Ormea (CN) : Chiesa collegiata di San Martino
Storia del sito:
Ormea, anticamente denominata Ulmeta dal latino “ulmus” per la presenza di un gran numero di olmi, fu originariamente abitata dai Liguri Vagienni; nel 124 a.C. fu conquistata dai Romani. All’inizio del X secolo subì le incursioni dei Saraceni che costruirono sulle alture torri e rifugi tuttora esistenti. (vedi scheda Garessio Torre saracena).
I RUDERI DEL CASTELLO dominano il capoluogo dalla collina di S. Mauro; il maniero, sorto nel X secolo, fu ampliato e fortificato in fasi successive sino al 1625. Fu distrutto dai Francesi nel 1794. Ormea appartenne all’antico Contado di Alba e poi al Marchesato di Ceva, in seguito passò alla Casa dei Savoia a cui ritornò dopo l’occupazione napoleonica.
Il nucleo urbano originario insiste attorno alla principale Via Roma, dalla quale si snoda la rete dei vicoli, in dialetto “trevi”, dove si scorgono edifici del XIV-XVI secolo, fregi e portali che testimoniano la passata architettura locale.
L’edificio dell’attuale CHIESA PARROCCHIALE, intitolata a S. Martino vescovo di Tours, fu iniziato nel 1300 e terminato verso la metà del 1400; fu consacrato dal vescovo di Alba nel 1490. Mancavano il coro dietro il presbiterio e le due cappelle che lo fiancheggiano: dal 1602 al 1630 si tagliò il monte alle spalle della chiesa e si costruirono l’abside poligonale e le due cappelle di testa delle navate.
La chiesa fu costruita inglobando una antica TORRE-PORTA risalente al X secolo che era posta sulla strada che univa il Piemonte a Oneglia. La porta, costruita in pietra grigia locale, aveva un arco ogivale all’esterno ed un arco a tutto sesto all’interno e conservava il selciato della strada ad un livello molto più basso dell’attuale. La porta, antistante la navata centrale, fu modificata per diventare campanile della chiesa: venne soprelevata e completata con la cuspide poligonale, vennero aperte monofore e bifore, fu ornata di archetti pensili. Nel 1800 la torre campanaria venne affiancata dai prolungamenti anteriori delle navate laterali e venne costruita una nuova facciata in cui si aprono solo le porte laterali, perché la parte centrale è ostruita dalla torre.
Descrizione del sito:
La chiesa ha il consueto schema medievale a tre navate, senza transetto, con cupola ottagonale a tiburio sul presbiterio. Le navate laterali sono coperte da crociere quadrate, quella centrale da una lunga volta a botte. L’edificio presenta due caratteristiche eccezionali: la navata centrale è di larghezza minore della laterali, forse per la preesistenza di un’altra chiesa; l’altra anomalia è l’allargamento delle navate laterali procedendo dall’ingresso verso il presbiterio: non è percepibile a occhio, si coglie solo nella pianta, ma crea un effetto prospettico di riduzione della lunghezza della chiesa. Non si sa se fu voluta per equilibrare la lunghezza dell’edificio rispetto alla sua larghezza, oppure se fu causata da imprecisioni della costruzione medievale.
All’interno, durante i restauri del 1971, sono affiorati resti di AFFRESCHI: un Cristo Pantocratore in mandorla; scene della vita di san Martino, un “Cristo di pietà” e alcuni Santi datati 3 Novembre 1397, quindi i più antichi affreschi gotici della valle Tanaro e del Monregalese.
La chiesa è ricca di altari barocchi e di una Crocifissione attribuita al Moncalvo (fine del XVI secolo).
Nel comune di Ormea, la grotta “dei Saraceni” è stata frequentata fra l’età neolitica (V millennio a.C.) e l’età del Bronzo avanzata (II millennio a.C.).
Informazioni:
Chiesa parrocchiale tel. 0174.391127
Links:
http://it.wikipedia.org/wiki/Collegiata_di_San_Martino_%2
Bibliografia:
BERTONE L., 2002, Arte nel Monregalese, L’Artistica Editrice, Savigliano (CN)
Fonti:
Foto in alto da wikipedia. Piantina da Bertone 2002. Immagine affresco da http://ermetical.blogspot.it/2012/09/ars-regia-il-quattrocento.html. Fotografia casa medievale da http://www.ormea.eu/psixsite/Il%20portale/Percorso%20del%20cuore/default.aspx
Data compilazione scheda:
22/02/2006 – aggiornamento marzo 2014
Nome del rilevatore e associazione di appartenenza:
Angela Crosta – G. A. Torinese