Moncrivello (VC) : Castello e Santuario Madonna di Miralta
Storia del sito:
CASTELLO.
Il nome di Moncrivello nei tempi antichi fu scritto come Moncravellum o Monscaprarum o Moncaprellus o Montiscravellum, che significano tutti “Monte delle capre” come ricorda lo stemma del paese. I cenni storici più antichi sul territorio di Moncrivello si riferiscono ad alcuni villaggi preesistenti nei dintorni, denominati Uliaco, Moriondo, Miralta, Lagnasco. Il nome di Moncrivello appare nel diploma emanato da Federico I nel 1152 su istanza del papa Eugenio III a favore della chiesa di Vercelli nella persona del vescovo Uguccione, in cui si parla di “Moncravellum, Monscaprarum”. La parrocchia di Moncrivello è citata nelle bolle di papa Urbano III nel 1186 e di papa Onorio III nel 1216. Nell’alto Medioevo, sulla cima della collina di Moncrivello sorgeva, come potente rocca difensiva, il castello, le cui origini verosimilmente possono essere collocate intorno all’anno Mille, desumendolo dal tipo di architettura romanica. Passato nel 1243 ai Marchesi del Monferrato, nel Trecento fu riconquistato dai Vescovi di Vercelli e infeudato ai conti Fieschi fino al 1399, quando il popolo si sollevò, se ne impadronì con la forza e fece atto di dedizione ad Amedeo VIII di Savoia.
Iniziava così l’età dell’oro del castello che fu dimora di ben tre duchesse di Savoia. La più illustre fu Jolanda di Valois, moglie di Amedeo IX e sorella del re di Francia Luigi XI, che trasformò l’antica fortezza in residenza signorile e ne fece il suo prediletto soggiorno. Furono aggiunti: lo scalone elicoidale, le finestre ornate con cornici in cotto, i merli dei muri di cinta, i soffitti a cassettoni, che si sono conservati fino a noi. La duchessa fece costruire il Naviglio di Ivrea, visionato da Leonardo da Vinci, prima via d’acqua navigabile sino a Vercelli, i cui redditi erano versati a beneficio del castello in cui morì nel 1478.
Emanuele Filiberto volle premiare per le vittorie contro i Francesi il suo valoroso condottiero, capitano di ventura Cesare De Mayo di Napoli, con il castello ed il feudo di Moncrivello, che elevò a marchesato nel 1565. Nel 1692 il castello fu acquistato dalla famiglia del Carretto Gorzegno, di nobile stirpe Aleramica, cui rimase ininterrottamente in possesso fino al 1817 o 1825 quando la struttura fu parzialmente distrutta da un incendio e si ridusse alla torre, alle sale e alla grande cantina ancora esistenti; certo è che fino al 1815 il castello aveva tre porte con ponti levatoi e tutto il muro di cinta con parecchie torri. Dopo un lungo abbandono, a partire dal 1972, la nuova proprietà ha intrapreso onerosi lavori di restauro conservativo del castello, già monumento nazionale nel 1908, entrato a far parte del patrimonio nazionale dei Beni Culturali dal 1980. Nel 1993 il vincolo fu esteso anche alla fascia adiacente del borgo medievale.
Aperto al pubblico dal 1996, è sede di un’intensa attività culturale promossa dalla proprietà e dall’Associazione Culturale Duchessa Jolanda Onlus, di un’azienda agricola biologica e di un Bed & Breakfast.
Descrizione del sito:
Il CASTELLO conserva alcune parti della struttura più antica: il poderoso “maschio” trecentesco, quadrangolare, con caditoie e finestra dalla graziosa cornice in cotto, attraversato da un passo carraio a volta gotica e la torre di ponente a pianta semicircolare, sovrastata da merli. L’edificio è difeso da una duplice cerchia di mura merlate con cammino di ronda.
L’edificio ristrutturato nel Quattrocento, formato da un nucleo centrale raccordato alle due antiche torri, è a due piani collegati da una armoniosa scala elicoidale in mattoni, comprende i saloni per le manifestazioni a piano terreno e le sale sovrastanti, quasi tutte con soffitto a cassettoni e con un camino in cotto del XV secolo.
La bella torre di “villa Moncrivello” era un edificio che faceva parte del castello che si estendeva fin là.
Storia e descrizione del sito:
Chiesa santuario di Santa Maria Assunta di Miralta, è situata sulla cresta della collina omonima, all’estremo sud del paese verso Villareggia, dove vi furono i primi insediamenti abitativi. Numerosi infatti sono i riferimenti, a partire dal X secolo, al borgo di Miralta (o Miralda), infeudato ai signori De Bondoni e dal XIII secolo progressivamente abbandonato dagli abitanti e scomparso, unico edificio superstite è la chiesa risalente al X secolo. L’edificio ad una sola navata con il campanile inserito su un fianco, conserva ancora, nella parte posteriore e parzialmente nel campanile, l’impianto romanico nonostante i molti rifacimenti e le profonde trasformazioni avvenute soprattutto con l’ampliamento novecentesco e la costruzione del porticato neoclassico in facciata.
Informazioni:
Castello di Moncrivello, ora adibito a Bed & Breakfast, tel. 0161401175 ; email: info@duchessajolanda.it
Santuario di Santa Maria di Miralta, Strada per Miralta, info Comune tel. 0161 401177 ; email: uffici@comune.moncrivello.vc.it
Links:
www.duchessajolanda.it
https://www.turismotorino.org/it/santuario-della-madonna-di-miralta
Fonti:
Le notizie sono state tratte dai siti sopra indicati. Le fotografie del castello: in alto dal sito www.duchessajolanda.it ; in basso sono tratte da Wikipedia.
La fotografia del Santuario di Miralta da www.turismotorino.org/
Data compilazione scheda:
08/04/2006 – aggiornamento febbraio 2014
Nome del rilevatore e associazione di appartenenza:
Angela Crosta – G.A.Torinese