TORINO : Castello del Drosso

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Storia del sito:
Sulla riva del Sangone, al Drosso, furono i monaci dell’abbazia di Staffarda ad impiantare all’inizio del Duecento una grangia. Sulla sponda destra del Sangone correva la “strada vecchia da Moncalieri a Rivoli”, attraverso la quale i mercanti astigiani diretti in Francia potevano aggirare Torino eludendo cosi il pagamento dei consueti pedaggi; la sua esistenza doveva perciò dare particolarmente fastidio alle autorità cittadine che, non potendo controllarla come avrebbero voluto, non perdevano occasione per disturbare quantomeno il regolare svolgimento del traffico. Nel 1334 l’abate di Staffarda, oberato dai debiti, fu costretto a vendere grange e terreni a Corrado di Gorzano per la somma di 12.000 fiorini d’oro. Successivamente nel 1339 il Gorzano cedette la proprietà a Enrietto e Bartolomeo Vagnone che abitarono il Drosso sino a tutto il XV secolo. I Vagnone trasformarono la grangia cistercense in un vero e proprio castello.
Carlo Gromis di Trana acquistò nel secolo scorso i lotti che ancora dividevano la proprietà del Drosso e restaurò l’intero castello.

Descrizione del sito:
Il castello è un edificio in mattoni a vista, a pianta quadrata, con tre piani fuori terra, raccolto attorno a una corte chiusa e completato da quattro torri angolari.
Unite al castello vi sono due cascine; una di esse, posta sul fianco orientale, conserva ancora oggi una torre di vedetta e presenta alcune murature a lisca di pesce, databili al XIII secolo.

Informazioni:
Strada privata al confine tra via G. Falcone e Strada del Drosso

Links:
http://www.museotorino.it/view/s/62c55ea36d3a46bfb41eef64813d411f

https://www.youtube.com/watch?v=QirHmBAGxHY Riprese aeree.

http://www.parks.it/

Bibliografia:
AA.VV. Guida Archeologica di Torino, volume II, Gruppo Archeologico Torinese, Torino, 2009, p. 145
BONARDI C., Dai catasti al tessuto urbano e Castelli e dimore patrizie del Torinese fra Medioevo ed Età moderna in “Torino tra Medioevo e Rinascimento, 1993, pp. 267-304.
LUPO M., I secoli di Mirafiori, Ed. Piemonte in Bancarella, Torino, 1985

Fonti:
Fotografie tratte dal sito del Comune di Torino

Data compilazione scheda:
26/10/2009 – aggiorn. febbraio 2014

Nome del rilevatore e associazione di appartenenza:
Carlo Vigo e Livio Lambarelli – G.A.Torinese

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