Condove (TO) : Incisioni rupestri
Storia e descrizione dei siti:
Il MASSO IN LOCALITÀ BUIA misura 375 x 220 x 90 cm e presenta: 13 coppelle, 1 croce, 1 canaletto, 2 canaletti passanti, 2 date (1630-1914), 2 lettere (“C”), 1 vaschetta quadra, 2 mezzelune. La roccia potrebbe essere identificata con la “Petra Perforata” già citata in fonti archivistiche del XIV secolo.
Numerose e profonde escavazioni, in parte naturali, sono state riutilizzate e corrette artificialmente. Notevoli due fori passanti, di cui uno è parte di un sistema di coppelle e canaletti che conduce, dopo il salto di un gradino, in una vaschetta rettangolare. Il gradino costeggia tutto il lato più lungo della roccia, che assume quindi una forma irregolare di parallelepipedo. Le coppelle sono di medie dimensioni, lisce e rego1ari, al pari del canaletto.
La data 1630 potrebbe però rivelarsi a un esame più attento essere il numero 163, relativo a una probabile mappatura catastale. Le due lettere “C” infatti, al cui interno si trova una crocetta e tra cui si nota una croce più profonda e squadrata, indicano quasi certamente il confine comunale tra Condove e Caprie.
La ROCCIA IN LOCALITÀ SILIODO misura 320 x 160 cm, è una serpentinite e presenta 16 affilatoi ad asterisco, 1 affilatoio a scaletta, 1 coppella raggiata, 360 affilatoi, lettere corsive. La notevole concentrazione di affilatoi è molto simile a quelli di Camparnaldo (SUS 17) e del Colle della Frai (SUS 257), ma decisamente insolite le disposizioni ad asterisco, ottenute con tre o sei affilatoi. Dall’unica coppella, piccola e molto regolare, si dipartono sei raggi. Altri affilatoi sono disposti a scaletta, mentre la maggior parte segue un andamento parallelo e verticale, con lunghezza molto variabile, da pochi centimetri a oltre cinquanta. Pochi affilatoi sono intagliati perpendicolarmente, senza peraltro assumere configurazioni a croce, ma intersecando gli altri “a pettine”. Esaminando attentamente la disposizione si nota quanto essa non sia disordinata e casuale, ma divisa in piccoli gruppetti omogenei e separati, di cui i più evidenti sono i gruppetti a tre o a cinque affilatoi paralleli. Si notano inoltre numerose sovrapposizioni, e differenze di patina all’interno dei vari affilatoi. La roccia presenta varie fessurazioni, che in alcuni casi interrompono le incisioni. Lettere corsive graffite e poco interpretabili (“rado”) si notano isolate sulla sinistra. Due altre rocce minori, di cui una però con altri 150 affilatoi, si trovano nelle immediate vicinanze, mentre una terza con affilatoi a croce ci trova lungo il sentiero sovrastante. Testimonianze orali confermano di avere sempre visto questa pietra, citando anche la sua funzione di “pietra magica”, in grado cioè di offrire buona sorte nel caso venisse intagliata. Tale uso è quindi proseguito fino ad epoca recente.
Informazioni:
Una roccia incisa si trova in località Buia, presso il confine con Caprie.
Una seconda roccia si trova in località Siliodo-Camporossetto a quota 950 m.
Links:
http://www.rupestre.net/archiv/2/ar24.htm
http://www.rupestre.net/archiv/2/ar25.htm
Fonti:
Notizie e foto tratte dai siti sopra citati.
Data compilazione scheda:
7/7/2007 – aggiornamento giugno 2014
Nome del rilevatore e associazione di appartenenza:
Angela Crosta – Gruppo Archeologico Torinese