Montiglio Monferrato – Scandeluzza (AT) : Chiesa dei Santi Sebastiano e Fabiano

Scandeluzza cc740

Storia del sito:
Il territorio di Scandeluzza appartenne al Marchesato del Monferrato successivamente fece parte del territorio di Montiglio. Dal 1999 con i comuni limitrofi di Colcavagno e Montiglio forma un unico comprensorio chiamato Montiglio Monferrato.
Nel 1298, nel registro delle chiese della diocesi di Vercelli veniva citata come la chiesa di Santo Stefano di “Caxio”, la quale era sottoposta alla chiesa di “Scandalucia”. L’abitato di Caxium sorgeva dove vi è l’attuale cimitero e venne abbandonato nel 1304, per volere dei signori di Montiglio e del Marchese del Monferrato che fecero trasferire gli abitanti nel nuovo abitato fortificato sorto intorno alla chiesa di Santa Maria di Scandeluzza. Nel 1348 venne nominata come San Sebastiano di Cazia, dipendente da Santa Maria di Scandeluzza.
Nel 1474 la chiesa venne inserita nella nuova diocesi di Casale. Nel 1584 il vescovo di Casale la citò come dedicata ai Santi Fabiano e Sebastiano, descrivendola come campestre e inserita nel cimitero. Due lapidi sulle pareti interne dicono che la chiesa fu edificata nel 427, consacrata nel 429 e restaurata nel 1676, cosa che si ripeté nel 1875 per volere di Edoardo Arborio Mella.

Descrizione del sito:
La pianta dell’edificio è rettangolare, con abside circolare; misura circa 10 metri di lunghezza per 5 di larghezza.
La facciata è a capanna, con un rosone sopra il portale ad arco a tutto sesto; due coppie di colonnine con capitelli sono ai lati della porta d’ingresso; varie croci decorano l’area del portale. Nella parete sud si nota un’altra porta con arco a sesto acuto, aperta successivamente e poi tamponata; un capitello scolpito a fogliami che è inserito nella parte alta del contrafforte che separa la parete dall’abside. Il lato nord, all’interno del cimitero, presenta murate sulla parete alcune lapidi funerarie nonché parti di archetti pensili monoblocco murati nel coronamento composto da mattoni.
L’abside: in blocchi di pietra alternati a mattoni, secondo lo stile romanico-monferrino, presenta il coronamento con una doppia serie di archetti pensili in laterizio poggiati su mensoline lavorate diversamente una dall’altra, più sopra una cornice di pietra scolpita a fogliami. Nel semicerchio absidale sono inserite due monofore.
All’interno dell’edificio il tetto è a vista, i travi che lo sorreggono sono decorati. Il catino absidale è affrescato con l’immagine di Cristo con s. Sebastiano e s. Fabiano. Si notano anche i simboli dei quattro evangelisti. In un documento del 1817 sta scritto che l’affresco venne dipinto da un certo De Pillis, ma non si fa menzione della data di esecuzione dell’opera. L’altare è in muratura stuccata ad imitazione del marmo.

Informazioni:
Nel Cimitero della frazione Scandeluzza. Info Comune tel. 0141 994008

Links:
http://www.comune.montigliomonferrato.at.it/Home/Guida-al-paese?IDDettaglio=32845

Bibliografia:
Alessio G.P.; Cognasso P.; Fenoglio R.; Schiaffino P., Scandeluzza tra storia e memoria, Espansione Grafica Castell’Alfero AT, 2008

Fonti:
Dati tratti dalla pubblicazione edita dal Comune di Montiglio Monferrato.
Fotografie GAT.

Data compilazione scheda:
8 giugno 2010 – aggiornam. luglio 2014

Nome del rilevatore e associazione di appartenenza:
Mario Busatto – Gruppo Archeologico Torinese

SCANDELUZZA1 (5)-GAT

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