Magnano (BI) : Ricetto

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Storia del sito:
L’antico paese di Magnano sorgeva intorno alla chiesa di San Secondo, fondata nella prima metà del secolo XI, probabilmente ad opera dei benedettini. Feudo del Vescovo di Vercelli, come d’altra parte quasi tutto il Biellese, passò poi agli Avogadro di Cerrione nel 1165.
Nel 1204 il comune di Vercelli, in accordo con la comunità locale, fonda un borgo franco su un’altura a ovest del paese originario, offrendo agli abitanti che si fossero trasferiti lì franchigie, privilegi vari e la proprietà delle abitazioni. L’intento del comune era consolidare la sua influenza sui territori acquisiti nell’area, difendendo così i propri confini occidentali dal comune di Ivrea e al contempo assicurandosi la fedeltà dei manganesi. L’operazione prevedeva anche la distruzione dell’antico borgo presso la chiesa di San Secondo e il trasloco di tutti gli abitanti nel neonato ricetto.
Nel 1373 Magnano passò ai Savoia e, dopo un periodo di sudditanza ai Dal Pozzo, il paese fu reintegrato nel territorio degli Avogadro.
Nel 2012 e 2013 sono stati condotti scavi archeologici dall’Università di Venezia “ Ca’ Foscari” volti a documentare, disegnare e studiare le strutture del ricetto.

Descrizione del sito:
Particolarità del Ricetto di Magnano è quella di essere costruito in collina: proprio perché adagiato su un crinale presenta una pianta irregolare (ancora in gran parte leggibile), di forma stretta e allungata, con cellule abitative distribuite lungo tre assi viari in direzione NO–SE.

Magnano piantina ricetto1La cortina muraria – in grossi ciottoli di fiume – correva lungo tutto il perimetro, già naturalmente difeso dai pendii scoscesi del poggio. L’accesso al complesso fortificato è tuttora protetto da un’imponente torre-porta in pietra e a base quadrata, con un unico passaggio carraio ad arco.
Alcune cellule abitative originarie sono tutt’oggi visibili e forniscono un esempio di quello che era il modello edilizio comune a pressoché tutto il ricetto. Si articolano su due piani sovrapposti e sono caratterizzate da muri portanti in pietrame; interventi del XV sec. arricchiscono alcune facciate e portali con inserti laterizi.
Dove l’isola edilizia è compresa tra due vie di diverso livello stradale, l’abitazione presenta due accessi sui lati opposti: uno al piano inferiore, l’altro a quello superiore. In questi casi i due piani non risultano altrimenti comunicanti.
Di particolare interesse la casa cosiddetta “della comunità”, sita nella fascia settentrionale del borgo e con accesso, a differenza delle altre, rivolto non sulla strada bensì a occidente: questo fa presumere che fruisse di uno spazio antistante. L’edificio comunitario è costituto da un nucleo chiuso cui si accede da un’apertura arcuata. Lo precede un portico coperto, con struttura portante formata da tre grandi pilastri cilindrici di pietra. Sulla strada è presente un enorme pietrone ottagonale, probabile base da torchio o maglio per i ferrai.

Informazioni:
Nel centro storico. Associazione Turistica Pro loco Magnano, via Campi, 3/1 info@prolocomagnano.it

Links:
http://www.prolocomagnano.it/patrimonio.php

http://www.biellaclub.it/_fotografia/magnano

Bibliografia:
VIGLINO DAVICO M., 1978, I ricetti, Torino
VIGLINO DAVICO M., 1979, I ricetti del Piemonte, Torino

Fonti:
Fotografia in alto da http://www.laprovinciadibiella.it/web/alla-scoperta-del-ricetto-di-magnano-2586.
Fotografia in basso da Wikipedia.

Data compilazione scheda:
12/11/2004 – aggiornam. giugno 2014

Nome del rilevatore e associazione di appartenenza:
Valentina Faudino ed Enrico Di Nola – G. A. Torinese

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