San Giorgio Canavese (TO) : Chiesa di Santa Maria Assunta
Storia del sito:
Le prime notizie su una chiesa a San Giorgio Canavese risolgono al secolo XIII. Nel 1263 uno dei documenti comprovanti la convenzione, stipulato da Guglielmo e Ottone di Biandrate e da numerosi rappresentanti canavesani, risulta firmato “in ecclesia Sancti Georgii”. La dizione generica non permette di accertare di quale chiesa si tratti, ma si presume si faccia riferimento alla cappella del castello, allora probabilmente l’unica sede del culto a San Giorgio.
Nel corso del XIV secolo si ritiene che una chiesa sia stata edificata nella piazza centrale del paese, come è testimoniato dal campanile romanico, tuttora esistente, che è di quest’epoca. Ne abbiamo un riferimento preciso nell’atto citato del 1385 con cui Guidetto e Giorgio Biandrate costituiscono loro arbitro Amedeo VII di Savoia per le controversie col comune; l’atto è stipulato “in curte domus ecclesiae Sanctae Mariae” in San Giorgio, cioè nel sagrato cintato dell’attuale parrocchia. Alla fine del XV secolo questa chiesa, a causa dei tempi turbolenti e probabilmente anche in conseguenza dei molti usi cui era adibita, si era evidentemente mal ridotta se venne deciso di intraprendervi importanti lavori che condussero con ogni probabilità ad un rifacimento pressoché totale. Esso venne effettuato tra il 1470 ed il 1529, se si può dare credito ad una piccola lapide, visibile ancora nel recente passato sulla parte esterna del lato sud dell’attuale chiesa, dove le due date risultano indicate. Insieme ad altri precisi riferimenti trovati in un curioso graffito riportato dal Bertolotti ed in altre pubblicazioni, si può quindi confermare che la chiesa venne rinnovata in forma sostanziale all’inizio del XVI secolo ed infatti la facciata fu considerata (nelle linee di allora) uno dei pochi esempi di chiese rinascimentali in Piemonte. Essa subì tuttavia ulteriori ritocchi nel 1684, in parte per necessità di riparazioni, in parte nell’intento di ampliarla, e poi nuovamente nell’Ottocento con modifica di parecchi elementi decorativi della facciata e posa di nuovi intonaci. Quale conseguenza delle numerose trasformazioni, la facciata della chiesa si presentava all’inizio del secolo scorso assai modificata rispetto alla precedente struttura. I nuovi lavori intrapresi dall’Ing. Bartolomeo Gallo nel 1927-29, cui diede particolare impulso l’arciprete Don Sangiorgio con l’appoggio degli organi tutori, furono quindi orientati non soltanto all’ampliamento posteriore con costruzione della cupola e di un’abside, ma al ripristino in quanto possibile delle linee primitive della facciata. Fu abbassato il frontone centrale, si crearono due frontoni laterali arcuati, furono aperte delle finestre circolari in luogo di quelle rettangolari. Al riguardo, non è tuttavia sicuro che la primitiva chiesa avesse realmente finestre circolari, perché già le immagini del Sei-Settecento, inclusa quella del Theatrum Sabaudiae, mostrano finestre rettangolari. Venne anche la necessità di rifare completamente la decorazione interna che, a sua volta, aveva subito in passato numerosi e non sempre corretti interventi. In particolare la decorazione della cupola, affidata alla qualificata opera di locali pittori (Bartolomeo Boggio e Giovanni Comoglio), fu eseguita sulla falsariga della Chiesa di San Sebastiano.
Descrizione del sito:
Si tratta di un fabbricato che ovviamente non è più l’originale, ma ha ripreso all’esterno sobrie linee classiche che ben si accordano con la struttura della piazza. È rimasta immutata la lunetta dipinta nel 1537 da Fermo Stella da Caravaggio, contornata da otto apostoli e dalle parole poetiche della leggenda apostolica. Anche l’interno della Chiesa riserva al visitatore diverse importanti opere d’arte, tra le quali spiccano tre quadri di autore. Il secondo altare a destra racchiude il simbolo del paese, San Giorgio che uccide il drago, della scuola di Defendente Ferrari. Sotto questa pittura, un altro quadro di intensa religiosità: una Madonna in trono con bimbo della scuola di Gian Martino Spanzotti. L’altare accanto (primo a destra) contiene una Sacra famiglia di scuola piemontese del primo Cinquecento, in cui sono riconoscibili sia i caratteri stilistici dello Spanzotti, sia quelli di Defendente Ferrari.
Informazioni:
Casa Parrocchiale, tel. 0124 32116
Link:
http://www.comune.sangiorgiocanavese.to.it/ComSchedaTem.asp?Id=20329
Bibliografia:
Della Croce V., San Giorgio Biografia di un Paese, Comune di San Giorgio Canavese 1986
Fonti:
Notizie e fotografie dal sito del Comune.
Data compilazione scheda:
31/08/2006 – aggiornam. maggio 2014
Nome del rilevatore e associazione di appartenenza:
Angela Crosta – Gruppo Archeologico Torinese