Salussola (BI) : Porta urbica e resti medievali

monumenti_porta_via_roma

Storia del sito:
La documentazione sulla storia e l’evoluzione delle fortificazioni di Salussola è carente. Nel basso medioevo risultano presenti almeno due fortificazioni distinte, anche se probabilmente collegate: il castello e la cinta muraria urbana.
L’antico CASTELLO era dotato di torri perimetrali e di una torre centrale o mastio; doveva essere di notevoli dimensioni e subì varie volte danni e ricostruzioni nelle guerre del XIV e XV secolo. Il più radicale intervento di rifortificazione fu quello voluto dal vescovo di Vercelli Giovanni Fieschi nel 1375.
Alla fine del Trecento si instaurò la signoria dei Marchesi del Monferrato, allora alleati dei duchi di Milano. Salussola resistette all’assedio dei Savoia nel 1426, ma le trattative di pace tra Visconti e Savoia, portarono la fortezza nei domini sabaudi. Il paese fu occupato dalle truppe francesi nel 1557 e da quelle spagnole nel 1648, con conseguenti danni alle strutture fortificate.
Del castello oggi sopravvivono pochi ruderi. La torre quadrata nei pressi è una ricostruzione avvenuta tra il 1935-36 ed inaugurata nel 1941, su progetto dell’arch. Nigra a imitazione dell’antico mastio.

Poiché la posizione su cui sorgeva il borgo di Salussola era ritenuta, all’epoca, di rilevanza strategica, il vescovo di Vercelli ordinò, nel 1374-75, anche la costruzione o ricostruzione di una CINTA MURARIA che circondava l’attuale monte. Essa aveva due PORTE, una a sud, o inferiore, e una a nord. La porta a sud è stata restaurata negli anni settanta, dato che il lato verso il paese era in parte crollato. Invece la Porta urbica superiore, a nord, fu distrutta nell’Ottocento e ne rimangono scarsissime tracce.

LA PORTA CERRIONE O DEI MAZZUCCHI: a differenza delle altre porte che assolvevano prevalentemente il compito di difesa, questa serviva solo per la riscossione dei pedaggi tra il Comune di Cerrione e quello di Salussola e solo più tardi potrebbe essere stata adibita a chiusura di proprietà terriera. Eretta a ridosso dei contrafforti inferiori delle mura, ma all’esterno della cerchia, poco distante dal bivio per Zimone, segnava l’inizio della vecchia strada romana prima, e strada comunale di Prelle dopo. Ancora ben visibile a metà degli anni 1960, fu demolita per far posto alla nuova strada provinciale di collegamento tra Salussola e Cerrione; insieme ad essa furono demoliti parte dei contrafforti inferiori delle mura di difesa del borgo. Scarsissimi resti della porta, ricoperti di edera e rovi, sono ancora oggi visibili imboccando “La passeggiata Mazzucchi “, sulla sinistra.

Descrizione del sito:
Del CASTELLO sono rimasti solo i ruderi di una torre angolare, i fossati e parti di mura e contrafforti.
CINTA MURARIA. Il tratto maggiore di quello che resta della cinta muraria corre proprio sotto il castello, ma il tratto di mura meglio conservato, scorre a ovest della torre-porta inferiore: la muratura è di ciottoli a spina di pesce (spesso molto regolare), con corsi orizzontali di mattoni. Le mura in alcuni tratti della cerchia erano doppie e in altri erano sostenute da pesanti contrafforti lungo il pendio collinare. Tratti superstiti della cinta muraria sono stati incorporati nei muri di terrazzamento della collina. Ancora meno rimane delle mura a est del borgo; forse ne faceva parte l’alta parete di ciottoli a spina di pesce in fondo al vicolo che parte da via Generale Bignami angolo via Pietro Micca.
LA TORRE-PORTA URBICA INFERIORE. L’esterno verso la pianura ha una zona inferiore di pietre squadrate e, più in su, di ciottoli posti a spina di pesce con due corsi orizzontali di mattoni; l’apertura principale, a sesto acuto, è sormontata da un’altra apertura quadrata. La zona superiore, di mattoni, ha una finestra a tutto sesto e sei beccatelli triplici in pietra sostenenti cinque caditoie che, a partire da quella centrale, più larga, diventano più strette verso i lati. Ancora più in su, una decorazione in mattoni (dentelli su mensole e dente di sega) è sormontata da tre merli guelfi perché la Porta fu fatta ricostruire dal vescovo Fieschi. L’esterno verso monte presenta nella zona inferiore, in mattoni, l’arco leggermente acuto dell’apertura principale, e nella zona superiore un’ampia apertura. Una decorazione in mattoni simile a quella del lato verso valle orna il breve tratto di muro ai lati dell’apertura stessa. L’insieme non ha un aspetto solido, nonostante la trave orizzontale di rinforzo: non stupisce se da questa parte si sia verificato il crollo. Anche il vano interno è aperto verso l’alto, probabilmente frutto di interventi posteriori. L’arco verso valle è sormontato da un altro arco, di rinforzo, poggiante su mensole di pietra; ha un profilo a tutto sesto alquanto irregolare. Le pareti laterali del vano interno hanno ognuna una finestra a pieno centro, molto in alto; quella verso valle è a doppia ghiera. Qui la muratura è di ciottoli a spina di pesce. La parete verso monte presenta, al di sopra dell’apertura principale, tre corsi orizzontali di mattoni. I tre tipi di muratura che si vedono in questa porta potrebbero segnare tre distinte fasi costruttive.
Della PORTA URBICA SUPERIORE rimane solo un contrafforte di mattoni con tratti di muratura in ciottoli posti a spina di pesce. Dai resti si desume uno stile architettonico un po’ diverso dalla Porta Inferiore, più simile alle rovine della Porta Cerrione, probabilmente dovuto a un rifacimento Cinque-Seicentesco.

La CASA-TORRE è un interessante edificio, perfettamente conservato, con un aspetto decisamente militare. D’altra parte non sembra che la cinta muraria si spingesse, verso il paese, fin qui; l’edificio non è stato studiato. È una torre quadrata, massiccia, più alta degli edifici adiacenti. La muratura è di mattoni con tratti di ciottoli disposti a spina di pesce. In buona parte è intonacata. La parte più alta della torre sporge rispetto al resto dell’edificio da tutti i quattro alti, non con caditoie, bensì con due gradini di mattoni. Sotto alla sommità, segnata da cornici in cotto a loro volta leggermente sporgenti, corre una cornice di mattoni a dentelli su mensole, sormontata da un corso a dente di sega. Anche questa decorazione, essa pure di carattere militare, è integra sui quattro lati della costruzione. La simmetria è però rotta sul lato sud, dove a tutto questo si aggiunge, in centro alla parte alta, una finestra cieca rettangolare. L’interno della casa-torre è ora a due piani, ma la volta del piano terreno non è coeva all’edificio. Il muro del fabbricato che a sud si appoggia a questa costruzione presenta in vari tratti una muratura di grossi ciottoli a spina di pesce. La strana casa-torre di Salussola non somiglia ad alcun altro edificio medioevale del Biellese.

LA TORRE DI SAN LORENZO è un rifacimento settecentesco, su resti di una torre medievale d’avvistamento, che ha origini ancora più lontane, riconducibili ai Longobardi. Eretta agli estremi del territorio comunale di Salussola, è ubicata su un’altura boscosa della zona collinare, di proprietà privata, al confine con il Comune di Roppolo, dal quale dista solo qualche metro.

Informazioni:
La Torre-porta urbica inferiore sorge in via Roma, sulla salita anticamente detta “Crosa” che oggi porta a Salussola Monte dalla statale per Torino (detta Portona inferiore o Porta della Crosa).
I resti della Porta urbica superiore sono in via Duca d’Aosta, al termine del paese verso il bivio di Cerrione – Zimone, sulla destra.
La Casa Torre si trova all’interno del borgo, in fondo al cortile di via Canonico Salza 5.
I ruderi del castello, sul crinale sud di Salussola Monte, sono in una zona di proprietà privata, poco visibili. Comune di Salussola, tel. 0161 998124

Links:
http://www.salussola.net/salussola_-_la_porta_urbica.html

http://www.salussola.net/salussola_-_la_torre_di_montalto_o_di_san_lorenzo.html

Bibliografia:
R. RABAGLIO, Castelli del Biellese, Ed Leone Griffa, Pollone BI, 2003
C. GAVAZZI, L’architettura gotica nella diocesi di Biella, Centro studi biellesi, Biella, 1980

Fonti:
Notizie e fotografie sono state tratte dal sito www.salussola.net.

Data compilazione scheda:
28/1/2007 – aggiornam. giugno 2014

Nome del rilevatore e associazione di appartenenza:
Angela Crosta – G.A.Torinese

Salussola1ruderiocca03

salussola1torreslorenzo