Baldissero Canavese (TO): Cappella di Santa Maria di Vespiolla

Storia del sito:
La Cappella, o Pieve, di Vespiolla, dedicata a Santa Maria, è sita nel comune di Baldissero Canavese lungo l’asse stradale che collega Castellamonte con i piccoli borghi di Campo e Muriaglio. Essa giace solitaria in mezzo ai prati e ai campi e isolata rispetto al centro abitato. Il suo nome, di chiara etimologia latina, unito alla notizia di ritrovamenti, purtroppo scarsamente documentati, di epigrafi e manufatti di età romana, rivela una continuità d’uso millenaria e potrebbe ricondursi ad un toponimo prediale, così come altri, diffusi nelle campagne circostanti.
Annoverata tra le pievanie della diocesi di Ivrea, Vespiolla ricopriva quindi il ruolo di chiesa matrice per il territorio circostante, che si espandeva fino alla riva sinistra del fiume Orco comprendendo le parrocchie di Castellamonte, Cintano, Borgiallo, Salto e Priacco, oltre ovviamente a Baldissero, così come risulta dai registri della raccolta delle decime del 1368. Tuttavia, un plebanus dal nome Bon Giovanni è citato in un atto datato al 1122 firmato presso la cappella del castello di Baldissero, spingendo così la fondazione della pieve alla fine del IX secolo all’interno del processo più ampio e complesso che riguarda la formazione della diocesi di Ivrea nel territorio eporediese.
Nel corso dei secoli l’antica cappella finì per perdere entrambi i ruoli di chiesa matrice per i fedeli dei paesi limitrofi e di chiesa parrocchiale per gli stessi baldisseresi. Infatti a partire dal 1396, il pievano prese a dire messa in una cappella più vicina al centro abitato che abbandonò a sua volta, nel corso del XV sec., quando fu eretta la nuova chiesa parrocchiale. Tuttavia la cappella non fu abbandonata del tutto, e rimase sede di culto ed era prescelta per la festività più importanti, specie quelle dedicate alla Vergine e alla Madonna delle Grazie. Ancora oggi, si celebra messa in occasione della celebrazione dell’Ascensione.
Dell’antica costruzione romanica rimangono oggi solo l’abside rettangolare, segno delle sue origini altomedievali, e l’arco santo. Le restanti parti della chiesa sono state rimaneggiate verso la metà del XVIII secolo.
Gli affreschi del XV secolo furono scoperti negli anni ’70 del secolo scorso, ma solo nel 2000 vennero iniziati i lavori di restauro, conclusi nel 2004.

Descrizione del sito:
La cappella è sita all’interno di una piccola corte. Un portico sostenuto da tre colonne di recente edificazione precede l’ingresso nella piccola navata che termina con un vistoso altare in graniglia, risalente agli anni ‘30 del secolo scorso. Esso, mediante un’edicola in marmorino che racchiude al suo interno la statua della Madonna, sostiene la volta dell’abside.
L’antica abside è decorata da un ciclo di affreschi dedicato ai dodici Apostoli. Nella volta, inoltre, sono dipinti i simboli dei quattro Evangelisti, con al centro, delimitato dalla tradizionale mandorla, il Cristo. Grazie ai restauri sono venuti alla luce antichi affreschi, che erano stati ricoperti da intonaco nel corso dei secoli. Così, sulla superficie dell’arco santo si possono ammirare al centro la scena dell’Annunciazione con la Madonna e l’Angelo, sul lato sinistro la rappresentazione della Madonna che allatta e sul lato destro la figura di un giovane soldato con libro, armi, stemma e con il capo avvolto da raggi luminosi. Lo storico dell’arte Claudio Bertolotto, della Soprintendenza per i Beni Artistici e Storici del Piemonte, identificò nel ritratto di questo giovane il beato Bernardo di Baden, nobiluomo tedesco morto di peste a Moncalieri nel 1458 in odore di santità, dopo essersi speso in delicate missioni diplomatiche presso le corti d’Europa per conto dell’Imperatore Federico III d’Asburgo.
Il rinvenimento e la conseguente identificazione del ritratto, favorita dalla presenza di raggi luminosi intorno al capo del beato e non dell’aureola, hanno permesso di fissare cronologicamente le pitture di Vespiolla al XV secolo, in parallelo con la diffusione del culto del giovane tedesco, che ebbe inizio con la sua morte. I raggi luminosi si adattano ad un personaggio la cui beatitudine non è ancora stata ufficialmente riconosciuta dalle autorità religiose. Infatti la canonizzazione ufficiale di Bernardo di Baden avvenne nel 1769.
Al contrario, risulta difficile stabilire l’identità dell’artefice degli affreschi che decorano l’arco santo e l’abside. Tuttavia, la critica è concorde nell’accostare le soluzioni pittoriche adottate a Baldissero alla bottega di Giacomino di Ivrea, pittore molto attivo tra il 1426 ed il 1469 nell’area canavesana, valdostana e della Savoia. Nella teoria dei dodici Apostoli, i volti e le pose appaiono abbastanza semplici e ripetitive, ad eccezione dei ritratti di san Pietro e di san Giacomo Maggiore. Il primo è animato da uno sguardo bonario con un sorriso dove spiccano due piccoli denti, il secondo si presenta con il viso irsuto e un’ammiccante posa della mano sinistra atta a sollevare il tipico cappello del pellegrino a mo’ di saluto. Pregevole e più elaborata è invece la fattura degli affreschi dell’arco santo. In questo caso, una mano più attenta ai dettagli, consapevole di soluzioni artistiche di derivazione fiamminga, sembra aver realizzato sia l’Annunciazione sia il ritratto del beato Bernardo di Baden.
Per approfondire: Vespiolla-articolo

Informazioni:
Strada provinciale di Campo.
Info: Comitato Antica Cappella di Vespiolla, tel. 3496060188, 3482689782. Tel. Comune 0124 512401; email: responsabileanagrafe.baldissero.canavese@ruparpiemonte.it

Links:
https://it-it.facebook.com/Vespiolla/
https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Pieve_di_Santa_Maria_di_Vespiolla
http://www.percorsiartestoriafede.it/it/vespiolla
https://www.comune.baldisserocanavese.to.it/

Bibliografia
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Fonti:
Immagini di Placido Currò.

Data compilazione scheda:
5 maggio 2020

Nome del rilevatore e associazione di appartenenza:
Placido Currò – Comitato Antica Cappella di Vespiolla