Bastia Mondovì (CN) : Chiesa di San Fiorenzo

bastia S Fiorenzo general

Storia del sito:
Intorno al X secolo sul sito della odierna chiesa sorgeva un “martirium”, cioè un’edicola che, secondo la tradizione, custodiva le spoglie di Fiorenzo il quale, secondo alcuni storici, era un martire della Legione Tebea o, secondo altri, un santo martire locale ucciso dai Saraceni.
L’edicola venne ampliata nei secoli XI-XII con una pieve a pianta quadrata con volta a crociera, decorata con pitture romaniche, successivamente ricoperte da altri affreschi.
Nel XV secolo questo locale divenne il presbiterio della chiesa che fu ampliata, grazie al mecenate Bonifacio Della Torre, con la costruzione di una grande aula rettangolare. Il tetto a capriate in legno è stato rifatto dopo il crollo causato da una nevicata nel 1972. Il campanile venne aggiunto in seguito.
L’interno è interamente coperto da 326 mq di AFFRESCHI del secolo XV che rappresentano il ciclo più esteso del Piemonte, ripartiti in 51 riquadri, più le figure nel presbiterio, incorniciati da fregi. Gli affreschi furono realizzati in vari anni da artisti diversi, anche se con una buona omogeneità di stile, e furono terminati il 24 Giugno 1472. Sono incerte le attribuzioni, ma probabilmente intervennero i principali artisti che all’epoca lavoravano nella zona: Antonio da Monteregale, Giovanni ed Enrico Mazzucco, i fratelli Biazaci di Busca e forse il Canavesio.
Bastia era su una antichissima “Via del sale” e il viandante che varcava la soglia del portone principale, doveva restare sbigottito davanti alla fantastica scena colorata che si svolgeva sotto i suoi occhi sulle pareti policrome, una “biblia pauperum” che ancora oggi affascina.

Descrizione del sito:
La chiesa oggi ci appare come doveva essere nella sua struttura architettonica della fine del 1400, per quanto riguarda la facciata, la navata e il presbiterio (ad eccezione del campanile e della cappella di sinistra dove si credeva fossero custodite le spoglie del Santo). Il portale della facciata, in pietra, ha una lunetta con la Madonna col Bambino tra S. Fiorenzo e S. Giovanni Battista. Sopra il portale si apre una finestra rotonda con cornice in cotto.
Gli affreschi, ben conservati, raffigurano con colori brillanti tutti i principali temi dell’arte quattrocentesca tardo gotica delle Alpi Occidentali.
Sulla parete d’ingresso, in controfacciata, 7 riquadri narrano “Scene dell’infanzia di Gesù”, tra le quali vi sono anche la rappresentazione delle leggende dei Vangeli apocrifi del “miracolo del grano” e del “miracolo della palma”; altri due riquadri raffigurano San Lazzaro e una dama.
La parete destra presenta da un lato un gruppo di 9 riquadri: la Madonna col Bambino tra i Santi Fiorenzo e Sebastiano e altri 8 riquadri con scene delle “Storie di San Fiorenzo” soggetto molto raro nelle rappresentazioni dell’epoca, raccontato con scene vivaci e figure eleganti.
Al centro un grande riquadro raffigura a sinistra la “Gerusalemme Celeste e l’incoronazione della Vergine” con sotto le “Opere di Misericordia” e a destra, contrapposto, l’ “Inferno” con sotto la “cavalcata dei Vizi”. Da segnalare gli angeli musicanti, che rappresentano un catalogo degli strumenti musicali dell’epoca, e i diavoli che torturano i dannati, che ricordano quelli giotteschi di Padova e quelli del Camposanto di Pisa. Qui Satana artiglia e maciulla alcuni peccatori tra cui, è scritto nei cartigli, “procuratores e advocatores”!
Dall’altro lato della parete destra vi sono 12 quadri con la “Storia di S. Antonio Abate”; l’ultimo porta la data e l’indicazione del mecenate, il conte Della Torre.
Sulla parete sinistra, in 22 scomparti in due fasce sovrapposte, è raffigurata la “Passione di Cristo”, danneggiata però dall’umidità nella parte inferiore.
Le due pareti sono concluse in alto da un fregio che reca medaglioni con i volti di sei profeti a sinistra e sei patriarchi a destra.
Gli affreschi del presbiterio sono i seguenti: nella parete destra San Giorgio, in fondo S. Sebastiano, in alto una Crocifissione con il Cristo tra i due ladroni, ai lati la Madonna con le pie donne, la Maddalena e S. Giovanni; sotto questa scena vi è l’affresco di una delicata Madonna col Bambino tra i Santi Fiorenzo e Martino, nei riquadri San Michele, San Bartolomeo e S. Sebastiano.
Nella volta del presbiterio, con i costoloni finemente decorati, le quattro unghie recano il Cristo e i quattro Evangelisti.
Sull’arco trionfale vari Santi: a destra la Vergine Annunziata tra San Francesco d’Assisi e San Domenico; nel sottarco San Gerolamo, Santa Margherita, Santa Caterina; San Giovanni Battista e S. Lorenzo.

Nel centro di Bastia Mondovì la CHIESA PARROCCHIALE DI SAN MARTINO ha conservato l’abside tre-quattrocentesca, al cui interno è rimasto un frammento di affresco del secolo XV raffigurante San Martino a cavallo. (Il resto dell’edificio è stato rifatto ed ha aspetto moderno.)

Informazioni:
“Associazione culturale San Fiorenzo Onlus”, email: sanfiorenzo@infinito.it, tel. 338 4395585, 0174 60233

Links:
http://www.sanfiorenzo.org/storia.php

www.turindamsreview.unito.it/link/sanfiorenzo.pdf

Bibliografia:
GRISERI A., RAINERI G., San Fiorenzo in Bastia Mondovì, Il Portico editrice, Villanova Monferrato AL, 2004 (con un’ampia bibliografia)
ANTONIOLETTI BORATTO A., San Fiorenzo di Bastia Mondovì, Il Portico editrice, Villanova Monferrato AL, 2004 (completo repertorio fotografico)
TOSA A., Gli affreschi di S. Fiorenzo di Bastia Mondovì, Turin D@ms Review

Fonti:
Fotografie tratte dal sito www.sanfiorenzo.org cui si rimanda per altre immagini.

Data compilazione scheda:
11/09/05 -aggiornamento febbraio 2014

Nome del rilevatore e associazione di appartenenza:
Angela Crosta – G. A. Torinese

Bastia S F destra

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Bastia SF inferno

Bastia SF parete altare