Niella Tanaro (CN) : Castello

Niella TANARO Castello

Storia del sito:
Antico abitato dei Liguri Bagienni, il “Pago Nizielo” (Niella), era punto d’incontro tra due strade colleganti Augusta Bagiennorum (la loro capitale) al mare. I Romani, fra il 173 e il 143 a.C., sottomisero questa regione della Gallia Cisalpina che nel 89 a.C. ottenne la cittadinanza romana e fu ascritta alla tribù Camilla. La diffusione del cristianesimo, tra il IV e il V secolo, portò alla costituzione di una comunità cristiana dipendente dalla diocesi astigiana. Con l’arrivo dei Longobardi, nella seconda metà del VI secolo, Niella appartenne al ducato di Asti; in seguito, scomparsa Augusta Bagiennorum, costituì l’estremo lembo di terra verso levante del comitato di Bredulo (l’odierna Breolungi). Nel X secolo anche Niella fu saccheggiata dalle bande saracene provenienti dalla vicina costa francese e la “cortem de Nigella cum omnia sua integritate” venne assegnata alla giurisdizione del vescovo-conte di Asti, unitamente a tutto il comitato di Bredulo. Scacciati i Saraceni, il territorio di Niella, allora compreso nei possedimenti di Bonifacio del Vasto, ricominciò una nuova e prospera vita: rifiorirono l’agricoltura e i commerci.
Il castello venne citato in un diploma del 1041. Con l’atto di divisione delle terre del Marchese Bonifacio (1142), il Castrum Nigella fu compreso nel marchesato di Ceva e di questo seguirà tutte le vicende nei secoli successivi. Nel 1295 Giorgio II, detto il nano, lo cedette per metà ad Asti, rimanendo però infeudato; quindi nel 1299 ne investì i figli di Guglielmo III di Ceva, i cui discendenti tennero il castello per secoli.
Il castello fu parzialmente demolito nel 1414 per mano del principe Ludovico di Acaja. Ristrutturato e nel tempo più volte modificato, il castello appartenne in seguito alla famiglia del Carretto, ai Sauli, a Catarinetta Lomelli Spinola (1530), ai Valperga, ai Guerra, ai conti Di Biandrate-Aldobrandini ed infine ai marchesi Coardi di Bagnasco Carpeneto. Sul finire del XVIII secolo, Niella fu direttamente coinvolta dalla prima campagna napoleonica d’Italia (1796, battaglia della bicocca di S. Giacomo). Dopo la restaurazione, la storia di Niella divenne parte integrante delle vicende di casa Savoia e dello Stato Italiano.

Descrizione del sito:
La perfetta torre quadrata, con i lati lunghi m 5 e alta circa m 20, e la facciata in arenaria con feritoie costituiscono i resti del primitivo castello. Alcuni ruderi di bastioni e di mura testimoniano l’importanza dell’edificio, originariamente circondato da cinta muraria e bastioni e dotato di un ponte levatoio.
L’edificio, rovinato nel corso dei secoli, è stato più volte modificato nella struttura; attualmente si presenta come una costruzione rurale, accorpata nel secolo XIX alla facciata originale.
Il castello era collegato con un sotterraneo, tutt’ora esistente, alla vicina Parrocchiale delle Beata Maria Vergine Assunta (vedi scheda): due strutture di rifugio e protezione per la popolazione di Niella

Informazioni:
Su un poggio a nord dell’abitato, vicino alla Parrocchiale. Di proprietà privata. Comune tel. 0174 226102

Links:
https://www.castelloniellatanaro.com

Fonti:
Notizie e fotografia in alto tratte dal sito del comune di Niella Tanaro. Foto in basso da www.castelloniellatanaro.com

Data compilazione scheda:
31/01/2008 – aggiornamento marzo 2014 – maggio 2020

Nome del rilevatore e associazione di appartenenza:
Angela Crosta – G.A.Torinese