Acqui Terme (AL) : Siti archeologici romani

Acqui Terme (AL) - Sito archeologico della Piscina Romana

Storia e descrizione dei siti:

AREA RCHEOLOGICA DI VIA CASSINO, 28
A maggio 2014 è stato inaugurato il recupero e il nuovo allestimento di uno dei più importanti siti archeologici di epoca romana della città, l’impianto artigianale di via Cassino.
Nell’antico edificio, rinvenuto nei primi anni ’80 del secolo scorso e di cui si conservano importanti resti, è possibile riconoscere un impianto artigianale destinato alla produzione di vasellame ceramico d’uso comune, risalente al I-II secolo d.C., ma rimasto in uso fino alle soglie dell’età medievale.

Composto da sei ambienti (in uno dei quali sono stati rinvenuti i resti di un forno), distribuiti attorno ad un cortile centrale dove si trova un pozzo dotato di una vera in pietra, l’edificio si affacciava con un porticato sul marciapiede di una strada acciottolata conservata per un lungo tratto. Ubicato lungo l’antica via per Hasta (Asti), ai margini del perimetro urbano antico.

SITO ARCHEOLOGICO DELLA PISCINA ROMANA (CALIDARIUM) – CORSO BAGNI/VIA GHIONE
Resti facenti parte di un vasto complesso termale risalente all’età imperiale, ritrovati nel 1913, durante la costruzione di un edificio. Si tratta di una vasta piscina affiancata da alcuni ambienti riscaldati attraverso un sistema ad ipocausto che
costituiva un settore di un vasto complesso termale risalente all’età imperiale romana. Ritrovata nel 1913 durante la costruzione dei nuovi portici fu in parte reinterrata ed in parte inglobata nel piano cantinato del palazzo allora in costruzione. Ulteriori scavi effettuati negli anni ’70 del secolo scorso e altri compiuti nel 2001 hanno messo in luce la piscina e confermato la maggiore estensione dell’impianto termale di cui faceva parte.
La piscina presenta forma rettangolare e dimensioni considerevoli (m 13 x m 6,5). La vasca è scavata direttamente nella roccia e chiusa all’intorno da un poderoso muro perimetrale in scaglie di pietra che sorreggeva la copertura. L’accesso poteva avvenire da ogni lato, poiché l’intero perimetro murario che la delimita presenta tre gradoni, di altezza differente, dai quali si poteva scendere all’interno della vasca; sui lati lunghi essa è costeggiata da un largo corridoio mentre sui lati brevi si trova un passaggio più stretto. In origine, l’ambiente doveva essere coperto da una volta rivestita da mosaici in tessere di pasta vitrea colorata e dotato di ampie finestre protette da vetrate e la vasca rivestita di marmi molto pregiati. La piscina, forse approvvigionata direttamente dall’acqua della sorgente “Bollente”, doveva svolgere la funzione di grande calidarium cioè di ambiente in cui prendere bagni caldi.

TEATRO ROMANO – VIA SCATILAZZI
Posto nelle immediate vicinanze di piazza della Bollente, l’antico teatro di Aquae Statiellae, risalente all’epoca imperiale e riportato alla luce alla fine degli anni ’90 del secolo scorso, sfruttava il pendio naturale del colle per la cavea, rivolta verso la sottostante piazza, dove si doveva trovare la scena, i cui resti sono oggi nascosti sotto alcuni palazzi moderni. Nel banco roccioso della collina erano direttamente tagliate parte delle gradinate destinate agli spettatori, collegate da scalinate di accesso di cui ancora si conservano alcuni resti. L’edificio doveva creare una monumentale scenografia urbana con l’antica fontana della Bollente e con l’impianto termale che sorgeva accanto ad essa e che ne sfruttava le acque.

Informazioni:

Link:
https://turismo.comuneacqui.it/

https://www.acquimusei.it/limpianto-artigianale-di-via-cassino/

https://www.acquimusei.it/la-piscina-romana-di-corso-bagni/

https://www.acquimusei.it/il-teatro-romano-di-via-scatilazzi/

Fonti:
Fotografie tratte nel 2014 dal sito del Comune di Acqui.

Data compilazione scheda:
7 giugno 2014 – aggiornamento agosto 2014

Nome del Rilevatore e associazione di appartenenza:
Angela Crosta – G.A.Torinese

Acqui Terme (AL) - Sito archeologico del Teatro romano