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ALESSANDRIA, frazione Spinetta Marengo : Torre degli Stortiglioni, detta “di Teodolinda”
Storia e descrizione del sito:
La Torre posta a poche decine di metri dal luogo della napoleonica Battaglia di Marengo e dal moderno Marengo Museum sito nella Villa Delavo, viene associata dalla tradizione popolare alla regina longobarda Teodolinda, attribuendola al periodo longobardo. Ma la Torre fu edificata successivamente: il primo atto che la cita risale al 1170, come parte del nucleo fortificato di Rovereto, preesistente alla fondazione di Alessandria.
Probabilmente l’edificio fu costruito in un complesso di torri di avvistamento edificate intorno al XII secolo dalla famiglia Stortiglioni.
Nei pressi sono state rinvenute tracce archeologiche di un edificio ad aula del IX secolo e di una chiesa a tre absidi databile tra XI e XII secolo.
L’aspetto attuale della Torre è dovuto ai lavori realizzati dai Canonici Lateranensi tra il 1470 e il 1545, quando fu annessa al vicino convento e chiostro.
La Torre ha pianta quadrata e cortina muraria in laterizio, coronata superiormente da una fascia dentellata; è alta circa 20 m e presenta una porta d’accesso.
Informazioni:
Via Della Barbotta. Visibile solo esternamente
Links:
https://medioevoinalessandria.wordpress.com/torre-degli-stortiglioni-marengo-alessandria/
Fonti:
Immagini dal sito sopra indicato.
Data compilazione scheda:
24 ottobre 2025
Nome del rilevatore e associazione di appartenenza:
Angela Crosta – G.A.Torinese
VERCELLI : Chiesa parrocchiale di S. Bernardo e Santuario della Madonna degli infermi
Storia del sito:
Costruita prima del 1164, è la sola chiesa di Vercelli che ha conservato in gran parte le pure linee costruttive romaniche con la facciata, gli archi a tutto sesto, prime quattro campate delle tre navate interne con volte a crociera, pilastri cruciformi e bei capitelli scolpiti con mostri e fogliami.
San Bernardo era una piccola chiesa, già parrocchia nel 1164, il cui priorato dipendeva dai canonici del Gran Sanbernardo. La chiesa e parrocchia di san Bernardo furono amministrate dai Regolari di San Bernardo da Mentone dalla fondazione fino al 13 luglio 1522, quando avvenne il passaggio all’Ordine degli Agostiniani, che vi rimase fino al 18 settembre 1803, anno delle soppressioni napoleoniche.
La chiesa subì gravi danni a causa dell’occupazione militare. Dal 1877, la chiesa fu ridisegnata da Giuseppe Locarni e i lavori di ampliamento, cominciati nel 1884, terminarono nel 1896 e in quello stesso anno la chiesa fu ufficialmente riaperta ai fedeli.
Nel corso degli anni ’20 del Novecento la chiesa fu restaurata, restituendo alla facciata le linee originarie, mentre non fu possibile effettuare analogo ripristino lungo il fianco poiché in precedenza era stato modificato per l’aggiunta delle cappelle.
La grande cupola, il transetto e l’abside sono recenti.
Descrizione del sito:
La facciata romanica ha andamento a capanna, cornice di archetti pensili e due contrafforti circolari (l’ingresso e la bifora soprastante non sono originali).
Di fianco all’ingresso due lastre a bassorilievo raffiguranti un centauro saettante e un cervo trafitto da una freccia, che sono copie, perché gli originali sono stati murati all’interno nella controfacciata.
Il campanile è romanico solo nella parte inferiore.
La quarta cappella sinistra conserva l’immagine della Madonna degli Infermi cui fu dedicato il santuario in seguito al voto per la liberazione dalla peste del 1630.
Informazioni:
Via F. lli Lavini, 40
Link:
https://www.chieseromaniche.it/Schede/391-Vercelli-San-Bernardo.htm
Fonti:
Fotografie tratte dai siti sopra indicati.
Data compilazione scheda: 12 giugno 2025
Nome del rilevatore e associazione di appartenenza:
Angela Crosta – G.A.Torinese



