Mondovì – Ferrone (CN) : Cappella di San Bernardo delle Forche
Storia del sito:
Non si sa quando venne costruita la cappella, dedicata a san Bernardo di Chiaravalle; il nome popolare è dovuto al fatto che nelle vicinanza dell’edificio si ergevano i patiboli per i criminali, in una posizione chiaramente visibile dalla Piazza, anticamente il centro della città. Le pareti della cappella riportano molte incisioni, spesso datate, dei condannati che chiedevano la grazia di evitare l’impiccagione o di ringraziamento per averla evitata (croci, simboli, date, figure di impiccati e di diavoli, invocazione a santi…).
Sulle pareti è affrescato uno straordinario ciclo pittorico dedicato alla maternità di Maria, di Antonio da Monteregale (Antonio Dragone da Mondovì), che ha lasciato la propria firma sul manto di santa Caterina d’Alessandria. Si ritiene sia stata affrescata nel 1473, comunque prima del 1478, data graffita da un pellegrino. Gli affreschi sono stati recentemente restaurati.
Descrizione del sito:
La struttura è quella originaria: un’aula rettangolare con un portico munito di tetto a capriate. L’interno ha un soffitto a botte.
Gli AFFRESCHI, che risentono dell’arte nordica e provenzale, sono ispirati probabilmente dagli scritti di san Bernardo su Maria madre di Gesù, che egli chiama mediatrice di grazie. L’affresco sulla parete dietro l’altare è una sacra rappresentazione, una iconografia forse unica, che prende ispirazione dal “lactatio virginalis” (dall’omonimo sermone di Arnaud de Chartres); i cartigli riportano scritte in caratteri semigotici. Gesù crocifisso è al centro della scena, ai lati due angeli e ai suoi piedi un morto è disteso su di un letto, mentre un diavolo (semicancellato) lo tira per i piedi, tentando di trasportarlo all’inferno. La Vergine, a sinistra, intercede per il defunto (forse il committente della cappella o degli affreschi), mostrando al Figlio il seno scoperto. Cristo stacca la mano destra dalla croce ed offre il suo sangue dicendo a Dio Padre, rappresentato circondato da angeli sulla parte alta a sinistra del dipinto, nel latino del tempo: “Voluere quesso pater quod rogitat mea mater” (Vuoi accogliere o Padre quello che chiede mia madre). Dio risponde che nulla può rifiutare ad un tale intercessore: “A te petita dabis quo vis tibi nulla negabo” (A te darò quello che chiedi perché nulla posso negare). A sinistra di Maria si trova santa Barbara che insieme a san Bernardo, rappresentato a grandi dimensioni sulla destra, ricordano la morte violenta.
Sulla parete destra, vi è una “Madonna del Latte”: la figura elegante di Maria seduta su un trono allatta il Bambino, che porta al collo una collanina con un ciondolo di corallo. A fianco vi sono san Bartolomeo, santa Maria Maddalena e san Tommaso, l’apostolo incredulo, che testimonia l’assunzione in cielo della Vergine. Infine vi è l’enorme san Cristoforo con Gesù bambino sulle spalle, protettore dei viandanti.
Sulla parete sinistra (di fonte alla Vergine della parete opposta), vi è sant’Anna che tiene in braccio la Vergine nell’atto di allattare il bambino nell’iconografia piramidale di “sant’Anna Metterza”. Sant’Anna porta un grande mantello rosso e sovrasta l’esile figura della Madonna, col mantello blu, che allatta il Bambino vestito d’oro. Segue la figura di santa Caterina d’Alessandria che porta la corona tra i capelli biondi, simbolo di regalità; nelle mani stringe un libro ed una palma che sorregge fra le foglie una ruota dentata, simbolo del suo martirio. Al centro della parete sinistra sono rappresentate “la Buona e la Cattiva preghiera”. È un soggetto abbastanza raro: un monaco ed un laico sono inginocchiati ai piedi della Croce. Dalle labbra del monaco partono dei lunghi raggi che toccano le piaghe di Cristo, il cui volto è inclinato verso la figura dell’ecclesiastico. Questa è la preghiera disinteressata e piena d’amore. Dalla bocca del laico, invece, i raggi bianchi che rappresentano la preghiera raggiungono i suoi possedimenti e quindi non raggiungono la Croce. All’estremità sinistra, san Grato ha in mano un vassoio con la testa di Giovanni Battista.
Informazioni:
In Borgo Ferrone, sulla Via Vecchia di Cuneo, a sud-ovest della città, a circa 1,5 Km in direzione Sant’Anna di Avagnina, V. S. Bernardo 88.
Associazione Monregaltour, tel. 0174 47428 oppure IAT tel. 0174 40389
https://www.sanbernardodelleforche.it/it/affreschi.htm ( foto affreschi)
Bibliografia:
Ranieri G., Antonio da Monteregale – Santa Croce – San Bernardo delle Forche, Ediz. Antoroto, Mondovì CN, 1976
Cuniberti G. (a cura di), Mondovì. Guida-ritratto della città, Editris Duemila, Torino, 2002
Fonti:
Fotografie tratte dal sito del Comune.
Data compilazione scheda:
09/01/2009 – aggiornamento marzo 2014
Nome del rilevatore e associazione di appartenenza:
Angela Crosta – G.A.Torinese