Mondovì – Pogliola (CN) : Antico monastero di Santa Maria della Carità

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Storia del sito:
Nei pressi dell’attuale abitato di Pogliola nel 1173 o 1176 venne fondato un monastero di monache cistercensi per iniziativa di tre dame della famiglia Morozzo. Nel 1180 il vescovo Guglielmo consacrò la chiesa. Si narra che, nel X secolo, nei pressi di Pogliola vi fosse un castello da cui partirono i predoni che catturarono e martirizzarono il vescovo Bernulfo. Il castello venne poi distrutto per recuperare il materiale con cui costruire il monastero.
Il monastero fortificato, denominato “Santa Maria della Carità” venne dotato di vasti poderi ed ebbe donazioni dai marchesi di Ceva, di Saluzzo, dagli Angiò e in seguito dai comuni vicini (Mondovì, Cuneo, Fossano, Alba). Per quattro secoli il monastero ebbe influenza sul territorio e promosse opere di bonifica e di irrigazione sotto la giurisdizione di Staffarda; ma dalla metà del XV secolo vi furono lotte per liberarsi da questa soggezione, sino a che nel 1592, dopo che il Concilio di Trento prescrisse che i conventi isolati nelle campagne si trasferissero nella città più vicina, le monache si trasferirono in Mondovì nel palazzo dei conti Taddei nel rione Carassone.
Il monastero venne quindi chiuso e iniziò la sua rovina.
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Descrizione del sito:
La costruzione era un complesso di fabbricati disposti attorno ad un chiostro rettangolare: sul lato nord la chiesa, negli altri lati vi erano le celle e gli ambienti comuni. Il porticato al piano terreno aveva archi a pieno centro, il loggiato superiore con archi ribassati, le volte a crociera senza costoloni, capitelli cubici e colonne rotonde.
Oggi rimane integro il lato est del chiostro con resti di affreschi con santi, datati al XV secolo; la struttura di alcune celle ed un ambiente che forse era il refettorio, che successivamente venne anche adibito a cappella e dotato di altare con volta a botte.
È rimasta un porta d’ingresso fortificata, turrita con un grande arco ogivale bianco e rosso con mattoni alternati ad arenaria e stipiti in pietra ben squadrati; al piano superiore sono visibili due finestre centinate, oggi murate; il terzo piano era probabilmente una loggia aperta con funzioni di guardia e difesa. Il resto del monastero e gli ambienti agricoli che lo circondavano sono in completa rovina.

Informazioni:
In frazione Pogliola, sulla strada verso Morozzo.

Bibliografia:
Bertone L., Arte nel Monregalese, L’artistica Editrice Savigliano CN, 2002
Mellano M.F., La controriforma nella diocesi di Mondovì (1560-1602), Torino, 1955, pp. 99-100, 219-227, 239
Piovano A.; Fogliato L., Abbazie e Certose. Religione, economia e arte nel Cuneese medievale, Cavallermaggiore CN, 1979, pp. 81-94
Merati P., Diplomi imperiali e bolle pontificie a favore delle monache di Pogliola e
Grillo P., Il monastero di Pogliola nella concorrenza dei poteri (1180-1280), in “All’ombra dei signori di Morozzo: esperienze riformate ai piedi delle Marittime (XI-XV secolo)”, Atti del Convegno: San Biagio Mondovì – Rocca de’ Baldi – Mondovì, 3-5 novembre 2000, a cura di R. Comba e G. G. Merlo, Cuneo 2003, anche in «Scrineum»
Bacino D., Il monastero di Pogliola e la sua proprietà fondiaria dal 1180 al 1289, in «Bollettino della Società per gli studi storici, archeologici e artistici della Provincia di Cuneo», (1991), 2, p. 5-28. 83

Fonti:
Fotografia tratta nel 2009 dal sito: http://www.dcia.it/sezione/Documenti/IO1dci_p.htm, pagina non più reperibile nel 2014.

Data compilazione scheda:
07/01/2009 – aggiornamento marzo 2014

Nome del rilevatore e associazione di appartenenza:
Angela Crosta – G.A.Torinese