Villanova Mondovì (CN) : antica parrocchiale di Santa Caterina
Storia del sito:
Il primitivo borgo e la chiesa vennero distrutti da una inondazione dal fiume Ellero nei primi anni del Duecento. Sulle rovine fu poi edificata una cappella dedicata al Santo vescovo Nicolao, rasa al suolo da un’altra piena dell’Ellero nel 1300. Gli abitanti di Villanova e delle “ville” limitrofe, sia per difendersi dai nemici che per evitare nuove inondazioni, si spostarono sulla collina detta di “Villavecchia”, dove già sorgeva una Chiesetta dedicata a Santa Caterina Vergine e Martire, le cui fondamenta sono state recentemente ritrovate sotto la chiesa attuale. L’importanza del nuovo borgo di Villanova andò via via crescendo, anche per il Castello di cui era munita. Il paese venne poi cinto di mura e, a partire dal 28 aprile 1369, venne dotato anche di una Fortezza detta Bastita. L’accesso alla cittadella era consentito solo attraverso tre porte con ponte levatoio. Nel 1372 Villanova, che nel frattempo era passata sotto la dominazione di Galeazzo Visconti, subì un lungo assedio ed, espugnata, passò insieme con Mondovì, dapprima sotto Amedeo di Savoia, da lui a Ludovico d’Angiò e a Teodoro di Monferrato, per tornare nel 1396 sotto Casa Savoia. Solo alla fine del Seicento divenne comune autonomo da Mondovì.
La Chiesetta di Santa Caterina era troppo piccola per contenere tutta la popolazione, così, a partire dal 1309, venne ampliata allo scopo di contenere non solo gli abitanti del Capoluogo, ma anche quelli del piano e delle frazioni e gli stessi abitanti di Pianfei. Del 1369 è la poderosa torre campanaria (sorta come torre di guardia della Bastita) ornata di cornici ad archetti pensili. Nel XVI secolo la chiesa aveva tre navate e solo quella di destra aveva qualche campata coperta con volte a crociera; nel 1630 venne aggiunta la quarta navata a destra. Nel 1700 vennero costruite le volte alla navata centrale e la sacrestia. Trasferita la parrocchiale nella Confraternita di Santa Croce, opera del Vittone, la chiesa di Santa Caterina venne sempre più trascurata.
Abbandonata nel 1945, allo scopo di utilizzarla come spazio comunale polivalente, dagli anni 80 del secolo scorso venne sottoposta a varie campagne di restauro e di scavi archeologici che hanno riportato alla luce almeno sei fasi costruttive e una notevole quantità di affreschi per lo più nella navata sinistra. In un dipinto vi è la data del 1468.
Descrizione del sito:
Il complesso architettonico di Santa Caterina è costituito dall’edificio dell’ex-parrocchiale, dalla canonica e dal giardino a sud della chiesa che, fino al 1803, era il cimitero di Villanova Mondovì. Numerose sono le irregolarità della costruzione medievale della chiesa: nessuna campata ha una pianta regolare; i pilastri non sono allineati; la navata centrale si restringe per le prime quattro campate, poi piega a sinistra; la parete di testa delle navate laterali è obliqua.
Sopra la porta d’ingresso laterale della prima campata della navata a sinistra un finto polittico con la Madonna col Bambini tra due santi in nicchie cuspidate, al di sopra una crocifissione tra l’angelo e l’Annunciata. In altri riquadri a destra e sinistra e nella lunetta le Storie di san Sebastiano la cui figura compare ancora, in elegantissime vesti dell’epoca, alla base del pilastro dell’ultima campata. Sopra due medaglioni con Davide e Salomone.
Nell’ultima campata della navata destra, sulle vele della volta medaglioni con i quattro Evangelisti, attribuiti a Rufino d’Alessandria (1410-15).
Nella parete del battistero, il battesimo di Gesù, con un elegante ibis bianco, affresco attribuito a Rufino, dell’inizio del XV secolo. Sulla parete di controfacciata il Cristo risorto attorniato dagli strumenti della passione, della fine del Cinquecento.
Nella seconda campata frammenti di una Madonna della Misericordia, ai lati un’Annunciazione, un Cristo di pietà assistito da san Grato e da sant’Elena che regge la croce.
Su un pilastro della navata sinistra l’arcangelo Michele e sulla parete laterale una Madonna e san Giovanni battista e san Bartolomeo. Sopra la porta della navata di destra due figure di soldati, nel sottarco i profeti Amos e Samuele e il martirio di santo Stefano, affreschi attribuiti a Rufino.
Nel sottotetto della quarta navata la figura di santa Caterina, priva della parte inferiore a causa della costruzione della volta nel 1630, ferita da strumenti di lavoro (martello, cazzuola…) una rara allegoria della festività domenicale non rispettata.
Nella frazione Pasco di Villanova Mondovì sorge la chiesa della MADONNA DEL PASCO, santuario eretto nel 1700 sulla struttura di un pilone votivo la cui immagine, che è stata posta sull’altare, risale al 1400, opera di un artista umbro. Particolare è l’iconografia: la Madonna offre una ciliegia al Bambino che tiene in mano un uccellino cui dà una ciliegia.
Informazioni:
P.zza S. Caterina o piazza di Villavecchia. Parrocchia tel. 0174 699080 o Suore 0174 699043
Link:
http://comune.villanova-mondovi.cn.it/
http://www.sebastianus.org/lex-parrocchiale-di-santa-caterina-a-villavecchia/
Bibliografia:
BERTONE L., Arte nel Monregalese, L’artistica Editrice, Savigliano CN, 2002
GALANTE GARRONE G., Alla ricerca di Rufino e altro. Affreschi dell’antica parrocchiale di S. Caterina a Villanova Mondovì, in “Le risorse culturali delle Valli Monregalesi e la loro storia, Comunità Montana Valli Monregalesi, Vicoforte CN 1999
Fonti:
Notizie e immagini dai siti e dai testi sopra indicati.
Data compilazione scheda:
3 dicembre 2012 – agiorn. febbraio 2014
Nome del rilevatore e associazione di appartenenza:
Angela Crosta – G.A.Torinese