazione; infatti ogni ramo della famiglia, in tempi diversi, XIV-XV secolo, fece costruire la propria casaforte, con il lato difensivo all’esterno e l’altro verso la piazza.

Coeva al nucleo delle caseforti, dovette esistere in Buronzo anche la struttura fortificata del RICETTO. Sulla sua posizione sono da registrare due interpretazioni divergenti: quella della Viglino Davico, che ritiene che il ricetto fosse situato a nord, ai piedi del castello, nei pressi dell’attuale piazza del mercato, dove sono visibili tuttora alcuni edifici medievali; e quella dell’Avonto che, in base ad un documento del 1370, suppone che il ricetto si trovasse nella zona alta, in prossimità della chiesa di S. Abbondio. Comunque la presenza di un castello contenente la chiesa e di un ricetto adiacente è chiaramente espressa nel documento del 1370.

Descrizione del sito:
La parte più antica, la “rocca”, è così chiamata ancor oggi per distinguerla dal resto del castello (le caseforti), denominato “castellone”. Di essa rimangono rovine, in particolare una parte di muro perimetrale dotato di belle bifore. Non lontano dalla piazza si affaccia la torre d’ingresso alla rocca; più a sud altri edifici medievali e una casaforte con ampio loggiato e torre d’ingresso suggeriscono la prosecuzione del “castellone” che doveva contenere ben otto caseforti.
La complessità del tessuto urbanistico conservato e il degrado di alcune parti rendono auspicabile lo studio accurato dell’esistente e un progetto di recupero globale. L’attuale sistemazione della piazza sottostante il castello e le costruzioni recenti che si affiancano alla fortificazione costituiscono esempi negativi dal punto di vista della conservazione di un complesso unico.

Informazioni:
Sull’altura che delimita il centro storico; Info Comune, tel. 0161.851134

Link:
http://it.wikipedia.org/wiki/Castello_di_Buronzo
http://archeo.piemonte.beniculturali.it/

Bibliografia:
VIGLINO DAVICO M., I ricetti, difese collettive per gli uomini del contado nel Piemonte medioevale, Edialbra, Torino, 1978
AVONTO L., Da Vercelli, da Biella tutto intorno (testi originali di Luigi Avonto), prefazione di Francesco Rosso, consulenza di Rosaldo Ordano e Giuseppe Sergi, Torino, 1980

Fonti:
Fotografia tratta da Wikipedia.

Data compilazione scheda:
21/10/2006 – aggiornamento febbraio 2014

Nome del rilevatore e associazione di appartenenza:
Angela Crosta – Gruppo Archeologico Torinese