Peveragno (CN) : reperti età tardoantica
Storia del sito:
Nel territorio attualmente appartenente al Comune di Peveragno si sono succeduti in tempi e località diverse tre nuclei abitativi differenti. Il CASTELVECCHIO di Peveragno (Castrum vetelum). Situato nelle zone collinose dove attualmente è la frazione di Montefallonio, ha portato testimonianze archeologiche che permettono di ipotizzare un primo momento di arroccamento di età tardo antica.
IL CASTELLO DI FORFICE. Situato nel territorio della frazione Madonna dei Boschi di Peveragno, alcuni ruderi del castello sono ancora oggi visibili. Il nome dei Forfice compare per la prima volta in un documento del 1151.
IL CASTELLO E LA VILLA DI PEVERAGNO. A valle del castello di Forfice e contemporaneamente al suo declino come centro abitato, nella seconda metà del XIII sec., incominciano a svilupparsi il Castello e la Villa di Peveragno. Il nome del nuovo villaggio compare per la prima volta in un rogito notarile datato 25 settembre 1299.
Descrizione del sito e dei ritrovamenti:
CASTELVECCIO era validamente difeso dalle scoscese pareti rocciose su due lati, era protetto su quello occidentale, più vulnerabile, da un poderoso sistema difensivo costituito da un muro in pietrame largo circa m 2 e da un fossato scavato nella roccia. La sommità e i primi terrazzamenti dell’altura, ricavati dall’uomo con cospicui tagli nella pietra, furono interamente occupati da capanne in gran parte di legno e fissate alla roccia affiorante, a volte dotate di vani seminterrati nei quali venivano conservate le granaglie. Questi reperti sono relativi a una prima frequentazione della fine del IV-V secolo d.C. Una più consistente occupazione del sito risale al VI secolo d.C.
Fornetti, scorie metalliche e grandi quantità di utensili in ferro confermano la ricchezza e la maestria tecnica degli abitanti, tra i quali doveva distinguersi un fabbro-orefice, come attesta l’attrezzatura recuperata: un’incudine in bronzo, piccoli martelli, monete e vetri romani conservati per essere rifusi.
Le attività agricole e pastorali sono confermate dal ritrovamento, oltre che dei resti di frutti e sementi, da oltre un centinaio di oggetti e attrezzi metallici, quali campanacci per animali, zappe, pale, falcetti. Questo castrum è stato preceduto, ma senza alcun rapporto insediativo, da un abitato dell’età del Ferro, testimoniato dal rinvenimento di ceramiche risalenti al VI-V secolo a.C. contenute negli strati a contatto con la roccia base.
Informazioni:
Link:
http://www.comune.peveragno.cn.it/
Bibliografia:
MANDOLESI A., Paesaggi archeologici del Piemonte e della Valle d’Aosta, Editurist, Torino 2007
Fonti:
Notizie tratte dal testo citato.
Data compilazione scheda:
11 dicembre 2011 – agg. marzo 2014
Nome del rilevatore e associazione di appartenenza:
Angela Crosta – G.A.Torinese