Casorzo (AT) : Chiesa di San Giorgio e della Madonna delle Grazie

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Storia del sito:
La Chiesa di San Giorgio e della Madonna delle Grazie, originaria del secolo XIII, conserva della primitiva costruzione romanica, il fianco destro, rivolto a sud, e l’abside in tufo giallo; al lato nord dell’edificio romanico è stata addossata, nel XIX secolo, una importante costruzione a pianta circolare di cui esso è diventato una specie di navatella.
Nel maggio 2000 è stato attuato un restauro e risanamento conservativo per recuperare e riutilizzare l’edificio come “struttura polivalente” per mostre, convegni ecc.

Descrizione del sito:
L’edificio è ad aula rettangolare, rastremata verso il fondo (internamente di 43 x 5,26 m), con abside a est (raggio 1,98 m). Vi si accede dalla nuova facciata attraverso una grande apertura archivoltata ricavata nella parete nord. La facciata ottocentesca è costituita da un portico convesso con colonne di ordine composito. Bisogna aggirarlo per riconoscere la struttura romanica.
Nel FRONTE SUD, romanico, la parte inferiore è di muratura di pietre ben squadrate poste in opera con cura in corsi regolari, ma di altezze diseguali e sottilissimi giunti di malta; la parte superiore è di mattoni in filari regolari. Tra le due è una cornice di archetti pensili intrecciati. La parte inferiore è delimitata ad est, verso l’abside, dal contrafforte dell’arco trionfale, nessun inspessimento ne sottolinea invece l’aggancio con il muro di facciata. Essa è divisa in due parti da una larga lesena che sta sul basamento e ha un capitello cubico con collare e spigoli smussati. Tra il basamento e la muratura di elevazione è una cornice lapidea a gola rovescia.In ogni campitura si trova una monofora con doppia strombatura e archivolto monolitico. Nella seconda campitura c’è anche una porta con architrave alleggerito da soprastante arco di scarico in cui è infossata una lunetta lapidea liscia semicircolare. Al di sopra si nota un concio lapideo con cinque fori disposti a croce.
L’ABSIDE è diviso in tre campiture da sottili semicolonne che poggiano sul basamento (cornice a gola rovescia) e portano un capitello uguale a quello della lesena sul fianco sud. Chiude il prospetto absidale una cornice formata da archetti intrecciati su mensole e, su questi, un filare di conci lapidei lavorati a denti di sega nella parte più bassa. In alcune delle mensole sono scolpite decorazioni geometriche e protomi animali. Gli archetti sono lavorati in modo tale che in unico blocco di pietra sono ricavati un archetto e le due metà che lo intersecano; a volte in un sol pezzo di pietra di maggiori dimensioni ci sono più archetti contigui. In chiave a quelli dell’abside è situato un dentello ricavato nello stesso concio dell’archetto. Nell’abside gli archetti corrispondono regolarmente alle lesene, nell’aula invece l’archetto corrispondente non cade in mezzeria della lesena, ma su uno dei suoi spigoli. Nella campitura centrale e in quella sud dell’abside sono due monofore formate, ciascuna, da quattro monoliti: il primo, scavato secondo dei semicerchi concentrici, forma l’archivolto; altri due, con sei riseghe degradanti,costituiscono i piedritti; il quarto, liscio, forma il davanzale.
Il CAMPANILE si trova accanto all’abside sullo stesso lato nord e ha base quadrata. Solo i due ordini più bassi sono romanici, la sopraelevazione è coeva alla costruzione della rotonda. Il basamento è in muratura di pietre ben squadrate, nel primo piano ciascun prospetto è delimitato da contrafforti angolari e diviso in due campiture da una lesena con capitello cubico dallo spigolo smussato (senza collare) su cui è una cornice di archetti intrecciati su mensole e, su questa, una fascia di pietre lavorate a denti di sega. Gli archetti sono della medesima fattura di quelli della chiesa. Nel fronte ad est, al piano terreno e al primo piano, vi sono piccole feritoie.
Nel vano campanile, sotto uno strato di calce, è stata scoperta parte di un affresco rappresentante una figura ieratica (S. Giorgio o Cristo). Probabilmente l’affresco esistente è il risultato della composizione di due affreschi sovrapposti, realizzati in epoche successive. La parte inferiore, di cui si distinguono nettamente i piedi e parte delle gambe, è la più antica. Della parte superiore appaiono, abbastanza distinti, l’aureola e alcuni simboli cristiani quali un agnello e una croce.
INTERNO: l’aula è divisa in quattro campate da paraste su cui si impostano gli archi trasversi della volta a botte. Questa ha testa di padiglione, lungo e in corrispondenza di tre grandi finestre che si trovano nella parte alta della parete sud. Tale padiglione è di mattoni in foglio con l’imposta sottolineata da una cornice di stucco in gesso. La prima campata è occupata dalla cantoria in muratura con balaustra e pareti stuccate e dipinte ad imitazione del marmo. Il presbiterio è nell’ultima campata, sopraelevato di tre gradini, chiuso da una cancellata in ferro e occupato dall’ altare in muratura con balaustra e pareti stuccate e con pedana in legno. Sulle pareti dell’aula sono dipinte roselle ottocentesche. Un alto e profondo arco a tutto sesto costituisce il raccordo tra aula e abside, i piedritti e la ghiera del semicatino absidale non hanno spessore costante.

Descrizione dei ritrovamenti:
Scavando nella parte esterna attigua al colonnato, per la messa in posa dell’impianto elettrico, sono stati rinvenuti i resti di una necropoli coeva, con tutta probabilità, alla chiesa romanica. Le sepolture si arrestano al colonnato, segno evidente che, durante la costruzione neoclassica dell’800, sono andate distrutte le rimanenti. Sono state rinvenute tombe in tufo, i cui scheletri hanno la testa rivolta ad ovest. In una tomba è stata trovata una moneta in bronzo. Il rifacimento di una piccola porzione di pavimentazione in mattoni, all’interno della navata romanica, ha consentito, successivamente, la localizzazione di un ossario post-medievale. I reperti sono attualmente in deposito presso la Soprintendenza per i Beni Archeologici del Piemonte e del Museo Antichità Egizie.

Informazioni:
Comune tel. 0141 929225. Sulla cima di un’altura all’estremità est del paese.

Links:
http://www.comune.casorzo.at.it/

http://www.lacabalesta.it

Fonti:
Notizie e fotografie 2, 3   tratte dal sito del Comune. Fotografia in alto da Wikimedia. Foto 4, abside da http://www.lacabalesta.it

Data compilazione scheda:
12 novembre 2011 – aggiornamento marzo 2014

Nome del rilevatore e associazione di appartenenza:
Angela Crosta – G.A.Torinese

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