Pavone canavese (TO) : Castello e Ricetto

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Storia del sito:
Pavone fu insediamento umano attestato sin dall’età del Bronzo, documentato in epoca romana e sviluppato nel medioevo; nel suo territorio transitava la strada che da Eporedia (Ivrea) portava ad Augusta Taurinorum (Torino). Durante le invasioni degli ungari e dei saraceni a Pavone, intorno alla Chiesa romanica di San Pietro (X–XI secolo), fu costruita una cinta muraria, alta 4-5 metri, con all’interno alcuni edifici; questo era il primo nucleo del ricetto cioè il rifugio, ricovero, luogo fortificato dove gli uomini del contado tenevano al sicuro i raccolti e vi portavano in caso d’allarme la famiglia, gli animali e gli strumenti d’uso quotidiano.
Il 9 luglio dell’anno 1000 l’imperatore Ottone III di Sassonia concesse al vescovo d’Ivrea una giurisdizione sul territorio circostante la città comprendente anche Pavone. I Vescovi, nel secolo XI, fecero costruire fuori le mura una grande torre (dongione o mastio). L’area contenuta tra queste mura era di circa due ettari (lunga 200 metri circa da nord a sud e larga 60 metri da est a ovest). I vescovi si impegnarono, nel corso dei secoli, in numerose opere di ampliamento e fortificazione dell’insediamento: nel XII secolo aggiunsero al maschio un edificio composto da due piani dei quali il pianterreno era usato come stalla e il primo piano come residenza.
La costruzione venne abbellita nel secolo successivo e tra il 1326 e 1346 fu edificata anche una nuova ala a nord, caratterizzata da finestre ad arco acuto e da una torre-porta avente la funzione d’ingresso. Alla fine del XIV secolo ci furono dei nuovi interventi architettonici che riguardarono i torrioni a pianta circolare, inseriti nella cinta esterna, ed altre sale aggettanti verso l’area del cortile. Nel XV secolo venne costruito un muro merlato a divisione tra il cortile (del Vescovo) e la parte rustica (dove si trova la chiesa, allora di proprietà della popolazione locale). Vennero anche eseguiti alcuni restauri nelle cucine e costruita una scala a chiocciola interna.
Nel 1688 il duca Vittorio Amedeo II tenne accampamento militare tra Pavone e Romano e soggiornò nel castello di Pavone. Successivamente, nel corso del 1700, il castello fu abbandonato al degrado. Nel 1870 il castello venne espropriato dallo Stato italiano. Nel 1885 il portoghese Alfredo d’Andrade (architetto, viaggiatore, pittore, incisore e creatore, l’anno precedente, del Borgo Medioevale di Torino) acquistò il castello al prezzo di 7000 lire ed iniziò i lavori di restauro.

Storia e descrizione dei siti:
LA RICOSTRUZIONE DEL D’ANDRADE. L’architetto dedicò trent’anni della sua vita al castello, ne studiò le origini e lo ricostruì secondo le linee architettoniche degli edifici medievali piemontesi. Il castello oggi presenta alte torri quadrate e mura merlate, un arioso cortile con un bel pozzo, un giardino; nel parco vi è la chiesetta romanica di San Pietro. Stanze e saloni furono affrescati e decorati secondo le indicazioni del d’Andrade. Nel corso dei lavori, sulla collina nei pressi del castello, vennero scoperte alcune tombe e materiale di epoca romana, probabilmente resti di edifici, che però in seguito andarono distrutti. I lavori d’innalzamento della torre (dongione o mastio) terminarono nel 1915, anno della morte di Alfredo d’Andrade. Il figlio Ruy terminò i vari lavori di restauro rimasti incompiuti e nel 1924 fece costruire due tombe nella chiesa di san Pietro e nel 1926 vi fece traslare le salme di Alfredo d’Andrade e della moglie Costanza Brocchi. Fece anche sistemare gli affreschi, strappati 20 anni prima dal castello di Strambino.
Dal 1992 il castello di Pavone, è stato ristrutturato e trasformato in un hotel, ristorante e centro congressi.

IL RICETTO, localmente detto al plurale Ij Ruset, è situato nella parte alta del paese, a ridosso del castello. Restano ancora numerose cellule risalenti al XIV secolo e tuttora conservate allo stato originario. È pure ben conservata una delle torri-porte di accesso, a pianta quadrata.

Informazioni:
Il castello sorge su una collina che domina il borgo antico, di proprietà privata,  tel. 0125 672111
Edifici del ricetto: info Comune tel. 0125 51445

Links:
http://www.comune.pavone.to.it

http://www.castellodipavone.com/

http://it.wikipedia.org/wiki/Castello_di_Pavone_Canavese#mediaviewer/File:Pavone_Canavese_Castello_1.jpg

Bibliografia:
RAMELLA P., Castelli, torri, borghi e ricetti nel Canavese, Ivrea, 1986
RAMELLA P., Medioevo in Ivrea e canavese: castellani, armi da fuoco, mura di città, castello di Pavone, Ed. Bolognino, Ivrea, 2003

Fonti:
Fotografia da Wikipedia.

Data compilazione scheda:
08/03/2006 – aggiornam. luglio 2014

Nome del rilevatore e associazione di appartenenza:
Angela Crosta – G.A.Torinese