Pinerolese
Buriasco (TO) : Castello
Storia del sito:
Nell’anno 1000 il territorio di Buriasco, allora Buriades, era diviso in due parti: superiore e inferiore. Buriasco superiore comprendeva le terre fra il comune di Pinerolo, di cui faceva parte, e l’abitato di Buriasco inferiore. Dal 1075 al 1220 fu dominata dagli abati benedettini di S. Maria, che avevano ricevuto Pinerolo e le terre dipendenti dalla contessa Adelaide; passò quindi sotto la signoria dei Savoia.
Buriasco Inferiore, che si estendeva fino alle terre confinanti con Macello, Riva e Vigone, rientrò nella marca di Torino. Dal 1031 fu appannaggio dei canonici di S. Solutore, di S. Maria e di S. Giovanni Battista di Torino, (come confermano i diplomi di Enrico II nel 1046, Federico I nel 1158 ed Enrico III nel 1213) sino al 1399 quando il Capitolo dei canonici la cedette al Duca Amedeo VIII di Savoia. I primi signori del luogo furono i Gillio, investiti nel 1270. Buriasco inferiore subì di riflesso una parte degli avvenimenti di Buriasco Superiore: dopo che Pinerolo divenne capitale dello Stato di Piemonte e venne riconosciuto il dominio del principe Filippo I di Savoia, questi, nel 1305, investì il fedele scudiero Guglielmo di Montbel del feudo di Buriasco, e così venne costruito nel borgo il castello feudale.
Durante le lotte tra Savoia e Acaia (1356-1363) il Conte Verde penetrò nel pinerolese e pose il suo campo in Buriasco Inferiore (1359). Nel 1420 il feudo venne venduto al signore di Baldissero e nel 1452 fu confermata l’investitura alla signora di Baldissero, sposata con un Solaro. Nel 1592 le milizie francesi del maresciallo De Les Diguières, incendiarono Buriasco e, nonostante la strenua difesa degli abitanti, semidistrussero il castello. Nel 1595 le truppe di Carlo Emanuele sospinsero i Francesi oltralpe. Casa Savoia guidò le sorti del nuovo stato sino all’occupazione di Pinerolo, nel 1631 da parte delle milizie francesi dì Luigi XIII, comandate dal Cardinale Richelieu. Con il trattato di Cherasco (7 aprile 1631) le terre di Pinerolo, Baudenasca, Buriasco superiore, Costagrande, Abbadia, Val Lemina, Porte, Villar, Dubbione, Pinasca e Perosa furono annesse al Regno di Francia, mentre Buriasco inferiore restò sotto i Savoia, segnando il confine con la Francia con una porta i cui resti sono in Piazza Gonnet. Buriasco superiore rimase francese fino al 1696, anno in cui tornò ai Savoia che la unirono a Buriasco inferiore con regia patente del 1818, ma, per l’ostruzionismo di Pinerolo, che chiese la revoca del provvedimento, ciò fu possibile solo nel 1824. Da quel momento visse le vicende del regno d’Italia. Il primo Conte di Buriasco fu Maurizio Ferrero, pinerolese, dei Signori di Bibiana e Famolasco che ne otteneva la Contea e il Castello nel 1619 da Carlo Emanuele. Ultimo di questa casata fu il conte Maurizio, morto nel 1928.
Descrizione del sito:
Il Castello è stato purtroppo irrimediabilmente rimaneggiato nei secoli. Attualmente è composto da un ampio muro di cinta con torri circolari, che racchiude al suo interno diversi fabbricati moderni e un giardino. L’ultima ristrutturazione avvenne quando fu adibito a ristorante nel 1961.
La chiesa parrocchiale, dedicata a S. Michele Arcangelo, fu costruita nel 1704, dopo che si era abbattuta la precedente chiesa che possedeva probabilmente affreschi di valore. Se ne salvò un frammento quattrocentesco, un pezzo di colonna con raffigurata la Madonna del latte che venne incastonato in una cappella edificata nel 1632 come voto per la scampata peste, detta oggi Cappella della Madonna della Neve.
Informazioni:
Il Castello è attualmente adibito a ristorante, tel. 0121 56560
Links:
https://it-it.facebook.com/pages/Ristorante-Castello-Di-Buriasco/121345674585488m
http://www.comune.buriasco.to.it/viewobj.asp?id=2623
Fonti:
Fotografia in alto da http://pinerolovalli-artecultura.it, pagina non più esistente nel 2020.
Data compilazione scheda:
7/2/2007 – aggiornam. giugno 2014
Nome del rilevatore e associazione di appartenenza:
Angela Crosta – Gruppo Archeologico Torinese
Bibiana (TO) : Castello di Famolasco
Storia del sito:
Mentre Bibiana ha origini romane (fondata forse da un tal Bubius), di origini molto più antiche è la sua frazione di Famolasco (“asco” suffisso di origini liguri). Nel 1037 la prima carta in cui si trova il nome di “Famolasco” è un documento denominato Cartario di Cavour, per un atto segnato in “Ville Bibiana”
Nel 1064 “Adalasia, Magnifredi filia, Oddonis uxor” (la Marchesa Adelaide di Susa) donò all’ordine dei Benedettini (“Benedettini neri”, dall’abito nero che indossavano) dell’Abbazia di Santa Maria Pinerolo, da lei stessa fondata, le terre di Famolasco. A quel tempo la fortificazione era solo una casa-torre, probabilmente edificata nel X secolo, di forma quadrilatera di circa 9 m di lato, con scarpa e muri spessi 2 m. Aveva quattro piani ed un pozzo.
I Benedettini abitarono la torre fino al XIII secolo, quando infeudarono consignori di Famolasco i Rorenghi.
Nel 1272 era già presente un ampliamento dell’edificio: la torre era stata inglobata in una costruzione di circa 9 x 13 m, di tre piani, con un ponte levatoio di cui restano ancor oggi i segni. A questa costruzione venne addossata una torre quadrata sul lato sud.
Sino al 1561 il castello fu baluardo contro i Valdesi, poi continuò la sua funzione difensiva in appoggio alla vicina Rocca di Cavour. Fu residenza della Famiglia Ferrero di Buriasco, Famolasco e Piobesi, della quale l’ultimo erede era noto col soprannome di Conte Codino. Modifiche di lieve entità vennero fatte, soprattutto nel cortile e negli edifici attorno al castello (stalle ecc.) nel XIX e XX secolo.
Nel 1993, acquistato da privati, venne accuratamente ristrutturato.
Accanto al castello vi era la coeva chiesa dedicata a San Biagio, trasformata in stile barocco nel XIX secolo. Dell’edificio originario resta solo l’ingresso sul lato a monte, ora tamponato.
Descrizione del sito:
L’edificio, posto in posizione panoramica, ha conservato le sue caratteristiche originali. Costruito in pietra, ha tre saloni in ciascuno dei tre piani, cui si accede con una scala a chiocciola all’interno della torre. Vi è un bel caminetto del ‘500.
La torre quadrata presenta muratura in pietra sino ai beccatelli, con 54 feritoie. La parte aggettante è in mattoni pieni e presenta caditoie, cornice a dentelli sottogrondaia e quattro aperture ogivali da cui era possibile controllare a 360° il territorio circostante.
Informazioni:
A circa 2 km dal centro di Bibiana; in frazione Famolasco, tel. 333 5069763 oppure 3200507787
Link:
http://www.comune.bibiana.to.it
Bibliografia:
CERRI S., Famolasco. La storia, la gente, Alzani, TO, 2002
Fonti:
Fotografia archivio 2007
Data compilazione scheda:
18/09/2007 – aggiorn. giugno 2014 e marzo 2017
Nome del rilevatore e associazione di appartenenza:
Angela Crosta – G.A.Torinese
- ← Previous
- 1
- …
- 4
- 5