Sauze d’Oulx – Jouvenceaux (TO) : Cappella di Sant’Antonio abate
Storia del sito:
La costruzione della cappella di Jouvenceaux risale al XV secolo ed è decorata con affreschi datati tra la fine del 1400 e l’inizio del 1500 ed attribuiti alla scuola pittorica dei fratelli Serra di Pinerolo.
Molte sono le cappelle della valle dedicate a sant’Antonio abate, che nell’iconografia è spesso rappresentato con un maiale ai piedi. A partire dal XII secolo, i frati Antoniani con il grasso di questo animale curavano varie malattie tra cui una forma di ergotismo (intossicazione da segale cornuta) e soprattutto le piaghe dovute all’herpes zoster, detto appunto “fuoco di sant’Antonio”.
La grossa T di “TAU”, che i frati portavano al collo, compare nei luoghi e nelle chiese dove essi prestarono la loro opera e si trovava anche sopra la porta principale della Cappella di Sant’Antonio. La Cappella possiede una bolla papale del 1498 in cui si promettono grazie speciali, “nel caso minacciasse ruine”, a chi l’avesse restaurata.
Un restauro, avviato a primavera 2000, ha permesso lo scoprimento di una splendida Crocifissione e di un ciclo con storie di sant’Antonio abate.
Descrizione del sito:
La cappella presenta una facciata a capanna nella quale, in alto, è aperta una finestrella a tutto sesto mentre più in basso, sulla sinistra, c’è l’ingresso centrale, identico a quello della parete laterale destra. Sormonta l’edificio il tetto in lose ed in fondo sulla sinistra il campanile in pietra.
All’ESTERNO dell’edificio si trovano degli AFFRESCHI, risalenti agli inizi degli anni ‘80 del Quattrocento, testimonianza della ricerca dei valori cristiani nell’inquietudine del Medioevo. Sulla facciata campeggia il Giudizio Universale, mentre sulla parete sinistra vediamo sei riquadri di diverse dimensioni raffiguranti – osservando da sinistra verso destra – l’Arcangelo Michele, l’Annunciazione, sant’Antonio abate, san Cristoforo, la Comunione e la Confessione.
All’INTERNO l’edificio è molto semplice: a destra della porta d’ingresso una scaletta permette l’accesso alla cantoria con balaustra lignea, dove un tempo gli uomini ascoltavano la messa; del resto la chiesetta presenta una sola navata rettangolare, sormontata da soffitto a travi e terminante nell’abside ricoperta da volta a crociera.
Sulle pareti della navata i recenti restauri hanno portato alla luce un ciclo di affreschi con le storie di sant’Antonio abate, analogo a quelli di Ranverso, di Savoulx e di Salbertrand. Gli episodi, su due registri, hanno inizio dalla parete sinistra della navata, continuavano sulla parete di fondo, poi demolita per far posto al presbiterio, e terminavano sulla parete destra. Nel primo riquadro del registro superiore della parete sinistra Antonio, ascoltando l’omelia della messa, decide di abbracciare la vita monastica; nel secondo episodio affida la sorella a un convento di monache; nel riquadro successivo distribuisce i suoi beni ai poveri. La prima scena del registro inferiore rappresenta sant’Antonio assalito dai diavoli; il riquadro seguente mostra il sogno del Santo, che apprende da un angelo l’esistenza di Paolo, un eremita più anziano di lui, e quindi decide di andarlo a trovare, come è narrato nell’episodio successivo, in cui sant’Antonio è guidato da un centauro.
I riquadri del registro superiore della parete destra, molto lacunosi, rappresentano le tentazioni a cui sant’Antonio è sottoposto da parte del demonio. Nel registro inferiore della medesima parete destra, dopo alcuni riquadri molto frammentari, l’ultima scena rappresenta le esequie del Santo.
Nell’ultimo registro in basso della stessa parete, accanto al frammento di una Deposizione, è raffigurata una Madonna con il Bambino e san Biagio; in alto vi è la scritta “hoc opus fecit fieri Johannes Martin [?] ad honorem V[…]”.
Nello spazio triangolare dell’arco santo è affrescata una Crocifissione.
Informazioni:
Rivolgersi alla chiesa di San Giovanni Battista, tel. 0122 858014. UFFICIO I.A.T., tel. 0122 858009
Links:
http://www.comune.sauzedoulx.to.it
http://it.wikipedia.org/wiki/Cappella_di_Sant%27Antonio_abate_%28Jouvenceaux%29
Bibliografia:
Associazione Amici di Jouvenceaux (a cura di), Cappella di S. Antonio Abate in Jouvenceaux, Nicolodi Editore, Rovereto 2005
FENELLI L., Dall’eremo alla stalla. Storia di sant’Antonio abate e del suo culto, Laterza, Bari 2011
Fonti:
Fotografia in altro di Laurom da http://commons.wikimedia.org/wiki/File:Jouvenceaux_Cappella_Sant_Antonio_Abate.jpg, in basso da www.santantonioabate.info.
Data compilazione scheda:
12 Maggio 2006 – aggiornam. giugno 2014
Nome del rilevatore e associazione di appartenenza:
Angela Crosta – G.A.Torinese