Quarona (VC) : Chiesa di San Giovanni al Monte
Storia del sito:
La chiesa di San Giovanni trae origine da una costruzione romana, risalente al V secolo, forse una postazione di soldati, sorta su un cimitero e poi adibita a stanza di preghiera. A questo locale fu poi aggiunto, presumibilmente tra il V e il IX secolo, un battistero con portico. In seguito l’edificio primitivo venne allungato formando la prima navata della chiesa. Successivamente i due corpi furono legati in un’unica costruzione aprendo grandi arcate nei muri divisori. (Altri interventi interessarono la chiesa, dandole l’aspetto attuale, tra il XI e il XII secolo. Nel ‘400 fu aggiunto il campanile, che crollò e fu ricostruito nel 1700. Tra il XV e il XVI secolo furono eseguiti lavori di ristrutturazione e venne realizzata una ampia decorazione ad affresco delle pareti.
La chiesa di San Giovanni era particolarmente importante per la popolazione del luogo perché sulla sommità del monte, venne deposto, in un tempietto oggi completamente rovinato, il corpo (in seguito spostato) di Panacea vissuta a Quarona nel XIV secolo e venerata come la “Beata Panacea”.
Data la lontananza dal centro dell’abitato, venne costruita nuova chiesa parrocchiale al centro del paese, dedicata a Sant’Antonio abate, e nel 1617 S. Giovanni cessò di essere la parrocchiale di Quarona.
Con la demolizione della Cappella della Pietà, che era situata nella località che ne porta tuttora il nome (Ponte della Pietà), avvenuta nel 1884 per la costruzione della ferrovia Novara-Varallo, furono trasferiti nella chiesa di S. Giovanni frammenti di affreschi rappresentanti l’Annunciazione, l’Epifania, due Madonne, la Beata Panacea (datati 1483 e 1489) e posti presso la porta di entrata, mentre nel tempietto-ossario sulla sinistra del sagrato fu collocato il gruppo statuario ligneo del Compianto sul Cristo risalente al 1495 – 1500.
La chiesa è stata restaurata negli anni ’50 del secolo scorso e conserva l’interno quasi completamente coperto da pregevoli AFFRESCHI di varie epoche.
Descrizione del sito:
L’esterno dell’edificio mostra i due originari corpi di fabbrica, con due ingressi.
L’interno è a due navate: la parte a destra, l’originaria chiesa di Santa Maria, è la più antica; a sinistra il battistero di San Giovanni. Gli affreschi rappresentano cicli organicamente completi, dipinti nell’arco di tre secoli (dal XIII al XVI sec.). e Qui vi sono le più antiche testimonianze della pittura in Valsesia: del XII secolo, che riprendono i moduli stereotipati dell’arte romanica e raffigurano la Madonna col Bambino, in trono, fra san Pietro e san Giovanni; le figure di san Cristoforo e, su una colonna, san Michele Arcangelo; nella parte battesimale l’immagine di san Giacomo di Compostela a cavallo.
Alla prima metà del XIV secolo risalgono le pitture dell’abside destra: nel catino vi è la figura di Gesù che incorona Maria e, nel cilindro, vi sono figure di santi e vescovi, in particolare a sinistra i santi evangelizzatori del novarese, Giulio, Giuliano e Agabio, poi i vescovi san Nicola e san Martino; nel sottarco sono dipinti medaglioni con i profeti; ai fianchi dell’abside sono effigiati Adamo, Caino e Abele. Su un pilastro una sant’Anna Metterza, cioè raffigurata con Maria e il Bambino.
Al XV secolo appartengono: il trittico che taglia il gigantesco san Cristoforo del XIII secolo e rappresenta al centro il martirio della Beata Panacea – con sullo sfondo l’aspetto della chiesa all’epoca – tra san Biagio e san Rocco; santa Caterina d’Alessandria attribuita a Giovanni de Campis; sant’Andrea, una Madonna col Bambino in trono (1480) ; sant’Antonio abate con un gruppo di Antoniani. Sulla parete sud della seconda e terza campata vi sono affreschi tardo-quattrocenteschi con 28 scene della vita di Gesù, eseguiti intorno alla metà del ‘400, da un autore ignoto detto il “Maestro della Passione di Quarona”.
Nella cappella di San Gregorio, prima campata della navata sinistra, parete settentrionale, vi sono affreschi di Francesco Cagnola (XVI secolo): Messa di san Gregorio e un santo vescovo.
Purtroppo di recente i ladri hanno rubato la parte centrale del polittico che si attribuiva a Bernardino Cano, un pittore del 1500 discepolo di Gaudenzio Ferrari. L’arte del Rinascimento è rappresentata da un bellissimo dipinto la cui cornice dorata, unita al disegno che illustra la facciata della chiesa di San Giovanni, è attribuita al Lanino. In fondo alla navata sinistra è stato ricostruito l’antico fonte battesimale ad immersione.
In Quarona vi sono altre chiese antiche: la “chiesa della Beata (Panacea) al Piano” edificata all’inizio del XV secolo; la chiesetta denominata “della Beata al Monte”, dove secondo la tradizione fu uccisa: è una cappelletta, dipinta nel 1447, con figure di vari santi e la Vergine con il Bambino, e si trova lungo la salita per la chiesa di San Giovanni, sulla sinistra.
Informazioni:
La Chiesa si trova sul Monte dei Tucri o Truchi, cioè delle tombe, alto m 552. Dall’abitato si raggiunge in circa 20 minuti di salita a piedi.
Links:
https://invalsesia.it/listing/chiesa-san-giovanni-al-monte-quarona/
https://www.chieseromaniche.it/Schede/574-Quarona-San-Giovanni-al-Monte.htm
Bibliografia:
TONELLA REGIS F..; PEROTTI M., La Chiesa di S. Giovanni al Monte a Quarona, Associazione culturale quaronese, Quarona VC, 1991
GIACOBINO C., Gli affreschi della chiesa di S. Giovanni al Monte di Quarona, relatore Miklos Boskovits, Milano, Università Cattolica del Sacro Cuore, Fac. di Lettere e Filosofia, Corso di Laurea in Lettere Classiche, 1984/1985
Fonti:
Immagini pubblicate col consenso del sito www.quaronasesia.it.
Testo tratto dal sito sopra indicato.
Altre info e immagini dal sito, non più attivo nel 2020, http://prealp.msh-alpes.fr/fr/node/4594.
Data compilazione scheda:
08/11/2009 -aggiornamento febbraio 2014 – giugno 2020
Nome del rilevatore e associazione di appartenenza:
Angela Crosta – G.A.Torinese