Vogogna (VB) : Castello Visconteo e Borgo

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Storia del sito:
Il nome di Vogogna compare per la prima volta in una pergamena legale del 970 d.C., ma dovranno passare ancora quasi quattrocento anni prima che esso assuma notevole importanza. Dopo il 1000, Vogogna diventa praticamente vassalla della vicina Vergonte, poi Pietrasanta. È solo dopo la distruzione di quest’ultima (1328) a causa di una disastrosa alluvione, che diviene il centro della vita politico-amministrativa della Bassa Ossola e quindi sede della Giurisidizione dell’Ossola Inferiore che comprendeva le Quattro Terre (Masera, Trontano, Beura e Cardezza), conservandola fino al 1818 quando il mandamento passerà a Ornavasso. Il Borgo, oltre ad essere sede della Giurisdizione Civile, riveste nell’antichità anche una rilevante importanza militare, essendo collocato sulla strada che congiunge la pianura con Domodossola e il Vallese svizzero. Fra il XIV e il XVI secolo il Borgo prospera sotto la guida dei Visconti e dei Borromeo, arricchendosi di costruzioni civili e militari. L’importanza strategica di Vogogna è confermata dall’essere sempre stato l’ultimo baluardo invitto contro le continue scorrerie degli svizzeri. La decadenza di Vogogna ha inizio sotto la dominazione spagnola prima e austriaca dopo; con l’avvento di casa Savoia diventa semplice comune.

La realizzazione del CASTELLO (probabilmente con la parziale ricostruzione di un precedente edificio) è attribuita a Giovanni Visconti (metà del XIV sec.). La costruzione, con funzioni difensive e militari, domina il vecchio borgo, con le sue stradine e le sue case. A ulteriore fortificazione del borgo fu costruita anche una cinta muraria che racchiudeva in sé tutta la parte centrale del paese.
Nel 1798, dopo oltre tre secoli di dominio dei Borromei, il Castello diventò proprietà del Comune che lo adibì a prigione per delinquenti comuni e detenuti politici. Soggetto ad un progressivo degrado, venne definitivamente chiuso al pubblico negli anni 70 del 1900. Dal 1990 si avviò una prima fase di restauro, ultimato con l’inaugurazione delle corti esterne e del giardino avvenute nel 1998. Il Castello, con la seconda fase di interventi di restauro terminati nel 2001 è diventato sede per mostre, con un salone conferenze e un centro multimediale.
IL PALAZZO PRETORIO si trova proprio nel centro del borgo, venne fatto edificare da Giovanni Maria Visconti nel 1348, fu la sede del governo dell’Ossola fino al 1819. Poi adibito a municipio, venne chiuso nel 1979 e restaurato. Riaperto nel 1998, ha ripreso la funzione di sede civica.

Descrizione del sito:
Il CASTELLO VISCONTEO si presenta come una solida costruzione, che si sviluppa tra la torre rivolta verso il borgo e l’altra, di forma quasi quadrata, appoggiata contro la montagna. La struttura architettonica è semplice, a pianta irregolare, come tutti i castelli alpini che dovevano uniformare la costruzione alle caratteristiche morfologiche del sito. Gli edifici che lo compongono sono stati realizzati in fasi diverse, a cominciare dal corpo di fabbrica più antico che sembra essere la torre quadrata. All’estremità opposta sorge la quattrocentesca torre semicircolare con base a scarpa, sormontata da un apparato a sporgere, sorretto da beccatelli di pietra su cui si aprono le caditoie. La merlatura guelfa serviva a difendere il cammino di ronda e a sostenere il tetto a spiovente. Questa torre venne raccordata alla cinta muraria del borgo e al preesistente recinto del castello, il cui ingresso principale fu in seguito chiuso verso l’esterno da un ulteriore muro di rinforzo che finì per trasformare lo spazio antistante nell’attuale cortile interno. L’accesso fu quindi spostato nella parte opposta, sul lato di un nuovo recinto posto in posizione più elevata.

Il BORGO conserva pregevoli dimore, abbellite da arcate, portici, numerosi affreschi e stemmi. La più antica è CASA MARCHESA, risalente alla metà del sec. XIV, probabilmente ricavata da un rafforzamento della cinta muraria del borgo. Proseguendo sulla destra di quest’edificio si incontra ciò che rimane delle antiche mura (via Sotto le Mura). Da qui si risale sul terrapieno dei contrafforti in via Sopra le Mura arrivando all’angolo inferiore del borgo, chiamato in dialetto “Cantun Suta”. Un buio passaggio arcuato porta al settecentesco Palazzo dell’Insinuazione, da dove si raggiunge la suggestiva piazzetta del Pozzo. Da qui si risale in via Roma per imboccare, sulla sinistra, il viottolo che conduce nell’altra parte del borgo, il “Cantun Sura”, le cui case addossate le une alle altre sembrano stringersi intorno al castello, raggiungibile attraverso una bella salita in parte a gradoni.

Il PALAZZO PRETORIO, ispirato al modello architettonico del “broletto” lombardo, è caratterizzato da una serie di archi acuti che poggiano su tozze colonne. Mentre il piano superiore era destinato ad accogliere gli uffici amministrativi e giuridici, al piano terra si ospitavano le assemblee pubbliche e il mercato. Sopra gli archi a sesto acuto furono murate iscrizioni con motti di carattere giuridico o etico. Ancora visibili sono i frammenti, tanto all’interno quanto all’esterno, dell’antica decorazione pittorica, tra cui spicca lo stemma visconteo in alto sulla facciata.

Informazioni:
Tel. 0324 87200. Email: anagrafe@comune.vogogna.vb.it


Link:
http://www.comune.vogogna.vb.it/ComSchedaTem.asp?Id=20956

Fonti:
Notizie e fotografie tratte nel 2007 dal sito del Comune di Vogogna.

Data compilazione scheda:
22/09/2007 – aggiornamento febbraio 2014

Nome del rilevatore e associazione di appartenenza:
Angela Crosta – G.A.Torinese

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