Salerano Canavese (TO) : Complesso di Sant’Urbano
Storia del sito:
Il paese è citato – come “Salerana”- nel diploma del 999 di Ottone III a favore della chiesa di Vercelli.
La TORRE circolare è di stile preromanico – carolingio e, per le dimensioni ridotte, si suppone fosse un posto di segnalazione o di vedetta, annesso al complesso del castello, costruito intorno al mille nel luogo dove esisteva già una comunità di Monaci Ambrosiani.
Il maniero fu acquistato nel 1142 dalla Città di Ivrea per poi farne omaggio nel 1181 al comune di Vercelli, creando così secolari rivalità. Ogni decennio i Signori di Mercenasco e Valperga prima, i Consoli di Ivrea poi, dovevano prestare giuramento di fedeltà a Vercelli. Il maniero venne distrutto molto probabilmente nel periodo del tuchinaggio, verso la fine del secolo XIV, e si salvò solo la torre che subì poi alcuni restauri. Poco si sa della Torre nei secoli successivi, tranne che sicuramente fu adibita a torre campanaria probabilmente nel 1200, epoca in cui venne eretta la chiesa presso le rovine del castello. Restaurata nel 1935; nel 1961 il Genio Civile dichiarò la Torre pericolante, invitando a non suonare le campane. Nel luglio del 1976 un fulmine provocò gravi lesioni alla torre, richiamando l’attenzione della Soprintendenza che, a seguito di sopralluogo, ne constatò il valore storico-artistico e paesaggistico e rilevò la necessità di provvedere con opportune opere di consolidamento e di restauro, che furono realizzate nel 1987.
CHIESA: si hanno notizie di un primo edificio realizzato intorno al 1200 in onore di Sant’Urbano Papa. Una sommaria descrizione è contenuta in una relazione presentata da Monsignor Asinai nel 1652: “In luogo alto et claro ai confini di Banchette, Samone e Salerano, fu costruita questa cappella sotto il titolo di Sant’Urbano Papa”. La chiesetta nel 1699 fu visitata da Monsignor Le Sorier che la descrisse minuziosamente rivelando che “aveva la facciata rivolta verso mattina e un’unica navata lunga 14 passi e larga 8”. Nel 1788 Salerano entrò a far parte della Parrocchia di Banchette, e la chiesetta venne intitolata a San Defendente, ma continuò ad avere molta importanza presso la popolazione. Essa fu definitivamente posta in secondo piano nel 1844 quando venne eretta la Chiesa Parrocchiale. A partire dal Settecento, nella Chiesa furono celebrate le messe solo in rare circostanze e fu amministrata da monaci eremiti che alloggiavano nel romitorio. Ma è solo nel XIX secolo che si parla della chiesetta dedicata alla Madonna delle Nevi costruita (o ristrutturata?) “… per voto e dalla popolazione su proprietà comunale…” come attesta una lettera al Pretore di Ivrea datata 1931.
Non si sa con certezza quando venne eretto il ROMITORIO tra la chiesa e la torre, ma si sa che, nella visita pastorale del 1730, si precisa che la casa dell’eremita è distribuita su sei stanze, di cui due adibite a cucina e camera e le altre a magazzino, deposito e cantina.
Solo recentemente è stato avviato il progetto di restauro e risanamento conservativo del complesso di Sant’Urbano.
Descrizione del sito:
La TORRE di SANT’URBANO è a base circolare, originariamente presentava una copertura a volta di cupola, in mattoni pieni e calce, alla sommità della quale si accedeva mediante una scala di legno interna, ancorata al muro. La torre presenta una incorniciatura alla sommità alta circa due metri e, in origine, era completata da una corona di merli. La muratura è di pietrame di varia pezzatura e calce, alternata da due legamenti circolari simmetrici, costituiti da mattoni pieni. Essa ora è inaccessibile perché le aperture sono state murate, la struttura rinforzata esternamente mediante cinture di ferro che ne contengono l’intera circonferenza; la sua copertura è stata rifatta utilizzando coppi ed eliminando anche i due merli superstiti su cui poggiava la campana.
Su una piccola altura, quasi a dominare l’unica piazza del paese, si erge una TORRE QUADRATA di epoca medioevale di cui mancano notizie precise. Si sa che esisteva già nel 1338, ma non si conoscono le vicende della torre nei secoli seguenti; comunque si è mantenuta in discreto stato di conservazione.
Informazioni:
Sopra l’abitato si erge un rilievo collinare detto colle di Sant’Urbano, al quale si accede per mezzo di una stretta strada. Sulla sua sommità sorge l’omonimo complesso di Sant’Urbano costituito dalla cappella della Madonna della neve, dalla Torre di Sant’Urbano e dal Romitorio.
Links:
http://www.comune.saleranocanavese.to.it
http://rete.comuni-italiani.it/foto/2009/geo/001233 (Fotografie della torre quadrata)
Fonti:
Notizie e fotografia tratta dal sito del Comune.
Data compilazione scheda:
03/02/2008 – aggiornamento maggio 2014
Nome del rilevatore e associazione di appartenenza:
Angela Crosta – G.A.Torinese